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Pippo Baudo: «Un buono che ha sofferto» |
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ROMA (5 settembre) - Tantissime le manifestazioni di cordoglio. «Un buono che sapeva far ridere il pubblico» è il ricordo di Pippo Baudo. «Era molto amato dal pubblico e si divertiva con il pubblico. Nel privato era più triste, più meditabondo. Era un buono ed ha sofferto tantissimo quando è stato accusato ingiustamente nello scandalo per un "giro" di vallette. Quella cosa lo ha toccato, lo ha ferito, non se lo era mai dimenticato. Ne parlavamo ancora», conclude Baudo e poi ci ripensa e tributa un ultimo omaggio al collega scomparso: «Non l'ho mai detto, il grande Alighiero Noschese lo vide e disse "è nato il mio erede"».
«Ho lavorato con lui in varie occasioni ma la cosa di cui sono più orgoglioso è di avergli dato una mano vera, quasi da solo, in un momenti di difficoltà»: così Maurizio Costanzo ricorda Gigi Sabani che dice aveva sentito proprio due giorni fa per invitarlo a consegnare un premio alle Radiogrolle. Costanzo descrive Sabani come «un uomo fragile e indifeso, come sono un pò tutti i grandi imitatori che devono convivere con la folla dei personaggi imitati dentro di loro».
E' incredula Gabriella Germani, imitatrice del momento «Lo seguivo da bambina. C'erano lui e Loretta Goggi e mi piacevano molto entrambi», ricorda. Sabani «mi tenne a battesimo nel '92 - continua Gabriella Germani - ricordo ancora l' emozione della mia prima volta su un palcoscenico in una trasmissione di Raiuno, che si chiamava Ci siamo condotta da lui».
«Gigi ha sempre rispettato tutti», anche Iva Zanicchi ricorda con affetto il collega. «Era una persona molto educata, molto civile, per bene. Le sue vicissitudini personali lo hanno toccato molto. Ci ha sofferto molto, sono cose che non si cancellano mai. Parlando con lui mi confessò la sua sofferenza. Professionalmente si è ripreso, ma mai del tutto. In questi casi non si riesce più ad avere quella leggerezza necessaria per fare questo lavoro».
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