"Da Ozpetek a vittima delle Iene"
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Michelangelo Tommaso si racconta
C'è chi lo ricorda come Filippo di "Un posto al sole" o il timido Paolo in "Saturno contro" di Ozpetek. Michelangelo Tommaso ha ricominciato a studiare recitazione ed è tornato a teatro con "Iene", versione femminile dell'omonimo film di Tarantino in anteprima al Derby di Milano il 23-24-26-27 aprile. "Sono piacevolmente vittima delle donne sul palco", dice l'attore a Tgcom che ricorda quella volta sul set sei anni fa con le gemelle Olsen...
La piéce è diretta da Daniela Allegra, regista milanese diplomatasi all’American Accademy of Drammatic Arts, presidente dell’Associazione Culturale “le Rane Tibetane” ed ex insegnante di recitazione di "Amici". La storia ruota intorno ad una rapina, ben organizzata da un gruppo di valide “professioniste”, ma fallita per colpa di un’infiltrata.
Tra le vittime di queste spietate donne c'è anche Michelangelo Tommaso. "E' un bel progetto - spiega -, nato dieci anni fa e messo in scena per la primissima volta quattro mesi fa. Eravamo però in pochissimi e il pubblico era composto da conoscenti. Questa di Milano è la vera anteprima".
Cosa ha colpito il pubblico di questo spettacolo?
Il fatto che ha un codice narrativo assolutamente inedito, nuovo. Insomma un diverso modo di approcciarsi al teatro anche con contributi audio e video.
Qual è l'elemento di forza della piéce?
Sicuramente alcune scene cruente. In particolar modo quando vengo seviziato dal branco di donne... C'è una ironia molto dissacrante nei confronti dell'uomo.
Unico uomo in una compagnia teatrale di donne. Mai avuto problemi?
Diciamo che le ragazze sono riuscite a farmi arrivare alle prove puntualissimo. Sono un ritardario cronico.
Come ci sono riuscite?
Con le minacce a fin di bene (ride, ndr).
La qualità che più apprezzi di una donna?
La sensualità.
E quella che invece detesti?
La gelosia perchè è la spia di uno squilibrio all'interno della coppia.
Cosa ti porti dentro dopo l'esperienza di "Saturno contro"?
Tantissime cose. Sono migliorato sia dal lato umano che professionale con la voglia di 'ristrutturarmi' e uscire dai miei limiti.
E' vero che hai girato un film con le sorelle Olsen?
E' stato sei anni fa e il film si intitolava "When in Rome". Erano perfettine, impeccabili. Tutto il contrario dell'immagine che danno oggi ai media. Ma posso anche comprenderle dopo tanti anni sotto i riflettori hanno voluto trasgredire, ma non si deve cadere dell'autolesionismo come la droga o l'alcol.
Il tuo personaggio di "Un posto al sole", Filippo, è scomparso. Sei uscito dal cast...
Momentaneamente però...vedrete.
Come mai questa decisione?
Ho voluto ricominciare a studiare e ho anche finito di girare un film per la tv.
Puoi anticiparci qualcosa?
Si tratta di "Le ali" diretto da Andrea Porporati ("La Piovra 9", "Il dolce e l’amaro") e narra di un episodio della missione italiana in Somalia del 1993. Ho dovuto cambiar aspetto: mi sono rasato a zero e mi son fatto crescere la barba. Ho preferito rimanere così, mi piace questo nuovo look.
Perché?
Si 'rimorchia' di più (ride, ndr).
Hai l'aspetto di un bravo ragazzo. Ma chi è Michelangelo?
Tutto il contrario. Sono sociale, aperto e vado spesso a ballare. Non sono un tipo da collegio, piuttosto un vero casinista...
Sei fidanzato?
Diciamo che 'frequento' una ragazza.
Quali obbiettivi ti sei posto per il futuro?
Fare il buon cinema e sconfiggere un certo snobismo imperante nei confronti degli attori che fanno anche televisione.
Andrea Conti