Maggiore età a 16 anni per salvare Premier, De Pierro contro “Lodo Ruby”
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Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Noi ci opponiamo per inoppugnabile logica e buon senso ad un provvedimento di questo tipo, il quale non fa altro che aggravare e rendere ancora più vergognoso il repertorio di leggi ad hoc sfornate da quella che riteniamo la peggiore gestione di governo dell’Italia repubblicana”
Roma – “Quando ieri mi hanno riferito, prima ancora che uscisse, la notizia che c’erano delle manovre nella Maggioranza per varare l’ennesima legge ad personam che addirittura abbassasse il limite della maggiore età pur di salvare il Premier da un’accusa di reato per i presunti rapporti intrattenuti con Ruby, non volevo crederci, pensavo fosse uno scherzo. Quando invece ho capito che non lo era e ho scoperto una triste verità ho provato un senso di forte rabbia e impotenza, ho pensato di trovarmi di fronte ad un esecutivo colmo di profonda incoscienza sociale prima che politica e istituzionale”.
Commenta con amarezza Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, la notizia trapelata nelle ultime ore che annuncia manovre governative per portare la maggiore età al compimento dei 16 anni. La premura di agire, la proposta di retroattività e soprattutto la coincidenza con le recenti vicende giudiziarie nelle quali è coinvolto Silvio Berlusconi, destano non poche perplessità e reazioni.
“Una cosa molto grave quella che si accingerebbero a fare – prosegue De Pierro - senza rendersi conto delle conseguenze disastrose che tale provvedimento potrebbe generare. Certo siamo abituati a vederli legiferare in favore del Premier senza mai pensare alla gente, ai cittadini, al popolo, è una loro caratteristica. Prima devono salvare Berlusconi dai guai giudiziari, che alla luce dei fatti sembrerebbe si vada a cercare, e poi se c’è tempo, dopo aver soddisfatto i propri interessi, qualcosina a favore della popolazione si può anche decidere di farla. Noi ci opponiamo per inoppugnabile logica e buon senso ad un provvedimento di questo tipo, il quale non fa altro che aggravare e rendere ancora più vergognoso il repertorio di leggi ad hoc sfornate da quella che riteniamo la peggiore gestione di governo dell’Italia repubblicana. Mi domando se questi signori abbiano provato soltanto per un istante ad immaginare tutto quello che provocherebbero solo per salvare, scusatemi l’espressione, ‘le terga del premier’. Si profila uno scenario che non esiterei a definire catastrofico, ma purtroppo costoro che campeggiano sul proscenio istituzionale, con il loro spessore politico molto opinabile, probabilmente non riescono a guardare oltre il loro obbiettivo primario, ossia salvare Berlusconi fregandosene dell’Italia intera”.
Un’affrettata soluzione a vantaggio di uno solo che coinvolgerebbe immediatamente, e senza adeguata preparazione tutti gli italiani, genera un’attenta riflessione del presidente dell’Italia dei Diritti : “Mi chiedo se abbiano provato solamente a immaginare – sottolinea sgomento De Pierro - ciò che potrebbe succedere in un tessuto sociale dove sarebbe più opportuno elevarla la maggiore età, vista la situazione odierna dei giovani. Provino a pensare che ragazzi incoscienti spesso dediti all’alcool e alle droghe in questo caso potrebbero guidare l’autovettura con 2 anni di anticipo. Senza parlare poi del diritto di voto, che verrebbe acquisito a 16 anni, età in cui è ancora più facile manipolare le coscienze, cosa tanto cara al centrodestra. Senza calcolare ancora il regalo perfetto fatto alla criminalità organizzata soprattutto nel campo dello sfruttamento della prostituzione con le strade che verrebbero invase, come già purtroppo accade, da ragazze ‘ maggiorenni’ ex minorenni. Un’incoscienza che stride completamente con i proclami elettorali sbandierati sulla sicurezza e sulla prostituzione, con quella famosa legge Maroni- Carfagna, di cui però stranamente non si è più parlato e al cui motivo forse qualcuno ora può iniziare a dare delle risposte. Chiaramente non staremo a guardare – prosegue De Pierro richiamando alla partecipazione - , attiveremo tutti i mezzi a nostra disposizione, affinché un tale obbrobrio giuridico addirittura con l’applicazione della retroattività, istituto preferito da questo esecutivo, venga bloccato. Invitiamo anche coloro i quali preferiscono spesso esprimere le loro opinioni davanti ad un monitor e ad una tastiera a scendere in piazza per mettere finalmente la parola fine ad un’egemonia berlusconiana che tanti danni ha fatto all’Italia, la cui colpa però ricade in forte misura anche su quella parte di una certa sinistra la quale tutto ciò ha permesso nel corso di questo lungo periodo”.
Si unisce all’indignazione per il lodo- Ruby, così chiamato per via del soprannome di Karima El Mahroug la ragazza coinvolta nello scandalo, minorenne all’epoca dei fatti, il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti Giuliano Girlando : “Si tratta dell’ennesima legge ad hoc per cercare un’immunità nei confronti del Presidente del Consiglio. Attualmente – commenta - abbassare la maggiore età a 16 anni è una scelta irresponsabile per due motivi, sarebbe fatto ad arte per coprire quelle che sono le questioni giudiziarie del Premier e peggio, perché trattasi di un’ammissione di colpa, in quanto Berlusconi ha sempre negato i rapporti con una minorenne. Si fa una legge ad personam ammettendo una colpa per tentare soprattutto di far venir meno la contestazione dei due reati principali ovvero la prostituzione minorile e la concussione. Decadrebbe ovviamente soltanto il primo, ma sarebbe un andar contro le scelte fatte dallo stesso esecutivo nel ddl Carfagna, il Governo contraddice se stesso. Ritengo inqualificabile il comportamento legislativo perché si interviene soltanto per le esigenze del Premier, senza aprire un dibattito reale sulla questione dei diritti dei minorenni tantomeno sui diritti della donna. La legge è uguale per tutti in questo paese, attualmente se ci si imbatte nella prostituzione da strada si viene perseguiti legalmente, mentre il Presidente del Consiglio gode di una sorta di immunità. Bisogna aprire un dibattuto serio sulle funzione legislative – conclude Girlando - che devono servire esclusivamente alla collettività, non ad uso e consumo di Berlusconi. Vengono meno i principi liberali della storia e della Costituzione sulla separazione dei poteri. Il lodo - Ruby è l’ennesima porcata”.