Guerra globale permanente
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Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.
La dottrina strategico-politica di Bush potrebbe riassumersi, almeno per quel che riguarda la sua versione ufficiale, nel seguente schema di ragionamento: esportare ed imporre, con la violenza delle armi, la cosiddetta ?democrazia? - ossia il modello U.S.A. di democrazia - in tutto il pianeta, soprattutto laddove Š pi— conveniente, come nell?area del Golfo Persico, tra i Paesi pi— ricchi di petrolio e di altre preziose materie prime che scarseggiano sempre pi— e dunque costano sempre pi—.
Non dobbiamo dimenticare che il Golfo Persico, esattamente la Mesopotamia - l?attuale Iraq - fu, in tempi remoti, la culla delle prime, pi— evolute civilt… umane come i Sumeri, i Babilonesi, poi assoggettati dagli Assiri, ecc.
La rozza dottrina della White House di Washington, espressa da alcune avanguardie ideologiche neoconservatrici, pretende di imporre la ?civilt… moderna? (retta su un assetto imperiale dell?economia capitalistica in fase di espansione su scala planetaria, un assetto guidato dai vertici dell?establishment militare-industriale nordamericano) a popoli che conoscono la civilt… pi— autentica dall?epoca pi— antica della storia del genere umano.
Secondo la teoria dell?amministrazione yankee, in Medio Oriente non pu• esserci ?pace? o ?stabilit…?, senza un cambio di regime in Iraq, in Iran, in Siria, che sono tre micro-potenze regionali, i cui governanti, sgraditi all?Occidente perch‚ avversi alla ?democrazia occidentale?, impedirebbero un?equa soluzione del conflitto arabo-israeliano, precisamente della questione palestinese, che rappresenta il nodo centrale di tutte le vertenze e le controversie mediorientali - ci• Š l?unico elemento di verit… contenuto nella tesi nordamericana! Da tali premesse teorico-politiche, formulate dall?amministrazione Bush, si deduce che nel prossimo futuro, la presunta ?democrazia? made in U.S.A. dovrebbe essere imposta, ovviamente con la forza bellica, ossia con un violento rovesciamento dei regimi in carica, in Iran e in Siria?e poi? L?esportazione della ?democrazia? sar… dunque imposta dappertutto, esattamente laddove converr… agli interessi imperiali ed espansionistici dell?economia del dollaro, inaugurando un lungo ciclo di guerre di rapina, o meglio un ciclo di ?globocolonizzazione? del pianeta da parte dello strapotere che fa capo al regime yankee, protettore dell?economia di Wall Street, delle multinazionali, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e via discorrendo.
Ma vediamo in breve come funziona il sistema, tanto decantato, della ?democrazia? degli Stati Uniti d?America.
Mi pare che nella ?societ… democratica? pi— antica e potente del mondo, il potere politico sia concentrato esclusivamente nelle mani di un?oligarchia elitaria di professionisti e carrieristi dello Stato, mentre i ?cittadini-sudditi? possono esercitare solo un ?diritto-dovere? di voto.
In effetti, nella realt… statunitense appena il 40 % della popolazione mette davvero in pratica quel ?diritto-dovere?; invece il restante 60 % diserta regolarmente, puntualmente, le urne elettorali. Sfido chiunque a confutare tali dati.
Invito chiunque a smentire il fatto che alle ultime elezioni presidenziali nordamericane, Bush junior Š stato eletto solo con il 20 % dei consensi.
Pertanto la ?democrazia? made in U.S.A. esclude dalla partecipazione politica concreta - ma anche dalla partecipazione di tipo semplicemente politico-formale ed elettorale - oltre il 60 % della popolazione statunitense. Infatti milioni di negri, di ispanici, di cinesi e di altre ?minoranze etniche? - che insieme formano la stragrande maggioranza del popolo nordamericano -, si astengono in maniera cronica e sistematica, dall?esercizio e dalla pratica del voto, perch‚ non si sentono politicamente rappresentati, per cui sono estromessi dal sistema politico, sono di fatto emarginati dalla ?vita democratica? del Paese, nella misura in cui i diritti e le libert… democratiche sono in pratica negati alla cospicua maggioranza dei ?cittadini? statunitensi.
Invece di imporla, o proporla, agli altri popoli della Terra, mi pare che i governanti di Washington dovrebbero preoccuparsi di estendere, in modo concreto, la civilt… democratica pi— autentica, lo stato di diritto, le libert… costituzionali, sancite solo formalmente, a tutti i ?cittadini? ai quali quei diritti e quelle libert… di carattere democratico, sono attualmente negati - e sfido chiunque a contestare tali affermazioni.
Purtroppo i ?maestri? e i ?campioni? - come Bush & soci - di questa ipocrita e perversa ?democrazia?, pretendono di imporla all?intero pianeta con il ricorso sistematico alla guerra, al fine di espandere e rafforzare l?organizzazione di un ?involucro protettivo?dell?Impero economico-monetario globale che fa capo al dollaro statunitense. Dall?11 settembre 2001, giorno dell?orribile attentato compiuto contro le Twin Towers di New York, nel cuore dell?Impero globale, si Š sempre pi— evidenziato un dato certo ed inoppugnabile, una verit… che, per quanto possa apparire cinica ed amara, Š assolutamente inconfutabile.
Come gli avvenimenti immediatamente successivi hanno dimostrato ed in seguito anche gli eventi a noi pi— prossimi hanno confermato, quell?efferato crimine perpetrato contro l?umanit…, quell?abominevole eccidio di massa ? tanto per chiarire la mia opinione -, ha fornito l?occasione pi— propizia per produrre nuove, immense ?fortune? economiche e politiche sulla scena planetaria. Molto probabilmente, come si venne a sapere da attente indagini sui movimenti finanziari condotti nei giorni immediatamente precedenti al massacro contro il popolo statunitense (non contro il capitalismo nordamericano e mondiale, come si Š voluto supporre ), il risvolto economico relativo alla formazione di ingenti profitti finanziari accumulatisi nelle settimane e nei mesi successivi all?attentato, suffraga un?ipotesi solo in apparenza folle o parossistica, secondo cui l?azione stragista non sia stata motivata da alcun intento di natura politico-ideologica, n‚ da sentimenti etico-religiosi di ispirazione islamico-integralista, ma esclusivamente da ignobili finalit… di segno affaristico.
Immagino che tali affermazioni possano suscitare reazioni di sdegno e scandalo tra i lettori, nella misura in cui rivelano una raccapricciante realt…, quella di un sistema economico rapace e criminale, articolato ed esteso su scala globale, un mostruoso apparato capitalistico-finanziario costruito su metodi scientifici di sfruttamento, di rapina e di estorsione, attuati a livello planetario.
Questo ?nuovo ordine mondiale? permette a speculatori totalmente privi di scrupoli, di approfittare anche e soprattutto dei pi— atroci delitti e delle peggiori nefandezze ? come l?attentato commesso a New York nel settembre 2001 -, per accumulare colossali ?fortune? economiche, per rimpinguare i proventi capitalistici di pochi, potentissimi detentori delle ricchezze mondiali, depositari del dominio sull?economia imperiale planetaria, e perci• padroni del destino di tutti i popoli della Terra, un pianeta abitato da oltre sei miliardi di esseri umani, i due terzi dei quali vivono molto al di sotto della soglia della povert…, in particolare quasi due miliardi di individui si trovano al limite estremo della povert…, sopravvivendo a stento con meno di un euro al giorno.
Tale assetto del potere economico-politico strutturato su scala globale, favorisce quindi una crescente concentrazione delle ricchezze, nonch‚ del controllo e delle decisioni politiche internazionali, nelle mani di minoranze sempre pi— ristrette, sempre pi— avide e corrotte, sempre pi— criminali e prepotenti, capaci di estorcere con la violenza, pi— o meno legale ? vedi il caso Iraq -, le risorse materiali ed umane appartenenti ai popoli della Terra, ossia a miliardi di persone, e capaci di sottrarre, con l?inganno e l?astuzia, i risparmi di milioni e milioni di piccoli investitori e di semplici lavoratori in tutto il mondo, condannandoli alla fame ed alla miseria. In altri termini, questo ? nuovo ordine globale? Š costruito in modo tale da accrescere nel tempo le gi… gravissime sperequazioni e disuguaglianze sociali e materiali oggi esistenti, approfondendo il divario a forbice tra ricche minoranze sempre pi— ricche e potenti, da un lato, e dall?altro masse sempre pi— estese di poveri, destinate ad impoverirsi e disumanizzarsi sempre di pi—.
Con l?avvento della cosiddetta ?globalizzazione economica?, ossia con l?ascesa e l?espansione a livello mondiale del mercato capitalistico, si Š storicamente determinato un metodo di distribuzione delle ricchezze planetarie sempre pi— iniquo, irrazionale ed intollerabile per la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini della Terra, con conseguenze e costi inimmaginabili per l?equilibrio e la distensione mondiali, vista anche la tendenza demografica di natura esplosiva e destabilizzante che si registra nella realt… abnorme di continenti come l?Africa e l?Asia.
Sulla base del ragionamento fin qui sostenuto, si pu• senza dubbio asserire che con l?atto terroristico e criminale dell?11 settembre 2001, non abbiano nulla a che spartire, n‚ la causa arabo-palestinese, n‚ le rivendicazioni dei diseredati della Terra, n‚ il fondamentalismo religioso di matrice islamica, n‚ l?antiamericanismo ideologico, n‚ altre ragioni che sono senz?altro pi— nobili, bens soltanto il folle e spietato cinismo degli affari, l?arroganza e la perversione di un sistema economico privo di moralit… e di ideali, l?avidit… e la voracit… di un capitalismo mondiale scevro di umanit… e sprovvisto di un minimo di razionalit… etica, mosso esclusivamente da una logica ferrea e feroce costituita dalle ragioni del profitto e del business finanziario.
Si pensi, ad esempio, alla guerra in Iraq e alle sue cause, siano esse ipotetiche, reali o dichiarate. In quella tragica vicenda, la principale ?colpa? di Saddam Hussein non Š stata tanto quella di essere un dittatore feroce e sanguinario, come veniva sbandierato dalla propaganda bellicista anglo-americana e come in effetti egli Š stato, bens quella di aver convertito in euro, all?incirca tre anni fa, ingenti riserve statali di petrodollari, un ?reato? assolutamente grave ed imperdonabile per i padroni ( pochi ) e per i servi (tantissimi ) dell?Impero monetario del dollaro statunitense, il cui primato, quando viene meno la spinta motrice dell?economia e della politica, viene sorretto e rilanciato da una devastante forza militare!
Inoltre, non sono da sottovalutare le ragioni connesse al controllo e al possesso delle risorse petrolifere e di altre preziose materie prime di cui l?Iraq Š uno dei principali paesi produttori, nonch‚ l?enorme importanza che l?Iraq riveste per la sua centralit… territoriale in un?area strategicamente essenziale come quella del Golfo Persico, tra il Medio Oriente e l?Asia centro-orientale. Per molti anni il regime tirannico di Saddam ha costituito un fedele bastione dell?occidente a presidio di un?area che nel lontano 1979 fu destabilizzata dalla rivoluzione khomeinista, esercitando un ruolo funzionale agli obiettivi economico-politici nordamericani.
Infatti, non si pu• fingere di non sapere che Saddam Š stato il principale alleato degli interessi imperiali statunitensi ed un ottimo socio in affari della Casa Bianca, visto che Š pi— facile stringere patti scellerati e stipulare intese economico-politiche di un certo tipo, ossia poco pulite e poco lecite, con i regimi dittatoriali anzich‚ con governi pi— democratici.
Purtroppo per Saddam Hussein, quell?amicizia e quel sodalizio sono definitivamente crollati allorquando il famigerato dittatore ha firmato un accordo per la fornitura di greggio iracheno ? che, non dimentichiamolo, Š il meno caro del mondo, se si pensa che un litro di benzina in Iraq costa appena 10 lire! ? a favore della Francia, della Russia e della Cina, e dall?intesa sono rimasti esclusi proprio gli U.S.A., i quali si sono prontamente vendicati, da ?padroni del mondo? come essi si proclamano e come pretendono di essere considerati.
In effetti, proprio dal momento in cui il primato economico-militare nordamericano si Š imposto rapidamente su scala planetaria, grazie soprattutto al crollo del muro di Berlino e del Patto di Varsavia, incentrato sul predominio sovietico, ovvero dal 1989 in poi, la crescente preponderanza dell?economia sulla politica e sulle altre dimensioni della vita sociale degli uomini, ha convinto gli stessi fautori e teorici della ?globalizzazione? ad impossessarsi degli strumenti di analisi e di indagine scientifica che erano propri del pensiero marxista, allo scopo di comprendere e controllare meglio i processi e le dinamiche, sempre pi— vaste e complesse, di un?economia di mercato che si espande e si afferma con velocit… vertiginosa a livello globale.
Oggi, nessuna persona dotata di buon senso e di onest… intellettuale, pu• dunque negare l?ignominiosa evidenza di un mondo sempre pi— dominato da pochi operatori finanziari in grado di determinare, o quantomeno di condizionare, in maniera abietta e scellerata, le scelte politiche fondamentali per il destino dell?intera umanit….
Lucio Garofalo
La dottrina strategico-politica di Bush potrebbe riassumersi, almeno per quel che riguarda la sua versione ufficiale, nel seguente schema di ragionamento: esportare ed imporre, con la violenza delle armi, la cosiddetta ?democrazia? - ossia il modello U.S.A. di democrazia - in tutto il pianeta, soprattutto laddove Š pi— conveniente, come nell?area del Golfo Persico, tra i Paesi pi— ricchi di petrolio e di altre preziose materie prime che scarseggiano sempre pi— e dunque costano sempre pi—.
Non dobbiamo dimenticare che il Golfo Persico, esattamente la Mesopotamia - l?attuale Iraq - fu, in tempi remoti, la culla delle prime, pi— evolute civilt… umane come i Sumeri, i Babilonesi, poi assoggettati dagli Assiri, ecc.
La rozza dottrina della White House di Washington, espressa da alcune avanguardie ideologiche neoconservatrici, pretende di imporre la ?civilt… moderna? (retta su un assetto imperiale dell?economia capitalistica in fase di espansione su scala planetaria, un assetto guidato dai vertici dell?establishment militare-industriale nordamericano) a popoli che conoscono la civilt… pi— autentica dall?epoca pi— antica della storia del genere umano.
Secondo la teoria dell?amministrazione yankee, in Medio Oriente non pu• esserci ?pace? o ?stabilit…?, senza un cambio di regime in Iraq, in Iran, in Siria, che sono tre micro-potenze regionali, i cui governanti, sgraditi all?Occidente perch‚ avversi alla ?democrazia occidentale?, impedirebbero un?equa soluzione del conflitto arabo-israeliano, precisamente della questione palestinese, che rappresenta il nodo centrale di tutte le vertenze e le controversie mediorientali - ci• Š l?unico elemento di verit… contenuto nella tesi nordamericana! Da tali premesse teorico-politiche, formulate dall?amministrazione Bush, si deduce che nel prossimo futuro, la presunta ?democrazia? made in U.S.A. dovrebbe essere imposta, ovviamente con la forza bellica, ossia con un violento rovesciamento dei regimi in carica, in Iran e in Siria?e poi? L?esportazione della ?democrazia? sar… dunque imposta dappertutto, esattamente laddove converr… agli interessi imperiali ed espansionistici dell?economia del dollaro, inaugurando un lungo ciclo di guerre di rapina, o meglio un ciclo di ?globocolonizzazione? del pianeta da parte dello strapotere che fa capo al regime yankee, protettore dell?economia di Wall Street, delle multinazionali, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e via discorrendo.
Ma vediamo in breve come funziona il sistema, tanto decantato, della ?democrazia? degli Stati Uniti d?America.
Mi pare che nella ?societ… democratica? pi— antica e potente del mondo, il potere politico sia concentrato esclusivamente nelle mani di un?oligarchia elitaria di professionisti e carrieristi dello Stato, mentre i ?cittadini-sudditi? possono esercitare solo un ?diritto-dovere? di voto.
In effetti, nella realt… statunitense appena il 40 % della popolazione mette davvero in pratica quel ?diritto-dovere?; invece il restante 60 % diserta regolarmente, puntualmente, le urne elettorali. Sfido chiunque a confutare tali dati.
Invito chiunque a smentire il fatto che alle ultime elezioni presidenziali nordamericane, Bush junior Š stato eletto solo con il 20 % dei consensi.
Pertanto la ?democrazia? made in U.S.A. esclude dalla partecipazione politica concreta - ma anche dalla partecipazione di tipo semplicemente politico-formale ed elettorale - oltre il 60 % della popolazione statunitense. Infatti milioni di negri, di ispanici, di cinesi e di altre ?minoranze etniche? - che insieme formano la stragrande maggioranza del popolo nordamericano -, si astengono in maniera cronica e sistematica, dall?esercizio e dalla pratica del voto, perch‚ non si sentono politicamente rappresentati, per cui sono estromessi dal sistema politico, sono di fatto emarginati dalla ?vita democratica? del Paese, nella misura in cui i diritti e le libert… democratiche sono in pratica negati alla cospicua maggioranza dei ?cittadini? statunitensi.
Invece di imporla, o proporla, agli altri popoli della Terra, mi pare che i governanti di Washington dovrebbero preoccuparsi di estendere, in modo concreto, la civilt… democratica pi— autentica, lo stato di diritto, le libert… costituzionali, sancite solo formalmente, a tutti i ?cittadini? ai quali quei diritti e quelle libert… di carattere democratico, sono attualmente negati - e sfido chiunque a contestare tali affermazioni.
Purtroppo i ?maestri? e i ?campioni? - come Bush & soci - di questa ipocrita e perversa ?democrazia?, pretendono di imporla all?intero pianeta con il ricorso sistematico alla guerra, al fine di espandere e rafforzare l?organizzazione di un ?involucro protettivo?dell?Impero economico-monetario globale che fa capo al dollaro statunitense. Dall?11 settembre 2001, giorno dell?orribile attentato compiuto contro le Twin Towers di New York, nel cuore dell?Impero globale, si Š sempre pi— evidenziato un dato certo ed inoppugnabile, una verit… che, per quanto possa apparire cinica ed amara, Š assolutamente inconfutabile.
Come gli avvenimenti immediatamente successivi hanno dimostrato ed in seguito anche gli eventi a noi pi— prossimi hanno confermato, quell?efferato crimine perpetrato contro l?umanit…, quell?abominevole eccidio di massa ? tanto per chiarire la mia opinione -, ha fornito l?occasione pi— propizia per produrre nuove, immense ?fortune? economiche e politiche sulla scena planetaria. Molto probabilmente, come si venne a sapere da attente indagini sui movimenti finanziari condotti nei giorni immediatamente precedenti al massacro contro il popolo statunitense (non contro il capitalismo nordamericano e mondiale, come si Š voluto supporre ), il risvolto economico relativo alla formazione di ingenti profitti finanziari accumulatisi nelle settimane e nei mesi successivi all?attentato, suffraga un?ipotesi solo in apparenza folle o parossistica, secondo cui l?azione stragista non sia stata motivata da alcun intento di natura politico-ideologica, n‚ da sentimenti etico-religiosi di ispirazione islamico-integralista, ma esclusivamente da ignobili finalit… di segno affaristico.
Immagino che tali affermazioni possano suscitare reazioni di sdegno e scandalo tra i lettori, nella misura in cui rivelano una raccapricciante realt…, quella di un sistema economico rapace e criminale, articolato ed esteso su scala globale, un mostruoso apparato capitalistico-finanziario costruito su metodi scientifici di sfruttamento, di rapina e di estorsione, attuati a livello planetario.
Questo ?nuovo ordine mondiale? permette a speculatori totalmente privi di scrupoli, di approfittare anche e soprattutto dei pi— atroci delitti e delle peggiori nefandezze ? come l?attentato commesso a New York nel settembre 2001 -, per accumulare colossali ?fortune? economiche, per rimpinguare i proventi capitalistici di pochi, potentissimi detentori delle ricchezze mondiali, depositari del dominio sull?economia imperiale planetaria, e perci• padroni del destino di tutti i popoli della Terra, un pianeta abitato da oltre sei miliardi di esseri umani, i due terzi dei quali vivono molto al di sotto della soglia della povert…, in particolare quasi due miliardi di individui si trovano al limite estremo della povert…, sopravvivendo a stento con meno di un euro al giorno.
Tale assetto del potere economico-politico strutturato su scala globale, favorisce quindi una crescente concentrazione delle ricchezze, nonch‚ del controllo e delle decisioni politiche internazionali, nelle mani di minoranze sempre pi— ristrette, sempre pi— avide e corrotte, sempre pi— criminali e prepotenti, capaci di estorcere con la violenza, pi— o meno legale ? vedi il caso Iraq -, le risorse materiali ed umane appartenenti ai popoli della Terra, ossia a miliardi di persone, e capaci di sottrarre, con l?inganno e l?astuzia, i risparmi di milioni e milioni di piccoli investitori e di semplici lavoratori in tutto il mondo, condannandoli alla fame ed alla miseria. In altri termini, questo ? nuovo ordine globale? Š costruito in modo tale da accrescere nel tempo le gi… gravissime sperequazioni e disuguaglianze sociali e materiali oggi esistenti, approfondendo il divario a forbice tra ricche minoranze sempre pi— ricche e potenti, da un lato, e dall?altro masse sempre pi— estese di poveri, destinate ad impoverirsi e disumanizzarsi sempre di pi—.
Con l?avvento della cosiddetta ?globalizzazione economica?, ossia con l?ascesa e l?espansione a livello mondiale del mercato capitalistico, si Š storicamente determinato un metodo di distribuzione delle ricchezze planetarie sempre pi— iniquo, irrazionale ed intollerabile per la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini della Terra, con conseguenze e costi inimmaginabili per l?equilibrio e la distensione mondiali, vista anche la tendenza demografica di natura esplosiva e destabilizzante che si registra nella realt… abnorme di continenti come l?Africa e l?Asia.
Sulla base del ragionamento fin qui sostenuto, si pu• senza dubbio asserire che con l?atto terroristico e criminale dell?11 settembre 2001, non abbiano nulla a che spartire, n‚ la causa arabo-palestinese, n‚ le rivendicazioni dei diseredati della Terra, n‚ il fondamentalismo religioso di matrice islamica, n‚ l?antiamericanismo ideologico, n‚ altre ragioni che sono senz?altro pi— nobili, bens soltanto il folle e spietato cinismo degli affari, l?arroganza e la perversione di un sistema economico privo di moralit… e di ideali, l?avidit… e la voracit… di un capitalismo mondiale scevro di umanit… e sprovvisto di un minimo di razionalit… etica, mosso esclusivamente da una logica ferrea e feroce costituita dalle ragioni del profitto e del business finanziario.
Si pensi, ad esempio, alla guerra in Iraq e alle sue cause, siano esse ipotetiche, reali o dichiarate. In quella tragica vicenda, la principale ?colpa? di Saddam Hussein non Š stata tanto quella di essere un dittatore feroce e sanguinario, come veniva sbandierato dalla propaganda bellicista anglo-americana e come in effetti egli Š stato, bens quella di aver convertito in euro, all?incirca tre anni fa, ingenti riserve statali di petrodollari, un ?reato? assolutamente grave ed imperdonabile per i padroni ( pochi ) e per i servi (tantissimi ) dell?Impero monetario del dollaro statunitense, il cui primato, quando viene meno la spinta motrice dell?economia e della politica, viene sorretto e rilanciato da una devastante forza militare!
Inoltre, non sono da sottovalutare le ragioni connesse al controllo e al possesso delle risorse petrolifere e di altre preziose materie prime di cui l?Iraq Š uno dei principali paesi produttori, nonch‚ l?enorme importanza che l?Iraq riveste per la sua centralit… territoriale in un?area strategicamente essenziale come quella del Golfo Persico, tra il Medio Oriente e l?Asia centro-orientale. Per molti anni il regime tirannico di Saddam ha costituito un fedele bastione dell?occidente a presidio di un?area che nel lontano 1979 fu destabilizzata dalla rivoluzione khomeinista, esercitando un ruolo funzionale agli obiettivi economico-politici nordamericani.
Infatti, non si pu• fingere di non sapere che Saddam Š stato il principale alleato degli interessi imperiali statunitensi ed un ottimo socio in affari della Casa Bianca, visto che Š pi— facile stringere patti scellerati e stipulare intese economico-politiche di un certo tipo, ossia poco pulite e poco lecite, con i regimi dittatoriali anzich‚ con governi pi— democratici.
Purtroppo per Saddam Hussein, quell?amicizia e quel sodalizio sono definitivamente crollati allorquando il famigerato dittatore ha firmato un accordo per la fornitura di greggio iracheno ? che, non dimentichiamolo, Š il meno caro del mondo, se si pensa che un litro di benzina in Iraq costa appena 10 lire! ? a favore della Francia, della Russia e della Cina, e dall?intesa sono rimasti esclusi proprio gli U.S.A., i quali si sono prontamente vendicati, da ?padroni del mondo? come essi si proclamano e come pretendono di essere considerati.
In effetti, proprio dal momento in cui il primato economico-militare nordamericano si Š imposto rapidamente su scala planetaria, grazie soprattutto al crollo del muro di Berlino e del Patto di Varsavia, incentrato sul predominio sovietico, ovvero dal 1989 in poi, la crescente preponderanza dell?economia sulla politica e sulle altre dimensioni della vita sociale degli uomini, ha convinto gli stessi fautori e teorici della ?globalizzazione? ad impossessarsi degli strumenti di analisi e di indagine scientifica che erano propri del pensiero marxista, allo scopo di comprendere e controllare meglio i processi e le dinamiche, sempre pi— vaste e complesse, di un?economia di mercato che si espande e si afferma con velocit… vertiginosa a livello globale.
Oggi, nessuna persona dotata di buon senso e di onest… intellettuale, pu• dunque negare l?ignominiosa evidenza di un mondo sempre pi— dominato da pochi operatori finanziari in grado di determinare, o quantomeno di condizionare, in maniera abietta e scellerata, le scelte politiche fondamentali per il destino dell?intera umanit….
Lucio Garofalo