Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.

L?attuale politica sulla Difesa del suolo e sul governo idraulico dei fiumi ? politica fondata su incuria ed abbandono; contraria ad ogni forma di manutenzione preventiva; finalizzata allo spreco del denaro pubblico; ispirata e sostenuta, con manfrine e mistificazioni, da un ?ambientalismo? strumentale; perseguita nella logica dell?emergenza dalle lobby trasversali Tangenti & Appalti ? sta oscurando l?Italia e ne sta sfasciando l?Economia e il Territorio. Le pianure fluviali sono ad altissimo rischio idraulico; la vittima pi— importante Š la Pianura Padana.

La funzione primaria di un fiume, ai fini della salvaguardia del territorio, Š quella di drenare le acque del proprio bacino idrografico. Riesce ad assolvere a questa funzione, nella misura in cui Š dotato di una sezione di deflusso adeguata alle proprie ricorrenti portate idriche; sezione di deflusso che va quindi verificata, mantenuta e ripristinata; e perci• l?alveo va ripulito da tutto ci• che inevitabilmente vi sopraggiunge nel tempo; che vi si accumula e tende ad ostruirlo. Per la sicurezza del territorio, questa Š una regola basilare, inopinabile e imprescindibile. La prima e vera causa delle ricorrenti esondazioni fluviali ? compresa quella recente del fiume Tevere ? Š senza alcun dubbio la mancata pulizia degli alvei.

L?articolo 2 della legge 365/2000 (Attivit… straordinaria di polizia idraulica e di controllo sul territorio) ? emanata subito dopo l?alluvione ?Piemonte 2000? ? stabilisce una serie di accertamenti al fine di: ?individuare le situazioni di pericolo, per persone e cose? sia a carattere incombente che potenziale? ponendo particolare attenzione? sui restringimenti delle sezioni di deflusso? sull?efficienza e la funzionalit… delle opere idrauliche esistenti (tra cui le tante cervellotiche briglie di ritenuta, esistenti nei corsi d?acqua)? sulle situazioni d?impedimento al regolare deflusso delle acque?. Accertamenti rimasti tutti inevasi: nessuno provvede, n‚ a questi n‚ ad altri adempimenti previsti dalle leggi, nonostante la proliferazione degli ?Addetti?.

Per costoro la Difesa del Suolo non Š un obiettivo, ma solo un pretesto per attivare fondi pubblici. Ancor meglio se i soldi arrivano sull?onda dell?emergenza, insieme ai disastri alluvionali: fondi straordinari, abbondanti e da gestire senza controllo; per appalti di somma urgenza di lavori senza progetti; da affidare a trattativa privata o ad una cerchia ristretta; da pagare a forfait (stimati ?ad occhio? e senza contabilit… dei lavori). Appalti insomma che consentono margini fino all?80 %, e perci• molto ambiti dalle lobby Tangenti & Appalti.

Per questo motivo Š bandita ogni forma di manutenzione preventiva: a maggior ragione se realizzabile a Costo Zero per la P. A., qual Š appunto l?estrazione controllata del materiale in alveo (disalveo col metodo delle concessioni estrattive). Viene in tal modo vanificato il valore di una pubblica risorsa mineraria - gli inerti fluviali - presente in quasi tutti i fiumi d?Italia, che potrebbe rappresentare una notevole entrata erariale. Se ad esempio in Basilicata fosse applicata la legge reg n. 12/79 (Disciplina delle attivit… estrattive) con le finalit… dettate dall?articolo 86 del D. L.vo 112/98, la Regione potrebbe ricavare, dal demanio idrico, i fondi necessari per la difesa dal rischio idraulico. E la stessa cosa pu• dirsi per molte altre regioni (v. cap. Piani Cave demenziali?).

Col metodo degli appalti a forfait, invece, quegli stessi inerti diventano merce di scambio: barattati sottobanco per alimentare tangenti e fondi neri. I fiumi non sono pi— fiumi ma campi per scorrerie. Riescono a cancellare, alla prima piena, ogni traccia delle opere malfatte, ed anche di quelle non fatte, ma collaudate e pagate. Sono perci• prescelti per organizzarvi le operazioni spartitorie, che offendono la decenza e la comune intelligenza, ma soddisfano incombenze e referenze, e non vi rimane traccia. E? nei fiumi, pi— che altrove, che si alimenta all?infinito quel bubbone nazionale chiamato Debito Pubblico.

Con una lunga serie di appalti a forfait ? metodo nettamente preferito rispetto a quello delle concessioni estrattive, che invece viene osteggiato con ogni mezzo ? la Regione Basilicata ha dilapidato oltre 500 miliardi di lire: in appalti truffaldini di sistemazioni fluviali semifantasma. Per la cui ?realizzazione? abbiamo visto scorazzare, lungo i fiumi lucani, le potenti Consorterie del malaffare: bianche, rosse e variopinte, spesso travestite da poveri ?braccianti e muratori?, venuti da lontano e riuniti in cooperative.

Per met… di quei 500 miliardi, la Regione contrasse un debito con la Banca Europea Investimenti, debito che forse non Š ancora estinto. Risorse preziose per la Comunit… lucana, che per altro verso ne avverte la dannata mancanza: per scuole, ospedali, strade, case, servizi, famiglie, etc?

E? un sistema che vige tuttora (v. cap. Spreco infinito e legalit… perduta?); che si fa sempre pi— forte ed arrogante in spregio di leggi e di sentenze che lo condannano. Lo spreco continua? nonostante la scarsit… di fondi disponibili. Nessuno li frena. Nessuno li controlla. Nessuno li sanziona. L?impunit… Š garantita.

E? da oltre quindici anni (v. cap. Anno 1991: malcapitati fiumi?) che sto lottando contro questo sistema: denunciandone pi— volte le malefatte. Ho dovuto per• constatare che al malgoverno della Maggioranza (di centro-sinistra) corrisponde la tacita acquiescenza dell?Opposizione (di centro-destra). Ma non solo. Vi corrisponde pure l?inefficienza dell?Autorit… giudiziaria di Matera e Potenza, nonch‚ della Corte dei Conti regionale.

Dai fascicoli delle loro ?archiviazioni? ? prodotti dalle mie denunce (per spreco e truffa finite a volte, stranamente, tra gli ?atti non costituenti notizia di reato? ? ho potuto misurare la seriet… e l?impegno dei nostri magistrati inquirenti. Fatte salve le tante persone laboriose e integerrime, ci sono tra loro degli Inetti e Superficiali, affetti forse da ignoranza, pregiudizi o pigrizia mentale: - che fanno fare ad altri, anche pi— volte, il loro lavoro ma non lo degnano d?alcuna attenzione; - che ?indagano? per interi lustri ma poi archiviano, oppure rinviano fino alla prescrizione dei reati; - che si passano la palla finche possono, ma non vengono mai a capo di niente, eccetto qualche scoop pubblicitario; - che nascondono il loro Abuso (d?ufficio), cioŠ quello di allungare a vuoto e all?infinito le loro inchieste, dietro la non facile punibilit… dello stesso reato commesso dagli indagati: burocrati, politici etc..

Nei fascicoli della Corte dei Conti, infine, un?azione amministrativa condotta sprecando delle pubbliche risorse e vanificando delle entrate erariali, viene definita una ?Discrezionalit… amministrativa non sindacabile?; mentre le truffe miliardarie ? consumate pagando due volte la stessa opera ? sono considerate delle semplici ?Sovrapposizioni contabili?(?). Sventurati noi !!!



Urge una svolta

Per il bene del Paese, per la vita e l?economia di intere popolazioni: urge una svolta a questa politica scellerata. Se ad esempio non si provvede alla pulizia e regimazione del Po e dei suoi affluenti, al ripristino della loro sezione di deflusso ? nell?ottica e con i criteri del buon governo idraulico ? fra non molti lustri, la pianura padana dovr… essere evacuata: da persone e cose. E non ci sono argini che possano salvarla.

Di fronte a questo marasma istituzionale, pieno di mille competenze (in continuo conflitto tra loro) ma vuoto di capacit… interpretativa delle problematiche sul territorio ? il tutto confermato dalla ?Indagine conoscitiva? svolta di recente dalla VIII Commissione della Camera dei Deputati (v. cap. Anno 2005: sventurati fiumi?) ? di fronte alle sistematiche ed impunite inadempienze ufficiali; di fronte a questo vuoto spaventoso, la svolta pu• nascere solo dalla mobilitazione dei cittadini. Urge pertanto una presa di coscienza da parte della base; una conoscenza dei problemi ed un suo ruolo attivo e propositivo nella ricerca delle soluzioni.

Urge una decisa azione di protesta popolare, verso ritardi e inadempienze degli uffici, ma servono anche delle iniziative propositive di approccio tecnico: verso la individuazione del rischio idraulico, e le possibili soluzioni. Il tutto, previa liberazione da pregiudizi ?ambientali? e da sudditanze ideologiche: riflettendo e ragionando con la propria testa sul fenomeno alluvioni, sulle sue cause (v. cap. Rischio idraulico: cause e mistificazioni); cercando di vedere al di l… delle verit… propinate dagli addetti e responsabili, e dai loro ?velinari?; partendo da un?attenta lettura della cronaca di ci• ch?Š gi… accaduto nel passato (v. cap. Rassegna stampa: alluvioni, detriti e tangenti?)

E? auspicabile che siano i Sindaci a guidare la protesta preventiva dei cittadini, ed a coordinarne l?azione, affinch‚ possa svolgersi in termini civili e ne possano sortire effetti immediati. Consentire che la gente abiti nelle aree a rischio, senza fare qualcosa per eliminarlo, Š come permettere l?uso di una casa terremotata ed a rischio di crollo. Tenerla poi all?oscuro del pericolo, Š ancora pi— grave e immorale.

Certo, serve pur sempre una svolta politica. Ma la si pu• sperare solo se il problema diventa anche una questione di voti. Da qui l?esigenza di una mobilitazione ad iniziare dalle imminenti elezioni: ?contrattare? il voto con chi dimostra sensibilit… e promette impegno verso il problema della manutenzione dei corsi d?acqua.

Quanto a tutto il resto, speriamo che Buonsenso prevalga: che metta fine all?immane Sperpero di denaro pubblico? che induca il Parlamento ad abrogare le leggi di Tangentopoli? che smantelli le sovrastrutture (e strutture parallele) burocratiche? che faccia pulizia di Ambiguit…, Cialtroneria ed Arroganza, di cui sono pieni i Palazzi del potere? che risollevi questo Stato dallo stato confusionale in cui sta sprofondando? che ne arresti lo sgretolamento in atto? Prima che sia troppo tardi.

Lo Stato Š come il pesce: quando va in decomposizione comincia a puzzare dalla testa. Spero (lo dico con tutto il rispetto) che lo avverta anche il nostro Presidente Ciampi; e rivolga pi— opportunamente altrove il suo ?richiamo alla Legalit…?: verso chi non riesce o non vuole tutelarla; e non solo verso cittadini (campani, calabresi, siciliani?) che, prigionieri di un contesto malavitoso imposto da altri, sono costretti a non rispettarla.

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Il presente Appello nasce, tra l?altro, dalla certezza di un grave pericolo per la vita e l?economia di intere popolazioni. Ha lo scopo di stimolare il dibattito su un problema reale, che per lo pi— viene ignorato o travisato. Vuol essere inoltre un solidale contributo, di conoscenza e d?informazione, agli ex e potenziali Alluvionati d?Italia. Spero che induca a riflettere; che aiuti a capire? a correggere? a prevenire?; che stimoli qualche iniziativa.

Se potessi, suonerei giorno e notte le campane a martello: per scuotere la gente dal sonno dell?indifferenza e dallo stordimento della disinformazione.

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Per quanto mi riguarda, esprimo qui la mia protesta

e l?indignazione di cittadino (ancora) libero.

E, fino a quando non vedo il segnale di una svolta,



IO NON VOTO



ed invito a fare altrettanto



Febbraio 2005 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.