I medici: malore improvviso

 

 

 

UDINE. Si è spenta alle 20.10 di lunedì 9 febbraio Eluana Englaro, la donna in stato di coma vegetativo da 17 anni, a seguito di un incidente stradale avvenuto nel 1992. 

La conferma della morte è arrivata da Ines Domenicali, presidente della clinica ‘La Quiete’ di Udine, dove era ricoverata da quattro giorni.

E' stato l'anestesista Amato De Monte a telefonare a Beppino Englaro per comunicare la notizia del decesso della figlia. Con la voce rotta dal pianto il papà di Eluana fa sapere: “Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo”.

Il neurologo che segue da anni la donna, Carlo Alberto Defanti, spiega: “È morta all'improvviso ed è una cosa che non prevedevamo. Ha avuto una crisi improvvisa, sulla cui natura dirà una parola certa l'autopsia che era già programmata”.

La notizia è giunta nell'Aula del Senato mentre si stava discutendo il disegno di legge con cui il governo ha cercato di interrompere il processo autorizzato da una sentenza della Corte d'Appello di Milano. Il presidente dell'Aula, Renato Schifani, ha immediatamente chiesto ai senatori di osservare un minuto di silenzio. Dai banchi del Pdl, il vicecapogruppo dei senatori Quagliariello ha gridato: “Eluana non è morta, Eluana è stata uccisa”. Pronta la replica del capogruppo del Pd Anna Finocchiaro: “E' l'ennesimo atto di sciacallaggio politico su Eluana”, sottolineando che il gruppo Pd non è disposto ad andare oltre il testo sul testamento biologico all'esame della commissione Sanità.

In una nota, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, afferma: “E' grande il rammarico che sia stata resa impossibile l'azione del governo per salvare una vita”.

“Dinanzi all'epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige da tutti può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Non si può non sentire tutta la pena per la morte di Eluana, per la fine del suo lunghissimo calvario. Il nostro primo pensiero va a lei, alla sua famiglia che da 17 anni condivide amore e dolore. Ora credo che la riflessione e il silenzio siano le uniche reazioni umane davanti a quello che e' successo, lasciando lontane speculazioni e grida”. Lo afferma il segretario del Pd, Walter Veltroni. “Spero che questo sia condiviso da tutti - aggiunge - e che questa tragica morte spezzi un clima di accuse, polemiche dichiarazioni scomposte. E questa drammatica vicenda dimostra come sia necessaria, in tempi brevi, una legge giusta sul testamento biologico che il nostro Paese attende da troppi anni”.

Durissima la reazione del Vaticano appena appresa la notizia. Il presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari, Javier Lozano Barragan, dichiara: “Che il Signore l'accolga e perdoni chi l'ha portata a questo punto”. Parole che confermano la ferma opposizione della Chiesa contro la “dolce morte”.

Intantom il procuratore di Udine, Antonio Biancardi, ha acquisito in serata le cartelle cliniche e il certificato di morte di Eluana. “Domani mattina con il medico legale, dottor Carlo Moreschi, e un consulente che ho nominato, - ha detto Biancardi - deciderò se è il caso o meno di procedere all'autopsia”.

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