Stipendio di 530 euro anche per chi ha un reddito inferiore ai 7.000. Marrazzo: primi in Italia

 
A livello nazionale non si farà. Nel Lazio, invece, arriva il "reddito minimo di cittadinanza", una boccata d´ossigeno - sull´onda lunga della proposta di Dario Franceschini - per 20.000 persone. La legge, approvata ieri dal Consiglio regionale del Lazio, con 32 sì della maggioranza di centrosinistra e del Pdci; contrari An e socialisti Riformisti e astenuti Forza Italia e Udc avrà l´obiettivo di garantire 7mila euro annui a quella fascia di cittadini a cui la crisi nega un futuro. Cinquecento euro mensili, o giù di lì andranno a disoccupati, inoccupati e precari con un reddito annuale sotto i 7mila euro. Quaranta i milioni stanziati per il trienno 2009-2011.

Il provvedimento, quest´anno, avrà una copertura finanziaria di 20 milioni. Lo stanziamento iniziale di 10 milioni annui - previsto nella finanziaria regionale - è stato raddoppiato da un emendamento alla legge presentato dall´assessore al Bilancio Luigi Nieri. «Siamo la prima la prima grande regione italiana che si dota di uno strumento fondamentale che nulla ha a che fare con la vecchia logica assistenzialista», ha detto il presidente della Regione. In futuro, con l´assestamento di bilancio, «si cercherà di aumentare gli stanziamenti», assicurano dall´assessorato al Bilancio. Anche perché «i dati sul Pil del 2008 ci riportano indietro alla crisi petrolifera di oltre trent´anni fa», per dirla come il governatore che annuncia: «Nel 2009 saranno circa in 50mila a rischiare il posto di lavoro nel Lazio».

A beneficiare del provvedimento quest´anno saranno probabilmente le donne e i precari, ha spiegato l´assessore al Lavoro Alessandra Tibaldi: «Secondo le statistiche - ha detto - sono queste le categorie più esposte alla crisi». La legge si rivolge a chi risiede nel Lazio da almeno due anni. I primi assegni verranno elargiti già tra qualche mese. Ma se la maggioranza regionale plaude all´approvazione della legge, è scettica la minoranza. Secondo An «i finanziamenti a pioggia sono più una bandiera politico-ideologica che uno strumento per affrontare la crisi. E «creerà più illusioni che risposte concrete», secondo Massimiliano Maselli, consigliere di Forza Italia.

Ma non solo "reddito garantito". Ieri, in consiglio regionale è stata approvata anche la mozione contro i "medici delatori". Mozione che impegna Marrazzo, a intervenire, nell´ambito della conferenza Stato-Regioni, per impedire l´approvazione definitiva della norma inserita nel ddl 733 che impone ai medici di denunciare i cittadini stranieri irregolari, bisognosi di cure.