Unico sopravvissuto alle due atomiche, il governo gli riconosce lo status
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Tsutomu Yamaguchi si trovava a Hiroshima e Nagasaki
MILANO - Sopravvissuto a due bombe atomiche. Un giapponese di 93 anni di Nagasaki, Tsutomu Yamaguchi, è l'unico sopravvissuto a entrambe le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki riconosciuto dal governo nipponico.
Lo riferisce il quotidiano britannico Guardian, citando il giornale giapponese Mainichi. Yamaguchi era già stato riconosciuto come sopravvissuto alla bomba di Nagasaki, il che gli garantisce una indennità mensile, controlli medici e funerale gratuiti. Ora le autorità gli hanno riconosciuto anche lo status di reduce di Hiroshima.
PROGETTISTA DI PETROLIERE - Durante la seconda guerra mondiale, Yamaguchi era un progettista di petroliere dei cantieri navali Mitsubishi di Nagasaki. Il 6 agosto 1945 si trovava a Hiroshima, in trasferta ai cantieri locali. Quella mattina si era diretto verso la stazione, per prendere il treno per Nagasaki. Alle 8,15 fu scagliato a terra dall'esplosione. Rimase ustionato, ma sopravvisse. Il giorno dopo, con le ferite fasciate, andò a prendere il treno per tornare a casa, e vide Hiroshima rasa al suolo. La mattina del 9 agosto era di nuovo sul suo ufficio a Nagasaki. Il suo capo lo prese per matto quando raccontò che una sola bomba aveva distrutto Hiroshima. Poi, alle 11,02, Yamaguchi fu di nuovo scagliato a terra da un'esplosione atomica. In entrambi i casi, il tecnico giapponese si trovò nel raggio di tre chilometri dall'epicentro dell'esplosione (presupposto per essere riconosciuto reduce), ed in entrambi i casi se la cavò.
RADIAZIONI - Negli anni seguenti, mentre migliaia di sopravvissuti morivano di cancro per le radiazioni, Yamaguchi rimase in buona salute, salvo una mezza sordità a un orecchio. Fino al 1960 Yamaguchi aveva lo status di doppio sopravvissuto, ma poi i pignoli burocrati del comune di Nagasaki gli cancellarono il riconoscimento per Hiroshima, dicendo che non gli aumentava i benefici e complicava le procedure. Oggi, il riconoscimento gli è stato restituito. «La mia doppia esposizione alle radiazioni è ora un documento ufficiale del governo» ha commentato l'anziano. «Servirà a raccontare alle giovani generazioni la storia orrenda dei bombardamenti atomici anche dopo che sarò morto».