Potrebbe arrivare una norma per aiutare le famiglie terremotate ad acquistare nuovi mobili.

È Berlusconi a lanciare l'idea nel corso della visita a Onna, frazione dell'Aquila, una delle località più colpite dal terremoto del 6 aprile, con 40 morti su 250 abitanti. Si tratterebbe di aiuti economici anche per chi, colpito dal terremoto, acquista dei mobili nuovi per andare ad abitare altrove o per le nuove case. Parlando con i cittadini che hanno perso tutto, il premier ha ricordato che sono stati individuati 1.500 appartamenti nuovi sfitti: «Basta comperarsi i mobili - ha sottolineato - magari da Ikea dove si spendono pochi soldi. E adesso che parlo con voi, mi viene in mente che potremmo fare un provvedimento per rimborsare le spese di chi acquista i mobili». L'idea è stata appena abbozzata, ma potrebbe trattarsi di un ampliamento - in favore di chi, colpito dal terremoto, fosse costretto a vivere altrove o in una nuova casa - del raggio d'azione del decreto incentivi, che prevede una detrazione Irpef per le spese documentate sostenute dal 7 febbraio 2009 al 31 dicembre 2009 per l'acquisto di mobili , elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+, apparecchi televisivi e computer finalizzati all'arredo dell'immobile, ma solo in caso di ristrutturazione.
La promessa: tempi rapidissimi per la ricostruzione. «I tempi della ricostruzione post-terremoto in Abruzzo saranno strettissimi». Lo ha assicurato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento alle celebrazioni del 25 aprile a Onna, frazione dell'Aquila, una delle località più colpite dal terremoto del 6 aprile, con 40 morti su 250 abitanti. «Le aspettative della popolazione - ha detto il premier - non resteranno vane». Che ha sottolineato come davanti alla tragedia del terremoto gli italiani abbiano saputo unirsi e Onna sia il simbolo dell'Italia nella quale tutti abbiamo la responsabilità e il dovere di costruire un futuro di prosperità e di pace. Berlusconi al suo arrivo a Onna, a un gruppo di abitanti del paese tra i più colpiti dal sisma in Abruzzo che gli chiedevano di «non essere lasciati soli», ha risposto: «Siamo impegnati, anzi siamo super impegnati». Il presidente del Consiglio ha sottolineato che «il Governo ha ritenuto di portare in Abruzzo il G-8 come segno di una volontà di continuità «per far sì che ci sia in questa terrà un futuro di speranza e di benessere».
Arriva l'ordinanza per il rientro nelle case agibili.Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente ha annunciato che pomeriggio firmeràl'ordinanza per consentire a chi ha ottenuto l'agilità dirientrare in casa. «Dunque - ha commentato - un ritorno alla quasinormalità a tre settimane dal terremoto del 6 di aprile».
Prosegue lo sciame sismico. E lo sciame sismico non lascia tregua ai terremotati. Questa notte due nuove scosse sono satte avvertite dalla popolazione: la prima di 2.7 di magnitudo alle 2 e la seconda di 3.1 della scala Richter 4,08. Anche stamattina, alle 9.18, è stata registrato una scossa di 2.6. Le località prossime all'epicentro sono L'Aquila, Pizzoli, Scoppito e Collimento.
Quasi 65mila gli sfollati. La Protezione civile ha reso noto che sono 64.768 gli sfollati del terremoto in Abruzzo finora censiti: di questi 29.136 si trovano sulla costa abruzzese, prevalentemente in alberghi e in case private. Sono diventati 173 i campi di accoglienza, le tende installate sono 5.635, il numero delle verifiche è arrivato a quota 13.433: il 55% delle abitazioni è stato dichiarato agibile, mentre il 16% è agibile ma solo dopo alcuni interventi peraltro non rilevanti.

 

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