Palazzina esplosa a Roma. Forse un tentativo di suicidio
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Due donne morte, tre persone ferite e 40 sono gli sfollati nell'esplosione per una fuga di gas, forse provocata da un tentativo di suicidio, in un appartamento al primo piano di una palazzina a Mostacciano, nella periferia di Roma
Sono circa 40 gli sfollati, abitanti dei 15 appartamenti dichiarati inagibili a seguito dell' esplosione di questa mattina in una palazzina nel quartiere Mostacciano, a Roma.
Ventotto di questi, appartenenti a dieci famiglie, sono state alloggiate in una struttura alberghiera, grazie anche all' intervento della Protezione civile del Campidoglio. Lo comunica, in una nota, il Comune di Roma. I dieci nuclei familiari che risiedevano nella palazzina saranno presi in carico dall'Ufficio politiche abitative che ha già individuato una struttura residenziale, composta da mini appartamenti, da mettere a loro disposizione. Le persone non ospitate dal comune di Roma, è stato spiegato, si appoggeranno a casa dei loro famigliari. Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco l'ala del palazzo dove c'è stata l'esplosione rischia il collasso. "Abbiamo previsto una vigilanza h24 per la tutela della sicurezza e per evitare che bambini si avvicinino all'edificio o il tentativo di eventuale sciacallaggio", ha detto l'assessore capitolino alle politiche sociali, Sveva Belviso, giunta sul posto. "Siamo a disposizione delle famiglie - ha aggiunto Belviso - per fornire vitto e alloggio per tutto il tempo necessario, fin a quando a tutti non sarà possibile rientrare nelle proprie case".
IL GAS HA CAUSATO L'ESPLOSIONE. Dalle prime valutazioni di chi si occupa delle indagini, la fuga di gas che ha provocato l' esplosione al primo piano di un palazzo nella zona di Casal Brunori, alla periferia sud di Roma, potrebbe essere avvenuta nell'appartamento di Catalina C. G., 72 anni (e non 59 come si era appreso in precedenza), l'anziana, originaria della Spagna, ora ricoverata in coma all'ospedale S. Eugenio. La donna viveva sola nell'abitazione adiacente a quella dove è morta Elisa C., 27 anni, originaria di Vercelli, che viveva con il fidanzato Cosimo M. 33 anni e i genitori di lui. "C'è stata una esplosione piuttosto violenta che ha interessato il primo piano, devastandolo interamente, e interessando una ventina di appartamenti: 14 della stessa scala e 6 adiacenti. Presumibilmente la fuga di gas dovrebbe essere partita dal primo appartamento a sinistra della scala, quello dove vive sola un'anziana signora", ha detto il responsabile della sala operativa dei Vigili del Fuoco, Marco Faggioli. "Ci sono ancora - ha aggiunto Faggioli - accertamenti in corso, il magistrato ha disposto il sequestro dello stabile". Ha anche detto che una delle travi nel punto interessato dall' esplosione "è piegata, per questo esiste il rischio di collasso di un'ala dell'edificio".
L'ANZIANA ERA DEPRESSA. "Era molto depressa. Due mesi fa il figlio di 44 anni, agente immobiliare, era improvvisamente morto in casa di lei dopo averla aiutata a portare su la spesa. Da quel momento non è stata più la stessa. Era già vedova e non ha parenti in Italia, sono tutti credo a Barcellona". Così Concetta P., 62 anni, sopravvissuta all'esplosione avvenuta in una palazzina nella zona di Casal Brunori alla periferia di Roma, ricorda la vicina di casa Catalina C.G., 72 anni, dalla cui abitazione è partita con ogni probabilità la fuga di gas che ha innescato la deflagrazione, un fatto che avvalora l'ipotesi di un suo tentativo di suicidio. "Ogni giorno - racconta Concetta - la cercavo di tenerle compagnia, la invitavo a casa mia per vedere la televisione, farla distrarre ma non ci riuscivo. A quanto ne so faceva forte uso di tranquillanti". L'ultima volta che l'ha vista è stato ieri sera verso le 7: "Catalina era depressa come al solito e mi ha raccontato che sentiva come un forte ronzio alla testa e all'orecchio. Io sono viva per un miracolo - credo che la Madonna mi abbia aiutato, appena starò meglio la andrò a ringraziare". La donna ha riferito di avere avuto dai medici una prognosi di 60 giorni.