Arrestato il boss casalese Franco Letizia. Era subentrato a Setola nel vertice del clan
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Un altro colpo al clan Bidognetti. La cattura è avvenuta a San Cipriano d'Aversa. L'uomo è considerato tra i 100 latitanti più pericolosi d'Italia
NAPOLI - Ieri, intorno a mezzanotte, è stato arrestato Franco Letizia, 32 anni, casalese affiliato al clan di Francesco Bidognetti.
Succeduto a Giuseppe Setola nella gerarchia camorristica, la polizia lo aveva inserito tra i 100 ricercati più pericolosi d'Italia. La cattura di Letizia è avvenuta a San Cipriano d'Aversa, in un'abitazione privata in via Cilea, che l'uomo utilizzava come nascondiglio.
La latitanza del boss era cominciata un anno fa, quando, tra il marzo e l'aprile del 2008, la procura di Napoli aveva emesso a suo carico due ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere, estorsione e altri reati.
Lo scorso 4 marzo ad Acerra, era stato arrestato il padre, Armando Letizia. La madre, Esterina Pagano è detenuta già da circa un anno per associazione a delinquere, turbativa d'asta e riciclaggio. La donna è anche zia materna di Domenico Bidognetti, detto «Bruttaccione», cugino del capoclan Francesco, «Cicciotto 'e Mezzanotte» e collaboratore di giustizia.
In via Cilea, dove è avvenuta la cattura sono stati ritrovati anche dei «pizzini», ritenuti di un certo interesse investigativo. Insieme al latitante sono stati arrestati, per favoreggiamento, due pregiudicati: Antonio Diana, 41 anni, proprietario dell'abitazione, e Carlo Corvino, 40 anni.