Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Invitiamo a non affidare il proprio consenso, per la presidenza della Provincia di Potenza al candidato del centrosinistra Piero Lacorazza”

Roma -  Mancano ormai pochi giorni alle elezioni provinciali in Basilicata, perciò diventa importante capire bene chi votare, ma soprattutto chi non votare. Nel rovente clima elettorale scende in campo Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, che dichiara: “Mi trovo in una posizione sinceramente imbarazzante, nel dover fornire ai nostri sostenitori indicazioni di voto in Basilicata, che potrebbero favorire, inevitabilmente, i rappresentanti di quel Pdl, che da sempre combattiamo e osteggiamo nella maggior parte dei punti programmatici e operativi”. La trasparenza, la legalità, l’importanza di una magistratura libera e sana, sono valori fondamentali dell’Italia dei Diritti come sostiene De Pierro: “Uno dei motivi per cui puntiamo il dito contro l’attuale premier è l’ossessiva pratica di attacco alla magistratura, tra l’altro, protetta dallo scudo di un vergognoso lodo, ultimamente, ma da sempre dal varo di magistrali leggi ad personam. Una pratica, che la più recente storia italiana ci tramanda, più volte attuata, soprattutto da chi si è trovato lungo il proprio percorso ad avere a che fare con la giustizia”. Il presidente del movimento ricorda le campagne anti-magistrati di Michele Sindona, protetto con forza da una parte del potere politico di allora e a seguire Bettino Craxi, fino all’ultimo Clemente Mastella. Poi aggiunge: “Purtroppo l’estate scorsa ho dovuto prendere atto, che alcuni esponenti del partito democratico lucano non esitano a esternare la propria opposizione verso l’operato di alcuni magistrati. Uno di questi si dà il caso, che nelle prossime consultazioni elettorali sia candidato per il centrosinistra alla presidenza della Provincia di Potenza. Sto parlando di Piero Lacorazza, con cui proprio su questo tema ho avuto un acceso scontro, quand’era ancora segretario regionale del suo partito, durante la festa democratica a Roccanova piccolo paese del potentino”. Nell’occasione, infatti, ci fu da parte del segretario un attacco molto forte verso Antonio Di Pietro, il quale non era presente. Nella discussione che seguì, riferendosi alla vicenda che aveva coinvolto Ottaviano Del Turco definì l’azione dei magistrati un vero e proprio colpo di stato. Affermazioni ardite, che non passarono inosservate, come ricorda il leader dell’Italia dei Diritti: “Sottolineai, in quella circostanza, che in Italia vige l’obbligo dell’ azione penale, cioè quando c’è l’acquisizione di notizia di reato, si deve procedere con l’apertura di un’inchiesta d’ufficio”. In questo momento di crisi, nel nostro Paese, una classe politica capace, che sa distinguere il confine tra i vari poteri è fondamentale per ripartire e costruire il benessere della nostra nazione. A tal proposito De Pierro sostiene: “Non  possiamo assolutamente permetterci, considerando la nostra linea ideale, che è sempre rivolta a garantire trasparenza, giustizia e legalità di sostenere la candidatura di qualsivoglia persona, che anche lontanamente esterni un comportamento avverso, circa l’operato della magistratura, tanto più se s’ignora ‘il sacrosanto’ obbligo dell’azione penale da parte del PM, in presenza dei presupposti necessari non può certo astenersi dall’esercitarla. Quindi il nostro invito è quello di non votare assolutamente per Piero Lacorazza. - Conclude con un’osservazione il presidente dell’Italia dei Diritti - Non si può criticare Berlusconi come sta accadendo in questi giorni e poi comportarsi allo stesso modo”.