Arriva Gheddafi, i centri sociali contestano la tenda libica nel parco
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Volantini contro il leader arabo a Villa Pamphili: centri sociali contro la richiesta di montare la struttura
Arriva Muhammar Gheddafi, con 40 fedelissime pretoriane a vegliare sulla sua sicurezza.Uno dei volantini contro il leader libico (foto Ansa)
E una grande tenda per soggiornare nel cuore verde della Capitale. Ma i giovani romani non ci stanno: «Gheddafi, No Camping. La tenda piantala a Villa Certosa». E ancora: «Gheddafi Parking io non posso entrare» seguito dal simbolo del divieto di transito con la foto del leader libico. Sono i volantini affissi domenica dai militanti del collettivo del centro sociale «BlackOut» a Villa Pamphili.
NO ALLA CASA BEDUINA - I giovani di sinistra contestano la decisione di cedere alla richiesta del leader libico, che da mercoledì 10 sarà in visita nella Capitale, e che ha domandato venga montata una gigantesca tenda beduina in Villa Pamphili. I ragazzi del collettivo hanno distribuito e affisso i volantini nella villa per tutto il pomeriggio di domenica per protestare contro la visita e il «campeggio libico». Guardie forestali di ronda a Villa Pamphili (Ansa)
«Da una parte vogliamo denunciare le politiche della Libia, in particolar modo per quanto riguarda gli accordi sull'immigrazione stipulati con l'Italia (con l'attivazione di veri e proprio campi di detenzione in un paese che neppure ha aderito alla convenzione di Ginevra), e dall'altra - spiegano in una nota - la militarizzazione del quartiere di Monteverde e la possibile chiusura di Villa Pamphili, uno dei luoghi della socialità libera ed in special modo giovanile, per installare un parco giochi dei potenti».