Confcommercio, Berlusconi assente. E Letta spiega: «Ha il torcicollo»
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Il sottosegretario alla presidenza prende la parola dal palco al posto del premier. «Il Cavaliere non è riuscito a muoversi, ha chiamato un medico per farsi una puntura»
ROMA - Un torcicollo. Questa la causa dell'assenza del premier Silvio Berlusconi all’assemblea di Confcommercio.
Il premier avrebbe dovuto prendere la parola dal palco ma ha annullato l'intervento «perché immobilizzato a casa dal torcicollo che lo tormenta da tempo e che forse è qualcosa di più» ha detto il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, intervenuto al posto del presidente del Consiglio. «Non è riuscito a muoversi - ha spiegato Letta -, ha chiamato un medico per farsi una puntura. Se dovesse passargli il torcicollo forse riuscirà a venire ad ascoltare le conclusioni del presidente Sangalli, altrimenti spero che lo comprenderete», ha aggiunto il sottosegretario alla presidenza. «Se non ci fosse stata una ragione così seria e così fortemente impeditiva, Berlusconi avrebbe fatto qualunque rinuncia per essere qui» ha aggiunto Letta, scusandosi con la platea. «Ma Berlusconi è presente in spirito - ha proseguito - e sarà sicuramente presente alla prossima assemblea della vostra associazione». Prima di fornire questa spiegazione, Letta aveva ironizzato sul tono del presidente Sangalli che lo aveva brevemente preceduto sul palco: «Ha parlato con amarezza, sofferenza e tormento...sembrava dovesse dare l’annuncio di un evento luttuoso tanto era il suo rammarico per dovervi dire una cosa che neanche vi ha detto, e cioè che il presidente Berlusconi non sarebbe venuto».
«PREMIER RAMMARICATO» - Letta ha poi ricordato che Berlusconi «non è mai mancato ad un’assemblea di Confcommercio, è sempre stato presente sia quando era al Governo, sia quando non lo era, perché qui tra di voi, si sente a casa, perché è vostro amico». Inoltre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha sottolineato il «rammarico» del premier «per aver mancato l’appuntamento con il suo amico Carluccio Sangalli, a cui lo lega un’amicizia di lunghissima data che nasce dal Milan e una vicinanza spirituale». «Se fosse riuscito a venire oggi a questa assemblea che è l’ultima del mandato di Sangalli, Berlusconi vi avrebbe detto - ha aggiunto Letta rivolgendosi alla platea - di tenervelo stretto perché è difficile trovare un presidente che dia voce ad una categoria così importante con l’autorevolezza la competenza e il prestigio di Sangalli».