Opposizioni all'attacco dopo che Alfano aveva detto "la legge è modificabile". Orlando: "Un'eversione dell'ordinamento giudiziario e della libertà di stampa"




Angelino Alfano


ROMA - Opposizioni all'attacco sulla legge sulle intercettazioni. A Pd e Idv non sono bastate le aperture del ministro della Giustizia Angelino Alfano.

 

 "La legge è modificabile", aveva detto il Guardasigilli dopo lo stop alla legge del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Pd se la prende con l'intervista di Ghedini a Repubblica: "Non minacci il capo dello Stato" mentre il partito di Di Pietro denuncia: "Portano avanti un piano scellerato".
"Oggi - dice il capogruppo del pd in commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti - Ghedini mostra per l'ennesima volta la sua ostinata chiusura giuridica e cecità politica per tutte le soluzioni più volte rappresentate dall'opposizione per superare i gravi profili di incostituzionalità del ddl intercettazioni".
"Buon senso politico e rispetto delle istituzioni vorrebbero - conclude - che invece di rilasciare interviste dai toni minacciosi l'avvocato Ghedini, come responsabile giustizia del Pdl, mettesse in campo una attività di ragionevole persuasione per il ritiro da parte del governo di un testo viziato all'origine che fa male alla giustizia e offende la libertà di stampa".
L'Idv, invece, per bocca di Leoluca Orlando se la prende direttamente con il ministro. "Dopo l'incontro con il capo dello Stato - dice Orlando - appare imbarazzata e imbarazzante l'insistenza del ministro Alfano sulle intercettazioni. Ormai è chiaro a tutti che il governo Berlusconi ha tentato, e insiste ancora nel tentare, di portare avanti un piano scellerato e piduista, una autentica eversione dell'ordinamento giudiziario e della libertà di informazione".

"Siamo in presenza", ha detto Orlando, "di una pericolosissima escalation eversiva della maggioranza che, dopo le leggi ad personam, intende smantellare sistematicamente punti nevralgici della legalità costituzionale. Di fronte alla pericolosità di tale progetto, Italia dei valori conferma la radicale inaccettabilità della proposta del governo. Quando è in gioco la legalità costituzionale non vi può essere spazio per ipocriti accomodamenti di facciata".

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