Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Una decisione politica che avvilisce l’informazione italiana a servizio del “one-man-show” di Silvio Berlusconi”

 
Roma  – “È un episodio molto grave che, ancora una volta, assesta un duro colpo al pluralismo televisivo dell’informazione, ammesso che ancora in Italia si possa esprimere tale concetto”. Sono queste le parole di Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, in merito alla decisione dei vertici Rai di spostare la prima puntata di Ballarò, programma di approfondimento condotto da Giovanni Floris, per lasciar spazio allo speciale di Porta a Porta dedicato alla consegna delle prime case ai terremotati d'Abruzzo.
 
“Questi signori devono iniziare a capire che il concetto di televisione pubblica non è assimilabile per alcun motivo a quello di televisione di Stato - continua il fondatore del movimento legato alla tutela e alla difesa dei diritti dei cittadini -. Questa decisione non fa altro che strumentalizzare ancora una volta, in maniera spudorata, una tragedia che dovrebbe essere affrontata in tutt’altro modo”. Il presidente De Pierro ha poi ribadito la sua contrarietà all’uso propagandistico e autoreferenziale della tv pubblica come mera macchina di promozione mediatica e governativa. “Non dimentichiamo che era stato proprio il Tg1, nelle prime ore del dramma abruzzese, a snocciolare incredibilmente le cifre di ascolto delle varie edizioni prodotte dall’impatto mediatico del terremoto. Non c’è da meravigliarsi per questa decisione del palinsesto – rilancia De Pierro -  perché è ormai evidenteche la sensibilità di fronte ad un dramma umano così grave ha lasciato spazio al cinismo più bieco fatto di cifre Auditel e di calcoli politici”.   
 
E mentre i vertici Rai difendono le scelte attuate, sulla partecipazione del premier Berlusconi alla puntata di Bruno Vespa, il presidente dell’Italia dei Diritti aggiunge: “Ci prepariamo ad uno show televisivo in cui Silvio Berlusconi potrà tranquillamente recitare il suo spot propagandistico in uno squallido reality dove i poveri terremotati saranno relegati al ruolo di semplici comparse. Ciò potrà avvenire senza il pericolo della concorrenza di Ballarò che probabilmente avrebbe oscurato con i suoi ascolti Porta a Porta e lo stesso premier”. E su Giovanni Floris De Pierro conclude con un consiglio: “Non se la prenda più di tanto. Nonostante la sua bravura non è certo facile competere con l’esperienza e l’abilità di Bruno Vespa nel saper dare il risalto richiesto e ‘doveroso’ al miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni”.