Il presidente dell’Italia dei Diritti: “ Spero che la denuncia si riveli infondata, in caso contrario mi auguro che intervenga la magistratura e che gli eventuali responsabili vengano rimossi da ogni incarico istituzionale”

 

 

Roma - “ Auspico che la vicenda sia una montatura, anche se il Times è una testata riconosciuta per autorevolezza e serietà professionale e quindi dubito che possa muovere in modo completamente gratuito accuse così gravi”.

Con questa frase Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, si è espresso sull’ipotesi formulata dal quotidiano della City che i Servizi Segreti italiani abbiano versato dei soldi alle milizie talebane per scongiurare attacchi ai nostri soldati e pacificare così le aree presidiate dal contingente. “ La gravità del fatto ipotizzato - ha chiosato De Pierro -  è tale che il Governo dovrebbe rispondere immediatamente al Parlamento e cercare di produrre davanti al’opinione pubblica una corposa piattaforma probatoria con cui fugare anche il minimo dubbio di veridicità delle accuse rivolte. Qualora l’esecutivo non riuscisse a garantire la da noi sinceramente sperata dimostrazione di infondatezza di quanto affermato dal quotidiano, ci troveremmo di fronte ad un crisi gravissima tanto più perché parrebbe che se fosse confermata la versione, ciò sarebbe all’origine del decesso di dieci soldati francesi. In tal caso un governo responsabile  e con il minimo senso istituzionale avrebbe l’obbligo morale di dimettersi solo per il fatto di non riuscire a dimostrare il contrario. Chiaramente se ci fossero delle responsabilità accertate, dovrà essere l’autorità giudiziaria a fare piena luce senza sconti agli eventuali colpevoli che dovrebbero essere allontanati definitivamente da ogni attività istituzionale”.