Il governo ha posto alla Camera la questione di fiducia sul "decreto Ronchi", già approvato dal Senato e il cui cuore è la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, compresa l'acqua.

Lo ha annunciato nell'Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito.

Una decisione che ha provocato la dura reazione dell'opposizione. «Si sarebbe arrivati subito ad un voto unanime su questo provvedimento se il governo avesse stralciato dal decreto l'articolo sui servizi pubblici locali che non ha il coraggio di discutere nè di spiegare alla gente», è stato il commento di Marina Sereni del Pd. «Questa fiducia - spiega Sereni - non è certo motivata dall'ostruzionismo dell'opposizione da dalla mancanza di fiducia del governo rispetto ai propri deputati».

Tra le norme più contestate la liberalizzazione dei servizi pubblici locali (prevista dall'articolo 15), che comprende la gestione dell'acqua. Anche se nel testo si precisa che la proprietà pubblica del bene acqua dovrà essere garantita. L'articolo in questione prevede che la gestione dei servizi pubblici locali sarà conferita "in via ordinaria" attraverso gare pubbliche e la gestione in house sarà consentita soltanto in deroga e «per situazioni eccezionali». Questa formulazione, secondo le opposizioni, apre la strada alle privatizzazioni. Non rientrano nella riforma la disciplina della distribuzione del gas naturale e dell'energia elettrica, il trasporto ferroviario regionale e le farmacie comunali.

La stessa Lega non nasconde la sua insoddisfazione per le norme sull'acqua previste dal provvedimento. A segnalarlo è il vicepresidente dei deputati del Carroccio, Marco Reguzzoni, secondo il quale «il testo arrivato dal Senato è migliorativo rispetto a quello originario, però la Lega sull'articolo 15 avrebbe voluto armonizzare il provvedimento con la sua posizione storica a favore dell'acqua pubblica». Ora il Carroccio preannuncia la presentazione di un ordine del giorno al decreto e non esclude la presentazione di modifiche già in Finanziaria.


Fonte