Un bambino su 4 è vittima di episodi di bullismo.

A scuola o in rete, è sempre più frequente ricevere provocazioni e offese immotivate, o, nei casi più gravi, percosse, furti e minacce. Una piaga che non si frena con il crescere dell'età e che, tra gli adolescenti, mostra, pure, preoccupanti conseguenze psicologiche: dalla perdita della stima di sé (22%), alla depressione (17,8%), alla voglia di abbandonare gli studi (21,3 per cento). Non esita a parlare di "futuro negato" per questa generazione di ragazzi, il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara, presentando, al Senato, il 10° rapporto nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza, realizzato, assieme, a Telefono Azzurro. Preoccupa, soprattutto, come, di fronte agli abusi e alle prevaricazioni, sempre più ragazzi non chiedano aiuto a insegnanti e genitori, ma tendano a farsi "giustizia da sé" o in branco: il 7% degli adolescenti dichiara, candidamente, di uscire di casa portando un coltello per difendersi e, addirittura, il 37% conosce almeno un ragazzo che ha questa abitudine. Un ragazzo su 5, poi, ha ammesso di aver fumato cannabis o marijuana e il 16,8% dei giovani fuma tra le 10 e 15 sigarette al giorno.

Ricordando il ventennale della convenzione Onu sui diritti dell'infanzia, che ricorrerà il prossimo 20 novembre, il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo ha sottolineato come, ancora, oggi, esistono troppe violazioni dei diritti dei bambini e degli adolescenti: dal diritto a non essere maltrattati per via del colore delle pelle (53%), alla richiesta di maggiore protezione dai maltrattamenti (49%), a vedere rispettate le proprie opinioni (47 per cento).

Lo studio mostra, anche, alcuni rischi "collaterali" che possono correre i più piccoli da un uso esagerato delle nuove tecnologie e dalle piccole, grandi mode del momento. Si inizia a usare internet tra 6 e gli 8 anni: si cercano giochi o materiale per fare i compiti e capita molto spesso, invece, di imbattersi in messaggi o foto porno, scene di violenza o richieste di appuntamenti da parte di "orchi cattivi". Un bambino su 10, una volta a settimana, rinuncia ai più salutari pranzi e merende a casa, per andare al fast-food. Un bambino su 2, ormai, possiede un cellulare, anche, se utilizzato, soprattutto (88,2%) per rassicurare mamma e papà. Si conoscono, poi, benino le lingue (47% l'inglese, 10%, lo spagnolo, 9,1% il francese), ma l'esperienza all'estero rimane pressoché un miraggio. Per gli adolescenti, infine, i miti di oggi sono molto variegati: un discreto 8,4% vorrebbe assomigliare a Barack Obama. Ma solo il 3,2%, al premio nobel Rita Levi Montalcini. Alla studiosa, i ragazzi preferiscono l'asso delle 2 ruote Valentino Rossi (5,3%) e la showgirl argentina Belen Rodriguez (4,9 per cento).

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