Di Pietro: «Clima da scontro di piazza. C'è il rischio di un'azione violenta»
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Il leader Idv: «Berlusconi non può fare come gli pare». Bersani: «Se premier strappa, avrà reazione dura
ROMA - «Berlusconi pensa che dopo aver vinto le elezioni tutto sia cosa sua e pensa di poter fare come gli pare. È bene che vada a casa».
Antonio Di Pietro torna a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio. E dopo l'intervento del premier a Bonn contro la Consulta e «il partito dei giudici», il leader dell'Italia dei Valori afferma che «c'è un clima da scontro di piazza. Il Governo è sordo alle richieste dei cittadini e se non si assume responsabilità ci potrebbe scappare l'azione violenta».
BERSANI - Le frasi di Berlusconi pronunciate durante il congresso del Ppe restano al centro della polemica politica. «È passato appena un anno e mezzo di legislatura e siamo già nel tumulto - afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. - Berlusconi cerca di portarci sul terreno del plebiscitarismo, su un terreno da giudizio di Dio su di lui. Questo è un danno enorme per il Paese. Se fosse uno statista, come sostiene di essere, penserebbe al Paese e non a sé stesso». E se Berlusconi ricorresse alle elezioni anticipate: «Non so che farà il premier, ma di certo se Berlusconi strappa, credo si troverà di fronte ad una reazione molto dura». Una reazione che potrebbe attraversare la stessa maggioranza: «La maggioranza dovrebbe riflettere perché anche se Berlusconi ha il consenso, non vuol dire che sia il padrone. Sono convinto che anche fra coloro che hanno sostenuto Berlusconi, siano molti quelli che non lo seguiranno nella curvatura populista che sta mettendo in campo».