Pacco bomba all'università Bocconi
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Un pacco contenente un ordigno esplosivo è stato trovato oggi all'interno dell'Università Bocconi di Milano.
Il plico è stato segnalato con una telefonata di rivendicazione al quotidiano "Libero" dagli anarchici. Presso l'Ateneo milanese oggi pomeriggio è in programma l'inaugurazione di una mostra d'arte a cui farà seguito un concerto.
Il pacco bomba con un timer puntato alle ore 3 non è esploso per un difetto del congegno elettronico. Il plico era stato sistemato in un'intercapedine tra uno sgabuzzino e un corridoio del sotterraneo della Bocconi che collega due edifici. Il timer era collegato a un tubo contenente dinamite. L'ordigno era stato segnalato con una telefonata al quotidiano Libero.
Il volantino di rivendicazione, stando a quanto si apprende, sarebbe già stato pubblicato su un sito, con l'avvertimento che l'attentato sarebbe solo un inizio di una nuova campagna.
Il governo riferisca in Aula a Montecitorio sull'ordigno esploso in parte all'interno dell'Università Bocconi di Milano. Lo ha chiesto in Aula alla Camera durante la discussione sulla Finanziaria il deputato del Pd Emanuele Fiano. Alla richiesta si è associato l'Udc per nome di Luca Volontè.
All'Ateneo pensavano ad un corto circuito
Si pensava fosse solo l'effetto di un corto circuito l'esplosione avvertita la scorsa notte verso le tre all'interno dell'Universita' Bocconi di Milano. Finche' nel tardo pomeriggio e' arrivata alla Digos e poi all'Ateneo la notizia della rivendicazione. "Verso le tre i nostri vigilantes hanno sentito il boato nel tunnel che collega l'edificio di via Sarfatti con quello della Sda Bocconi e hanno dato l'allarme - racconta la responsabile dell'ufficio stampa dell'ateneo, Barbara Orlando - Sono intervenuti gli artificieri e le forze dell'ordine, e la prima ipotesi riguardava un corto circuito, o un guasto tecnico". "Poi nel tardo pomeriggio dalla Digos abbiamo saputo della rivendicazione da parte di Sorelle in armi - Gruppo Mauricio Morales", aggiunge l'addetta stampa, precisando che "non ci risulta sia stato trovato del materiale inesploso. Anzi, chi e' stato nel tunnel durante il sopralluogo ha visto solo polvere di muro sgretolato". Come ogni notte, il tunnel era chiuso al passaggio, ma in serata - conclusi i rilievi - e' stato riaperto e attraversato da centinaia di persone, che stanno partecipando all'inaugurazione del Bocconi Art Gallery, la mostra con opere d'arte contemporanea concesse in comodato d'uso all'Universita' da parte di collezionisti, artisti e fondazioni.