"Un giro di squillo per la cricca. Appalti in cambio di 350 escort"
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Il record di De Santis: 150 incontri mentre era intercettato. Tariffe da 500 a 700 euro. Ma le due russe ingaggiate per una serata a Venezia ne costarono 5.000
PERUGIA - Un giro di escort d'alto bordo, circa 350, con tanto di nomi e cognomi e con tariffe che oscillavano tra i 500 ed i 700 euro, è finito nel grande calderone dell'inchiesta sul G8 della Maddalena, sui Grandi eventi e sulla Scuola marescalli di Firenze.
Escort pagate dagli imprenditori amici della "cricca" (Angelo Balducci, Fabio De Santis, Mauro Della Giovampaola), i costruttori Diego Anemone, Guido Ballari ed altri in corso di identificazione da parte dei carabinieri del Ros e dei magistrati delle procure di Perugia e di Firenze. Escort sparse ed a disposizione in tutta Italia per i principali funzionari pubblici arrestati tranne che per Angelo Balducci che, come hanno messo in luce le intercettazioni telefoniche, aveva un altro giro, quello gestito dal corista del Vaticano (subito messo alla porta quando è venuta fuori la storia), che procurava a Balducci uomini, soprattutto di colore, che si prostituivano.
Fino ad ora le escort citate nei faldoni della monumentale inchiesta di Firenze e Perugia, erano tre o quattro. Le loro apparizioni sono documentate dalle intercettazioni telefoniche relative ai viaggi di Fabio De Santis e Mauro Della Giovanpaola a Venezia, i due funzionari pubblici arrestati. Tra di loro le chiamavano "zoccole", ma all'imprenditore Diego Anemone costavano come squillo di lusso, anche 5 mila euro a incontro.
Ma il giro scoperto è molto più grosso, centinaia di escort di lusso da portare dovunque, ai ricevimenti, alle serate ufficiali, alle inaugurazioni ed ai sopralluoghi dei lavori del G8 tra Sardegna, Lazio e Toscana. Ragazze di varie nazionalità (russe, ucraine, venezuelane, cubane) ben inserite nella Roma bene con un ampio carnet di clienti facoltosi: attori, calciatori, politici e, naturalmente i grandi funzionari dei lavori pubblici dei vari ministeri. Più volte i carabinieri del Ros, nelle loro intercettazioni, hanno ascoltato Fabio De Santis intrattanersi con amici mentre si dilungava in racconti piccanti ed esaltava la qualità delle prestazioni di varie squillo. Ed è proprio seguendo De Santis che gli investigatori hanno scoperto un'altra storia molto curiosa per via della quale il funzionario del ministero avrebbe potuto passare guai seri.
Non sono soltanto Diego Anemone e Guido Ballari, ad aver pagato le prestazioni delle escort. Altri imprenditori amici della "cricca" si sarebbero adoperati per procacciare ragazze agli amici dei ministeri. Di certo, seguendo il filo delle intercettazioni, gli investigatori sono arrivati a Venezia dove De Santis e Della Giovampaola erano andati al Festival del Cinema. In quell'occasione Diego Anemone incarica il fratello Daniele di rallegrare la serata dei due. Daniele Anemone contatta Simone Rossetti (l'organizzatore della serata di massaggi al Salaria Sport Village per Guido Bertolaso) e gli chiede di ingaggiare due escort da mandare in laguna. C'è qualche difficoltà ma alla fine la risposta via sms è rassicurante: "Due zoccole per Venezia si rimediano, non c'è problema". Quella serata a Diego Anemone costa intorno ai 5 mila euro: 1.500 per l'albergo, e 1.500 a testa per le due escort alle quali viene chiesto di vestirsi in modo elegante. Rossetti rassicura: "Ci ho una russa, occhi azzurri, capelli biondi, avrà poco più di 20 anni. E poi queste russe parlano poco, non sbroccano e non fanno casino". Qualcuno ha fatto anche una classifica sugli "utilizzatori finali" del giro di prostitute. Ha vinto Fabio De Santis: oltre 150 "contatti" con le escort, soltanto nel periodo delle intercettazioni.
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