La manifestazione di Roma è a spese del partito. E le cifre sbandierate a livello nazionale ("3.000 pullman") non coincidono con i dati dei comitati locali. Mentre i siti vicini a Fini e alla Lega preferiscono ignorare l'evento

 

Un milione di persone. Anzi ne bastano la metà. E non andrebbe male neppure con 200 mila, tanto poi ci pensano i Tg a montare la panna.
Sulla manifestazione del Pdl di sabato 20 marzo si rincorrono numeri e cifre. L'obiettivo primario è evitare il flop e riempire piazza San Giovanni. Non è ancora chiaro, neppure ai dirigenti del partito, quante persone servano per considerare l'evento un successo. Una conversazione "intercettata" del capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto, fissa il traguardo alla cifra tonda di un milione di persone. Pena, in caso di fallimento, che «si vada tutti a casa». Altre fonti puntano molto più in basso, a patto comunque che si battano i numeri di recente totalizzati da opposizione e Popolo viola.

E allora ecco partire un dispiegamento di forze senza precedenti. Dal comitato organizzatore si parla di tre treni (le "frecce azzurre"), aerei e navi dalla Sardegna e soprattutto pullman. La cifra annunciata è di tremila pullman, anche se sorge qualche dubbio sulla credibilità di questo numero: la Lombardia, una delle roccaforti del Pdl, promette per bocca del governatore Formigoni "settanta o cento pullman".
Facendo le dovute proporzioni tra le regioni, sembra impossibile arrivare a quota tremila: al massimo la metà.

Centinaia o migliaia che siano, i bus e i mezzi saranno comunque gratuiti per i sostenitori: «Paga tutto il partito», ammettono i comitati locali. La destinazione è Roma, dove alle 17 partiranno due cortei distinti con destinazione piazza San Giovanni, sede scelta per il discorso di Silvio Berlusconi. Riempire la piazza non pare comunque un'impresa impossibile: la capienza, secondo l'Ansa è di circa 170 mila persone. Poiché la matematica in politica è un'opinione, il numero viene contestato dal Pdl, e anche di recente Berlusconi ha affermato come nel 2006, nella stessa piazza ma in un'altra manifestazione del Pdl, ci fossero entrati «oltre due milioni» di militanti. Difficile comunque che si faccia il bis.


E per non sbagliare, il sito del Pdl oggi sbandiera il prudente slogan "Saremo in tanti". Più in generale, sulla rete l'approccio del Pdl alla manifestazione è molto diverso da quanto visto con opposizione e Popolo viola per il 13 marzo. La mobilitazione spontanea non esiste e si punta tutto sulla programmazione dall'alto. Il sito ufficiale del Pdl elenca i numeri di telefono dei comitati regionali attraverso cui apprendere modalità e tempi per salire sui pullman e sui treni. Per conoscere i riferimenti dei comitati provinciali e cittadini si viene invece dirottati su “Forza Silvio”, il network dei sostenitori di Berlusconi che necessita di una registrazione dettagliata (obbligatori anche il numero di telefono e l'indirizzo) per accedervi. Le informazioni sulla manifestazione sono addirittura geo-referenziate: se nel profilo si è dichiarato di risiedere in Lombardia verranno comunicati solo i numeri del coordinamento delle province lombarde, nulla più.

Attraverso lettere e messaggi, Berlusconi ha attivato in prima persona buona parte della sua base on line. Missive personalizzate sono state indirizzate ai Club della Libertà e al nuovo gruppo dei Promotori della Libertà, e anche sul già citato network “Forza Silvio” è partita l'adunata. Anche su Facebook, dove le pagine dei fan di Berlusconi (Forum della Libertà, Silvio Berlusconi Day, Forza presidente siamo con te e altre ancora) danno ampio risalto alla manifestazione, anche se i numeri non sono paragonabili a quanto visto con il Popolo viola.

Fuori dalle pagine ufficiali del partito, nei social network e dal sito istituzionale del Pdl però c'è un silenzio quasi assoluto sulla manifestazione, anche dei siti e nei blog più vicini al Pdl, a iniziare da Legno Storto (indicato come "sito amico" nella pagina ufficiale del partito) che preferisce prendersela con il "santorismo" anziché parlare dell'appuntamento del 20 marzo. I commentatori di destra sembrano più interessati alle vicende della nuova corrente finiana, "Generazione Italia", che alla manifestazione di sabato. Della nuova corrente parla naturalmente il sito della Fondazione Fare Futuro (vicina appunto a Fini) che non dedica nemmeno una parola alla manifestazione di sabato, alla quale del resto Fini non parteciperà. E anche il sito ufficiale della Lega Nord non spende nemmeno una parola sull'evento di sabato. Tra le poche eccezioni, il blog del Giulivo, che tuttavia si limita a postare una foto-slogan dei promotori della Libertà, con una massa manifestante in piazza San Giovanni: una foto un po' strana, tuttavia, perché in basso a sinistra si vedono chiaramente dei palloncini viola.

Paradossalmente l'argomento, almeno per ora, è trattato con molto più interesse da blog e osservatori critici nei confronti del governo Berlusconi. Ne parla San Precario, uno dei principali siti del Popolo viola, mentre Gad Lerner evoca una convocazione in piazza dei "bravi" del premier.


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