Il presidente del movimento Antonello De Pierro: “Organizzeremo clamorose manifestazioni di protesta a partire da un numero infinito di incatenamenti lungo il raccordo anulare”

 

Roma – “Noi dell’Italia dei Diritti non possiamo stare certo a guardare quello che è l’ennesimo ‘scippo’ alle tasche dei cittadini, visto che sia il nostro dna, sia la nostra ragione sociale, sono rivolti a salvaguardare i diritti in particolar modo delle fasce più deboli”. Con queste parole il presidente del movimento nazionale Antonello De Pierro dichiara guerra aperta all’idea avanzata dall’Anas circa l’istituzione del pedaggio elettronico sul Grande Raccordo Anulare di Roma e sul tratto stradale che collega la Capitale con Fiumicino. “Siamo sbigottiti e scandalizzati – continua De Pierro – di fronte al progetto dell’Anas che, sfruttando perfettamente un assist legislativo fornito su un piatto d’argento dall’ultima finanziaria del governo Berlusconi, sta per introdurre un tale, ignobile, balzello. Non abbiamo mai creduto, neanche per un secondo, all’attendibilità dell’opposizione di Renata Polverini al provvedimento, né ai proclami di Gianni Alemanno che, annunciando azioni plateali come quella di sfondare con la propria auto un casello che non si capisce nemmeno quale sia, dacché si parla di videopedaggi, sta cercando di riconquistare qualche briciola della credibilità persa fortemente per strada nel suo percorso amministrativo. È chiaro che stanno prendendo in giro i cittadini. L’intenzione di istituire il pagamento del pedaggio c’è, e se qualcuno non si opporrà realmente con vigore sarà attuato a breve. Su questo fronte noi non ci lasceremo intimorire e annunciamo battaglia, certi che i cittadini saranno dalla nostra parte. Il copione come sempre è lo stesso: raccontare favole per poi fare assimilare e accettare quasi automaticamente il nuovo esborso, come già accaduto con i parcometri o molto prima con l’Ici”.

Il presidente dell’Italia dei Diritti, pensando alle conseguenze che il videopedaggio sul Gra avrebbe sulla viabilità della Capitale aggiunge: “Tutto ciò, oltre che essere immorale nei confronti di chi è costretto per lavoro a percorrere il Gra diverse volte al giorno, obbligherà molti a evitare l’ingiusto assalto legalizzato alle proprie tasche riversandosi sulle strade consolari, già abbondantemente intasate. Chi non è di Roma non si senta estraneo e indenne da tale sopruso legislativo – avvisa De Pierro –, in quanto non è da escludere che presto cominceranno a pensare di introdurre pedaggi anche sulle strade statali. A fronte di ingenti somme di denaro sottratte allo Stato da politicanti disonesti, la parola d’ordine sembra essere ormai sempre più fare cassa con i soldi dei contribuenti. Annunciamo perciò clamorose manifestazioni di protesta – conclude il presidente del movimento nazionale –, a partire da un numero infinito di incatenamenti lungo il raccordo anulare”.