Dal nostro inviato Silvestro Bellobono

Oltre al leader dell’Idv e al sindaco di Napoli, moderati da Marco Travaglio, sono intervenuti anche Sonia Alfano e Bruno Tinti

Vasto – Secondo giorno della festa nazionale dell’Italia dei Valori nella città abruzzese e nuovo appuntamento importante per il partito, il suo leader, i suoi esponenti, dopo lo storico incontro di ieri tra Di Pietro, Bersani e Vendola che, di fatto, ha sancito la nascita del “Nuovo Ulivo”.

 

Davanti ad una platea da grandi occasioni, accorsa numerosissima e festante nello storico Palazzo D’Avalos, l’evento clou della giornata è stato il dibattito politico relativo alla “questione morale tra informazione e disinformazione”, moderato da Marco Travaglio. Sul palco, oltre al presidente Antonio Di Pietro, sono intervenuti Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, Sonia Alfano, europarlamentare Idv, Bruno Tinti, ex magistrato e scrittore.

L’happening è stato introdotto da Lea Del Greco, responsabile donne Idv Pescara, che ha presentato la discussione ponendo l’attenzione sulla questione morale come fulcro di una azione di governo seria incentrata sulla libera informazione.

Molti gli argomenti toccati, dalla Manovra-bis alla necessità di mettere in campo un’alternativa politica credibile e valida. Ovviamente cruciale è stato il tema mediatico, ma di riflesso politico, riguardante l’intero sistema comunicativo nel nostro Paese.

Criticando aspramente la puntata di “Porta a porta” in cui Bruno Vespa evidenziava esclusivamente il dolore dei parenti delle vittime senza nemmeno un minimo accenno alle sanguinose guerre che ne sono derivate, Sonia Alfano ha attaccato a testa bassa: “Solo smettendo di investire tutti questi soldi per foraggiare le guerre nel mondo potremmo approcciarci in maniera diversa alle questioni fondamentali europee e mondiali. Questo sarebbe il primo obiettivo da centrare”, e che scientemente non viene affrontato dai nostri mass media. “Abbiamo un sistema d’informazione veramente deviato e per combatterlo è indispensabile un partito come l’Idv che si impegna onestamente su tante battaglie per i diritti civili, la legalità, la giustizia”, conclude seccamente la parlamentare europea dipietrista.

“Nei nostri tg – sottolinea deciso de Magistris – il tema centrale non è quello delle condotte dissolute del premier, bensì come fare in fretta a riproporre la legge bavaglio per i giornalisti e per legare le mani ai magistrati. I nostri media hanno posto l’accento sull’episodio che io ho viaggiato sull’aereo del Napoli, ritenuta dal Tg1 una cosa scandalosa per il fatto che un sindaco vada a vedere una partita di calcio, senza accennare minimamente che io in Inghilterra sono andato per chiudere un’importante trattativa, volta a portare a Napoli l’America’s cup”, spiega ancora il primo cittadino partenopeo suscitando un’ovazione rumorosa degli astanti.

“Io non ho solo la responsabilità della denuncia ma anche quella della ricostruzione”, esordisce Di Pietro, indiscusso padrone di casa di questa festa del partito, che fa un discorso di più ampio respiro. “Da adesso a un anno e mezzo cosa si può fare? Innanzitutto noi non abbiamo bisogno di manovre ma di riforme, a partire da alcuni presupposti, su tutti quello che in Parlamento ci siano delle brave persone senza conflitto d’interesse con sé stessi. La prima riforma è creare le condizioni di ineleggibilità in ulteriori ruoli per chi ha incarichi parlamentari e altre cariche elettive istituzionali. Altro presupposto da risolvere è, appunto, quello del conflitto d’interessi, che si trascina da anni, e che ha i suoi colpevoli anche nel centrosinistra, il quale nel 1996 ha creato la legge attuale che impedisce agli amministratori delegati di reti televisive di candidarsi in Parlamento, ma non ai proprietari di tali network. Con la conseguenza che Fedele Confalonieri non può candidarsi ma Berlusconi sì. Perciò bisogna stabilire delle regole con maglie strette che impediscano una volta fatta la legge di trovare l’inganno. Noi rappresentiamo una forza politica che non finisce più, basta guadare questa piazza oggi. Vogliamo essere una forza politica di massa che vuole guidare il cambiamento indicando cosa fare, quando e come farlo”, tuona orgoglioso il leader dell’Idv tra gli applausi scroscianti e l’acclamazione del pubblico.

“Dobbiamo liberarci del modello berlusconiano che ha invaso il Paese, perché con questo sistema ci sarà sempre qualcuno che rimane ‘scilipotato’ vendendo sé stesso. Occorre scaldare i cuori dei cittadini che sono l’ultimo baluardo sociale capace di votare solamente chi rispetta le regole”, chiosa da ultimo il presidente dell’Italia dei Valori.