10 cose da sapere sul Superbonus 110%
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Per ogni intervento, la sua agevolazione. Dimentichiamo i costi inaccessibili a cui eravamo abituati: la casa ecosostenibile, ormai, non riguarda più un’élite di pochi fortunati così come è diventato praticabile per tutti proteggere l’investimento
con l’assicurazione mutuo casa.
All’interno del Decreto Rilancio, il Governo ha deciso di prevedere una maxialiquota del 110% destinata ai lavori in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Il Superbonus 110%, come viene definito, si aggiunge alle detrazioni già previste per il recupero del patrimonio edilizio, con il fine di valorizzarlo e creare città green che non impattino pesantemente sull’ambiente.
Un occhio al bene della Terra e uno ai sogni delle persone. Già, perché negli ultimi anni milioni di italiani si stavano informando su come ridurre le spese della bolletta del gas e della luce adottando soluzioni intelligenti ma attente al benessere della biodiversità. Con il Superbonus 110% ora è possibile!
Il Superbonus 110% in pillole
In questo articolo risponderemo a 10 domande frequenti sulla detrazione introdotta con l’articolo 119 del DL Rilancio.
- Cosa prevede il Superbonus 110%?
Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il Superbonus eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per specifici interventi di efficientamento energetico o relativi all’antisismica. - Quali sono gli interventi trainanti?
Per usufruire del Superbonus 110%, il richiedente deve portare a termine uno degli interventi trainanti previsti. Tra questi si annoverano: gli interventi di isolamento termico, quelli per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali e gli interventi antisismici. - Quali sono gli interventi aggiuntivi?
Oltre agli interventi trainanti, nel Superbonus 110% rientrano anche queste altre operazioni, definite come aggiuntive in quanto eseguibili solamente insieme a quelli sopraccitati: interventi di efficientamento energetico, installazione di impianti solari fotovoltaici, infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. - A chi interessa il Superbonus 110%?
Ecco nel dettaglio le categorie che possono usufruire della maxialiquota: condomìni, case di proprietà, istituti autonomi case popolari, onlus, associazioni di volontariato o promozione sociale e società sportive dilettantistiche. - Ci sono strutture escluse?
Sì. Non possono richiedere l’agevolazione le categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli, palazzi di pregio storico e artistico). - Fino a quando è possibile usufruire dell’agevolazione?
Il Superbonus 110% si applica alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022. Ulteriori sei mesi di tempo (con la scadenza che viene procrastinata al 31 gennaio 2022) riguardano le spese sostenute per i lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate che, al 30 giugno 2022, sono realizzati almeno per il 60% dell’intervento complessivo. - Come viene riconosciuta la detrazione?
La detrazione è riconosciuta al 110% da ripartire in 5 quote annuali di pari importo e per le spese sostenute nel 2022 in 4 quote annuali di pari importo. - Esistono alternative a questa possibilità?
Sì, in alternativa, il richiedente può optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. - Posso usufruire del Superbonus 110% anche per la seconda casa?
Certamente, il Superbonus 110% spetta anche in caso di lavori sulle seconde proprietà. Tuttavia, è stato imposto il tetto massimo di due unità immobiliari per richiedente. - Ci sono condizioni indispensabili da soddisfare per ottenere l’agevolazione?
La detrazione viene riconosciuta solamente quando viene certificato il miglioramento di almeno due classi energetiche per l’edificio.