Per vincere a Casape De Pierro schiera funzionario della Mobile come candidato a sindaco
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Il presidente dell'Italia dei Diritti ha chiesto e ottenuto dal direttivo provinciale romano la candidatura a Primo Cittadino di Carlo Collarino, commissario della Polizia di Stato e storico sindacalista.
Roma - A Casape, meraviglioso borgo che sorge sul versante occidentale dei Monti Prenestini, nella Città Metropolitana di Roma, il prossimo12 giugno, oltre che per il referendum, si voterà anche per le elezioni amministrative. A qualcuno più attento non sfuggirà di certo che i cittadini casapesi si erano già recati alle urne di recente, precisamente il 3 e 4 ottobre scorsi, per esercitare il diritto di suffragio mirato all'elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale.
Ma allora perché si tornerà al voto? Il 4 ottobre scorso era stato eletto sindaco Marco Mariani, candidatosi a alla carica di Primo Cittadino col sostegno della lista civica "Amore per Casape", un nome a cui spetterebbe di diritto la palma dell'originalità. Ma 15 giorni dopo la proclamazione, precisamente il 19 ottobre, il neo sindaco ha rassegnato le dimissioni, congiuntura che ha creato tutti i presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale, avvenuto con Decreto del Presidente della Repubblica il 23 novembre successivo, trascorso il lasso temporale che ha reso irrevocabile la decisione di mollare il munus affidatogli dall'elettorato. Un evento abdicatorio che ha lasciato perplesso il mondo della politica locale della provincia romana e sono stati in tanti ad aprire parentesi riflessive e interrogative circa le ragioni che hanno condotto a tale scelta. In questi casi il primo pensiero va a quelle che spesso vengono chiamate polemicamente "liste civetta", formate altrove e composte da persone definite estranee al territorio. Nulla di tutto ciò. Nella fattispecie in esame la lista era composta da candidati del luogo. Pertanto una lista civetta locale? Non è dato sapere. L'unica cosa certa è che il comune è stato condannato inesorabilmente al commissariamento per 8 mesi (per fortuna a causa del Covid 19 si era votato a ottobre). Il movimento Italia dei Diritti ha condannato fermamente, qualche tempo fa per bocca di Carlo Spinelli, segretario provinciale romano, quanto accaduto a Casape. Peraltro è successo qualche volta che la compagine politica presieduta dal giornalista romano Antonello De Pierro sia stata etichettata come "lista civetta", definizione sempre rispedita duramente al mittente dal suo leader e dallo stesso Spinelli. D'altronde è quantomeno inopportuno, se non mistificatorio della realtà fenomenica, tacciare come "civetta" una realtà politica con 23 eletti in vari comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale, sempre presenti negli appuntamenti istituzionali, e un numero enorme di dirigenti e attivisti, i quali, pur non rivestendo cariche istituzionali quotidianamente si impegnano sul territorio per denunciare ogni distorsione procedurale che possa arrecare nocumento ai cittadini.
Per evitare che Casape possa rivivere un'esperienza del genere, ma soprattutto per affrancare la comunità casapese dall'inerzia e dall'immobilismo che l'hanno caratterizzata da qualche lustro, l'Italia dei Diritti ha schierato una squadra competitiva, formata da elementi di indubbia competenza, pronti ad amministrare il paese con tutti i crismi che merita. E per ricostruire un tessuto sociale cittadino che è ben lontano dagli standard minimi di benessere per la cittadinanza e un apparato istituzionale che non ha saputo soddisfare le istanze della popolazione, il presidente De Pierro, naturalmente dopo essersi consultato con il segretario provinciale Spinelli e aver passato il vaglio del direttivo, ha voluto candidare a sindaco una figura di indubbio spessore amministrativo, a garanzia della realizzazione della progettualità politica tratteggiata per la rinascita di Casape. Un impegno senza possibilità di appello per un comune bisognoso di immediata linfa vitale che ha fatto ricadere la scelta sul dott. Carlo Collarino, valente funzionario della Squadra Mobile e storico esponente del sindacalismo della Polizia di Stato, prima col Siulp e con la Uil Polizia e attualmente con l'Usip.
A presentarlo è lo stesso presidente De Pierro :"Sono stato io personalmente a individuare nel dott. Collarino la persona giusta per fronteggiare la particolare condizione in cui versa attualmente Casape e a proporlo pertanto per la candidatura a sindaco. La sua esperienza istituzionale e la perfetta conoscenza della macchina amministrativa, maturata in tanti anni di attività investigativa ad alti livelli, lo rende la figura con il profilo più idoneo a garantire a Casape quella rinascita di cui ha urgente bisogno e che la maggior parte dei suoi abitanti chiede da tempo. E' necessario che questo splendido comune, con delle potenzialità straordinarie, ma finora sprecate, si risvegli dal torpore amministrativo a cui è stato purtroppo finora costretto. Un immobilismo e un'inerzia istituzionale a cui la nostra coscienza politica ci ha imposto di rispondere. In questi giorni mi sono recato più volte a Casape insieme al segretario provinciale, al candidato sindaco e agli aspiranti consiglieri dell'Italia dei Diritti e ho riscontrato nella gente una gran voglia di cambiamento. Nel comizio tenuto recentemente abbiamo spiegato perfettamente ai tanti cittadini presenti le reali possibilità di donare al paese un'amministrazione efficiente e capace di realizzare con relativa semplicità quanto altri non sono stati capaci di fare. Non basta vincere le elezioni e prendere posto sullo scranno di Primo Cittadino, anche se recentemente non è accaduto nemmeno quello, viste le immediate dimissioni rassegnate dal sindaco eletto, ma bisogna onorare la fascia tricolore rispondendo puntualmente alle istanze promananti dalla collettività. Auspico che gli elettori casapesi rinuncino per una volta a seguire le logiche familiari, come spesso accade nei piccoli comuni, o peggio percorsi clientelari, nell'esprimere il loro voto, ma si affidino al buon senso e a una riflessione sulla competenza e sull'affidabilità della nostra offerta politica. Questa è un'occasione unica che, sono certo, l'intelligenza di buona parte dell'elettorato di Casape non sprecherà. In ogni caso abbiamo già pronte, come in tutti i comuni, le nomine dei consiglieri ombra, i quali accenderanno i riflettori sull'operato della futura amministrazione e saranno pronti a denunciare eventuali distorsioni nel percorso gestionale".
A sostenere la candidatura dell'autorevole esponente della Polizia di Stato è una lista scelta con grande cura. A capeggiarla è un elemento che si sta rivelando nodale nella struttura organizzativa del movimento che fa capo a De Pierro, Marco Zoppini, sottufficiale della Marina Militare e uno dei migliori esperti di informatica che l'apparato istituzionale possa vantare. A Casape ha già denunciato l'assenza inaccettabile di uno sportello bancomat e del wi-fi metropolitano, una carenza che lascia molto indietro nella fenomenicità evolutiva la comunità casapese e a cui bisogna ovviare al più presto. Nella squadra spiccano inoltre Antonio Steggi, storico sindacalista dell'Atac, insieme al suo collega Massimo D'Offizi, la valida commercialista Maria Condrò, grande esperta di bilanci comunali, che è stata già consigliera per l'Italia dei Diritti presso il Comune di Sambuci e che, come ha spiegato il leader del movimento in occasione dell'incontro con i cittadini, non è stata candidata per caso, ma per dotare l'assemblea consiliare di una figura indispensabile. La candidata Monica Persiani non ha bisogno di presentazioni. E' la cantante dello storico gruppo musicale Milk and Coffee e ha una lunga militanza politica. Da poco è stata nominata dal segretario provinciale Spinelli vice responsabile per la zona dei Monti Prenestini, ad affiancare il responsabile Sestilio Petronzi, già consigliere comunale a Palestrina. Altra figura di spicco è Enrico Pernie', che rappresenta l'IdD a Tivoli e Guidonia. Ma come ha spiegato De Pierro, c'è una candidatura da lui voluta fortemente per lanciare un messaggio di speranza ai giovani casapesi circa il loro futuro, la speranza di un cambio di passo in chiave rinnovativa. E' quella di Christian Egidi, che con i suoi 18 anni appena compiuti è il candidato più giovane d'Italia. Un impeccabile studente liceale e un atleta di tutto rispetto. E' un calciatore del Frosinone, attualmente in prestito al Tivoli.