Dietro le quinte dell’influencer marketing
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Quella degli influencer è, forse, la carriera più divisiva che si conosca. Il web è letteralmente diviso tra chi apprezza e riconosce le peculiarità dell’influencer marketing e chi, in parte, ne disapprova certe dinamiche. Il punto è che, a prescindere dai volti che questo mondo fa emergere, il principio su cui si fonda è il più antico e più genuino di tutti, cioè il passaparola.
Sul web, in televisione, in radio ma anche al bar vicino casa, a scuola, a lavoro… a tutti è capitato di fidarsi del consiglio di qualcuno, magari in merito a un acquisto, un posto in cui mangiare o un tecnico da chiamare. L’influencer marketing, quindi, consiste in un tipo di pubblicità che trae il suo valore da ciò che altre persone affermano sul conto di prodotti, servizi o brand.
Si tratta di un ramo molto complesso, per il quale è buona prassi affidarsi a un’agenzia di influencer marketing. Le ragioni riguardano gli aspetti meno conosciuti di questo settore, tipo quelli legali e amministrativi, per non parlare delle conoscenze tecniche degli strumenti di marketing, delle teorie e degli approcci strategici da mettere in campo.
Dalle origini a oggi: cos'è l'influencer marketing
L’influencer marketing, pur essendo un fenomeno recente, ha radici che risalgono a modelli di comunicazione tradizionali. Nasce dall’esigenza di brand e aziende di costruire un legame autentico con il pubblico, attraverso figure che godano di fiducia e credibilità.
In passato, l’influencer era rappresentato da testimonial noti, come attori o sportivi, che associavano il loro volto a prodotti e servizi. Con l’avvento del web e, in particolare, dei social media, l’influencer marketing si è trasformato in una strategia capillare, che sfrutta non solo personaggi famosi ma anche utenti comuni capaci di costruire un rapporto coinvolgente con le loro community.
La sua evoluzione è strettamente legata alla crescita dei social network, che hanno reso più semplice per chiunque raggiungere migliaia di persone con immediatezza. La forza di questo tipo di marketing sta nella capacità di creare un dialogo diretto e personale con gli utenti, offrendo consigli che sembrano nascere da esperienze reali e quotidiane, anziché da una strategia commerciale.
Creator ed influencer: opportune differenze
Il creator è, prima di tutto, un professionista che produce contenuti originali, spesso di elevata qualità, per intrattenere, informare o ispirare il proprio pubblico.
Il suo obiettivo principale è realizzare contenuti creativi, che spaziano da video a fotografie, passando per testi e grafiche. Il creator può collaborare con brand, ma il suo valore non risiede unicamente nella promozione, quanto nella capacità di trasformare idee in narrazioni visive e coinvolgenti.
L’influencer, invece, si distingue per l’impatto diretto che ha sul comportamento del pubblico. La sua forza risiede nella relazione con i follower, nella fiducia che riesce a generare e nella capacità di indirizzare scelte e preferenze.
Molti influencer sono anche creator, ma non tutti i creator hanno un ruolo influente dal punto di vista commerciale.
Come si diventa "influenti"?
Diventare influenti non è un processo immediato né casuale. Gli utenti tendono a seguire chi offre contenuti coerenti con i loro interessi, perciò è essenziale sviluppare un’immagine che rispecchi valori e passioni condivise con un pubblico molto preciso.
A questo si aggiunge l’importanza di analizzare i dati sulle performance, per comprendere cosa funziona meglio e come migliorare la strategia. La credibilità, infine, è il vero elemento distintivo: per essere considerati influenti, è fondamentale mantenere trasparenza e onestà, specialmente nel caso di collaborazioni con brand.
L’influenza non si fonda esclusivamente sui numeri, ma attraverso un rapporto di fiducia costruito nel tempo.
Foto di Lukas: https://www.pexels.com/it-it/foto/due-carte-per-stampanti-bianche-vicino-a-macbook-sulla-superficie-marrone-590016/