Little Tony: era un amico speciale. Baudo: bravo ragazzo, bravo compositore, "Una ragione di più" il suo capolavoro

 

 

ROMA - E' morto questa sera, dopo una lunga malattia, Mino Reitano.

Il cantante, 64 anni, si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Reitano era malato da due anni ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. I funerali del cantante, che lascia anche un'altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì alle 15 nella chiesa di Agrate Brianza.

Pippo Baudo:un bravo ragazzo con grande voglia di arrivare. «Mino Reitano era un bravissimo ragazzo, ostinato, il classico emigrante con grande voglia di arrivare, esuberante, simpatico»: così Pippo Baudo ricorda commosso il cantante scomparso stasera. «Nonostante il finale tragico e la sofferenza che durava da parecchi anni - sottolinea Baudo - Mino è stato fortunato, perché ha avuto dalla vita quello che voleva, passando dall'anonimato della provincia meridionale ai palcoscenici più importanti del mondo dello spettacolo, del quale è diventato a pieno
titolo un protagonista». Di Reitano, Baudo cita «i grandi successi a San Remo, ma soprattutto a Canzonissima, con la sua capacità di coinvolgere centinaia di migliaia di persone, che da casa lo votavano senza esitazione, e di farsi notare, con esibizioni che a qualcuno talvolta sembravano eccessive. Ma aveva anche l'animo del compositore: ha scritto, tra l'altro, "Una ragione di più", uno dei brani più belli del repertorio di Ornella Vanoni, che considerava il suo piccolo capolavoro. Finché ha avuto la forza non si è mai risparmiato nei suoi spettacoli, che duravano anche tre ore, grazie alla sua grande voglia di farsi amare. Mino lascerà un ricordo piacevole e simpatico, e questa è la cosa più bella per un artista».

Little Tony: ho perso un amico speciale. «Era un collega e un amico speciale, prezioso, da 40 anni»: Little Tony si dice molto addolorato per la scomparsa di Mino Reitano, al quale era stato vicino in questi ultimi due anni di malattia. «Ci siamo sentiti ogni settimana, io cercavo di incoraggiarlo in tutti i modi. Lui viveva la malattia con grande entusiasmo - aggiunge - Mi diceva sempre che voleva fare un programma in cui io facevo Dean Martin e lui Frank Sinatra. L'anno scorso a Sanremo avrebbe voluto cantare in coppia con me, ma era già malato». Per Little Tony, Reitano, insieme a Celentano, Morandi, Al Bano e Bobby Solo, faceva parte di quel gruppo di artisti con cui ha sempre vissuto la sfida canora negli anni '60, ma precisa: «Con Mino e Bobby ci siamo frequentati anche fuori dal lavoro, in tutti questi anni - dice Little Tony - Con lui c'era un'amicizia forte. Era dolce, modesto e si comportava sempre nel modo giusto. Era una persona speciale, particolare. Sua moglie Patrizia gli è stata vicina in questo calvario. L'unico rimpianto è che dovevamo vederci dopo la sua ultima operazione, dopo le feste. Invece, sono stato male io, con un'influenza da cui sono uscito solo quattro o cinque giorni fa. Ora sono in albergo a Milano, dove ero in attesa di incontrarlo. Ma sua moglie, mezz'ora fa, mi ha dato la notizia della sua scomparsa. Siamo tutti molto addolorati».

Massimo Ranieri: dovevo parlarci proprio oggi. Massimo Ranieri avrebbe dovuto parlare con Mino Reitano qualche ora fa. Ma la notizia della scomparsa del collega gli è giunta in una pausa di un concerto che stava tenendo a Novara. «Avrei dovuto chiamarlo proprio oggi - racconta - Per me era come un fratello maggiore. Eravamo tutti e due del Sud e per lui provavo grande stima e un affetto sincero. Era la purezza in persona e questo colpiva il pubblico, quella sua bontà e modestia. Era partito dalla Calabria ed era andato in Germania per cantare le nostre canzoni. Ci avevo parlato un mese fa e avevo capito che stava molto male. Mi mancherà molto».

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