Roma, atleta muore dopo la maratona
- Dettagli
L'uomo, 46 anni, si è accasciato in strada mentre tornava in hotel
ROMA - Aveva 46 anni, M. F., dell’Atletica di Parma. Era venuto a Roma per correre la Maratona e ha tagliato il traguardo in tre ore e trenta minuti. Ma poi, mentre tornava in hotel, si è accasciato in una strada di Colle Oppio. A nulla è servito l’intervento dei sanitari che hanno provato a rianimarlo, l’uomo non ha più ripreso i sensi. Un triste epilogo per la 15/ma edizione della maratona di Roma che ha attraversato le strade della Capitale e che ha visto il dominio degli atleti keniani. A vincere la 42 chilometri è stato il keniano Benjamin Kiptoo Kolum con il tempo di 2h07’17«, nuovo primato della gara capitolina.
Dietro di lui, al secondo e terzo posto, altri due due atleti keniani, Hosea Rotich Kiprop e Festus Landat Kiprotich. L’etiope Firehiwot Dado ha vinto la prova femminile. Mentre a varcare per primo il traguardo della gara dei disabili, che si è svolta parallelamente alla Maratona di Roma, è stato Vittorio Podestà. In tantissimi, 60 mila gli iscritti alla stracittadina, hanno coperto il percorso tra monumenti e strade celebri della capitale, una città con il centro blindato per tutta la mattina, dove strade e marciapiedi sono stati invasi da sportivi e tifosi provenienti da tutte le regioni italiane per accompagnare i familiari che hanno partecipato alla maratona.
In tanti hanno incitato i podisti e anche coloro che si sono cimentati nella corsa per la prima volta, più camminando che correndo. A dare il via, il sindaco Gianni Alemanno che non ha corso ma -ha promesso- lo farà nella prossima edizione e ha annunciato la volontà di fare di Roma «la Capitale del running, un rito globale che parte da New York e arriva qui». A tagliare il traguardo anche Pablo, un cocker che si è aggiudicato il primo posto tra i suoi simili. Il simpatico quattro zampe indossava anche lui la maglietta simbolo della maratona con su scritto: "Start Your Dream", ovvero "Dai il via ai tuoi sogni". Pablo non ha ricevuto nessun premio, ma è stato sicuramente il più applaudito. Il centro storico ha ospitato, per l’occasione, numerosi eventi e spettacoli. A Piazza Venezia si sono esibiti vari gruppi di ballo folkloristici provenienti da tutto il mondo mentre sui prati centinaia di persone hanno approfittato della piacevole giornata per rilassarsi.
Dietro di lui, al secondo e terzo posto, altri due due atleti keniani, Hosea Rotich Kiprop e Festus Landat Kiprotich. L’etiope Firehiwot Dado ha vinto la prova femminile. Mentre a varcare per primo il traguardo della gara dei disabili, che si è svolta parallelamente alla Maratona di Roma, è stato Vittorio Podestà. In tantissimi, 60 mila gli iscritti alla stracittadina, hanno coperto il percorso tra monumenti e strade celebri della capitale, una città con il centro blindato per tutta la mattina, dove strade e marciapiedi sono stati invasi da sportivi e tifosi provenienti da tutte le regioni italiane per accompagnare i familiari che hanno partecipato alla maratona.
In tanti hanno incitato i podisti e anche coloro che si sono cimentati nella corsa per la prima volta, più camminando che correndo. A dare il via, il sindaco Gianni Alemanno che non ha corso ma -ha promesso- lo farà nella prossima edizione e ha annunciato la volontà di fare di Roma «la Capitale del running, un rito globale che parte da New York e arriva qui». A tagliare il traguardo anche Pablo, un cocker che si è aggiudicato il primo posto tra i suoi simili. Il simpatico quattro zampe indossava anche lui la maglietta simbolo della maratona con su scritto: "Start Your Dream", ovvero "Dai il via ai tuoi sogni". Pablo non ha ricevuto nessun premio, ma è stato sicuramente il più applaudito. Il centro storico ha ospitato, per l’occasione, numerosi eventi e spettacoli. A Piazza Venezia si sono esibiti vari gruppi di ballo folkloristici provenienti da tutto il mondo mentre sui prati centinaia di persone hanno approfittato della piacevole giornata per rilassarsi.