I sintomi premonitori dell’Alzheimer e come affrontarlo
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Normalmente si è soliti associare la perdita di memoria alle caratteristiche tipiche dell’invecchiamento, è da considerare però che ciò potrebbe essere uno dei sintomi iniziali dell’Alzheimero di un altro tipo di demenza.
È del tutto normale che a volte capiti di dimenticarsi impegni, numeri telefonici o nomi di amici per ricordarli poi in seguito; tuttavia, per le persone affette dalla sindrome di Alzheimer, questi vuoti di memoria accadono molto frequentemente e il ricordo non si verifica nemmeno in un tempo successivo.
Ciò che risulta essere più a rischio è la memoria a breve termine, ossia quella che immagazzina informazioni apprese nei più recenti istanti di tempo. Gli anziani affetti da Alzheimer sono infatti soliti chiedere le stesse informazioni più volte, tanto da dover necessariamente ricorrere a strumenti che li aiutino a tenere a mente le informazioni appena apprese.
Come riconoscere i primi sintomi del morbo di Alzheimer?
Quando, durante la terza età, si inizia ad incontrare delle grosse difficoltà nello svolgimento delle più semplici attività quotidiane (che in precedenza si svolgevano in totale autonomia), è importante rivolgersi subito al proprio medico per verificare se si è affetti o meno dal morbo di Alzheimer. I soggetti interessati, infatti, presentano una scarsa capacità di concentrazione e, pertanto, necessitano più tempo rispetto ad altri per portare a termine lo svolgimento di un’attività.
Un altro fenomeno frequente per coloro che soffrono di tale malattia è il disorientamento spazio-temporale: il malato potrebbe risultare confuso riguardo al luogo e al tempo in cui si trova, difatti con l’Alzheimer viene meno quella che è la capacità di giudizio, e questo potrebbe comportare che a volte il soggetto si trovi a girovagare senza avere una meta ben precisa.
Soprattutto sulla base di questo ultimo sintomo, vi consigliamo di affidare il malato a degli enti specializzati di assistenza, come quelli che potete trovare sul portale SafeCare24; esso infatti si avvale solamente di specialisti affidabili e qualificati del settore, assicurando il raggiungimento dei migliori standard qualitativi per i suoi clienti. Gli operatori messi a disposizione sul portale sono perfettamente in grado di prendersi cura di un malato di Alzheimer e anche di fornire il massimo supporto alla sua famiglia.
Come comportarsi con un malato di Alzheimer
Le regole fondamentali per interagire con una persona affetta dal morbo sono:
- Non forzare il malato a compiere delle attività contro voglia; piuttosto che insistere è meglio aspettare e provare a riproporre l’attività in un momento seguente
- Provare sempre a coinvolgerlo nelle attività, attraverso inviti chiari e specifici riguardo all’attività da svolgere
- Formulare frasi chiare e con pochi passaggi; come abbiamo già detto una persona malata di Alzheimer trattiene nella propria memoria solo una breve parte di quelle che le succede e che le viene riferito
- Concedergli autonomia nelle attività che è ancora in grado di compiere; per il malato è importante restare autonomo almeno in piccola parte, perché questo gli offre uno stimolo e lo aiuta ad avere sicurezza in se stesso
È importante saper gestire i cambi di personalità della persona malata e di insegnare ai familiari del paziente il miglior modo di reagire a tali sbalzi; bisogna comprendere che a volte, per il malato, la rabbia può essere l’unico modo per esprimere le proprie sensazioni e i propri sentimenti, per questo è importante restare calmi e capire quale sia stato il fattore scatenante tale attacco d’ira così da evitarne il verificarsi in futuro.