Cosa sono qPCR e dPCR? Ecco le differenze
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La biologia molecolare è una disciplina complessa che raramente entra nelle discussioni quotidiane tra parenti e amici. Forse, però, hai già sentito parlare di qPCR e dPCR, vero?
Dopotutto la medicina ha molto a che fare con le tecniche della disciplina molecolare, la quale riesce a isolare e studiare il DNA e parti molecolari di cellule e organismi.
Grazie al progresso della scienza, oggi anche questa disciplina offre numerosi strumenti per arrivare in maniera efficace a determinati risultati.
Il qPCR e il dPCR rappresentano due di questi strumenti.
Continua a leggere se vuoi scoprire le loro caratteristiche e differenze.
Cos’è la qPCR
Per comprendere il significato di qPCR è fondamentale sapere quello di PCR. Con PCR s’intende la reazione a catena della polimerasi. La qPCR è una tecnica di analisi rapida e chiara che permette di misurare la quantità di una sequenza specifica di DNA. La q del termine indica proprio l’obiettivo di tale analisi; infatti con q s’intende “quantitativa”.
La qPCR consente anche di misurare la quantità delle molecole di RNA messaggero.
Grazie alle innovazioni della scienza, oggi, grazie ad alcuni strumenti specifici, è possibile calcolare la quantità in tempo reale, ottenendo quindi risultati molto attendibili.
I test di PCR sono molto importanti e vengono impiegati in numerose maniere. Ad esempio per rilevare microrganismi patogeni, per rilevare OGM, individuare allergeni e identificare specie animali.
Cos’è la dPCR
Passiamo ora alla dPCR, una dicitura simile e legata alla prima ma con alcune differenze.
In realtà si tratta di una tecnica innovativa e aggiornata della PCR.
La “d” sta per digitale. La dPCR è stata impiegata per la prima volta nel 2016 e consente di osservare la reazione PCR in maniera molto dettagliata, come se fosse sotto una lente d’ingrandimento.
La dPCR è molto utile nella sperimentazione in routine.
Nello specifico, distribuisce in maniera casuale e in eguali parti il DNA, avviando molteplici reazioni. La quantificazione di DNA con questa tecnica è facilitata e la lettura è autonoma.
Nonostante ciò, la PCR tradizionale molto spesso è ancora preferita alla digital PCR.
Infine bisogna menzionare che la dPCR è particolarmente impiegata per l’individuazione di mutazioni rare.
Differenze
Nei precedenti paragrafi abbiamo già osservato alcune differenze tra le due tecniche.
I vantaggi della dPCR sono:
- Maggiore precisione e sensibilità nell’analisi
- Tecnica aggiornata e innovativa che usa lo strumento digitale
- Ottima tecnica di diagnosi per le mutazioni rare
Svantaggi:
- La procedura è ancora poco usata perché complessa e ancora non ben descritta
I vantaggi della qPCR sono:
- Può essere applicata sia per molecole a singolo filamento RNA sia per DNA
- Rileva e quantifica specifiche sezioni di RNA
- Precisa, fa rilevazione in tempo reale
Svantaggi:
- Meno recente della digital PRC ma comunque ampiamente usata
Queste sono le caratteristiche e le differenze tra qPRC e dPRC. La biologia molecolare continua a studiare e sperimentare nuove tecniche per fare calcoli sempre più precisi ed esatti, contribuendo con le ricerche al benessere della società.
Fonti