Tennis, da Sinner a Sonego: il 2023 dei campioni azzurri
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Il tennis azzurro si sta togliendo parecchie soddisfazioni di recente. Dopo la finale di Wimbledon raggiunta da Matteo Berrettini nel 2021 sembrava che proprio “The Hammer” potesse iniziare un ciclo di risultati importanti, invece negli ultimi tempi è stato il giovane Jannik Sinner a prendersi la scena, sfoderando una serie di prestazioni più che convincenti. Anche i pronostici sul mondo del tennis ormai danno molto più credito all’altoatesino, che in questi mesi ha fatto parlare molto spesso di sé. Sinner aveva cominciato la stagione con il torneo di Adelaide, perdendo ai quarti di finale contro Sebastian Korda. Agli Australian Open, invece, è stato sconfitto da Stefanos Tsitsipas agli ottavi, ma a Montpellier ha vinto il suo settimo titolo, senza concedere tra l’altro nemmeno un set. Nel 500 di Rotterdam Sinner è arrivato ancora in finale, prendendosi nel corso del torneo una rivincita su Tsitsipas e battendo per la prima volta uno dei primi 3 tennisti del ranking, arrendendosi infine a Daniil Medvedev.
A Indian Wells Jannik è arrivato in semifinale contro Carlos Alcaraz, poi sconfitto a Miami, quando lo spagnolo era addirittura primo nella classifica ATP. A Monte Carlo ha perso in semifinale contro Holger Rune, a Barcellona si è invece ritirato prima dei quarti di finale. Anche l’esperienza agli Internazionali d'Italia sarebbe potuta andare meglio, dato che è terminata agli ottavi di finale. Il momento grigio è proseguito con il Roland Garros, dove l’eliminazione è arrivata già al secondo turno. Tuttavia, una manciata di settimane dopo Sinner si è ripreso a Wimbledon, diventando l’italiano più giovane ad approdare nella semifinale di un Major, dove è stato costretto a cadere di fronte a Novak Djokovic. Al Masters 1000 di Toronto è arrivato invece il successo con la vittoria in finale contro Alex de Minaur.
Dopo aver perso subito a Cincinnati, Sinner ha raggiunto gli ottavi di finale all’US Open. A causa dei tempi ristretti di preparazione Sinner ha poi deciso di rinunciare alla Coppa Davis, tornando in campo nel 500 di Pechino, raggiungendo la semifinale e superando nuovamente Carlos Alcaraz, toccando così la quarta posizione nel ranking ATP. Solo Adriano Panatta ci era riuscito prima tra gli italiani. Come se non bastasse, l’altoatesino ha poi vinto il torneo battendo per la prima volta in carriera Daniil Medvedev. Nel Masters 1000 di Shanghai ha raggiunto invece gli ottavi di finale e nel 500 di Vienna ha vinto di nuovo in finale contro Daniil Medvedev, pareggiando il record azzurro di Panatta con 10 titoli ATP.
Meno entusiasmanti, ovviamente, sono stati i risultati ottenuti dagli altri italiani. Lorenzo Musetti, tuttavia, ha superato le aspettative di recente, diventando il secondo miglior azzurro nel ranking. Il suo 2023 è iniziato con il ritiro dalla finale di United Cup, mentre agli Australian Open è stato fatto fuori al primo turno. La prima gioia è arrivata a Montecarlo, con il raggiungimento dei quarti di finale, con tanto di successo su Djokovic agli ottavi. All’ATP 500 di Barcellona ha raggiunto per la prima volta la semifinale, al Masters 1000 di Madrid è uscito invece al primo turno e negli Internazionali d'Italia agli ottavi, stesso risultato registrato poi al Roland Garros. Nel 250 di Stoccarda è arrivato il primo trionfo sull’erba. A giugno Musetti era arrivato addirittura al 15° posto nel ranking ATP. L’entusiasmo, comunque, è durato poco, perché a Wimbledon è stato eliminato già ai sedicesimi di finale. A Båstad ha raggiunto la nona semifinale in carriera, ma in seguito non sono stati conseguiti altri risultati particolarmente soddisfacenti e agli US Open è uscito addirittura al primo turno.
Anche Matteo Arnaldi è riuscito a distinguersi in più di qualche occasione quest’anno. A febbraio ha vinto il secondo titolo Challenger nel Tenerife Challenger, poi ha registrato il suo primo successo nel circuito ATP a Barcellona, raggiungendo in seguito i sedicesimi di finale in un Masters 1000. Al Roland Garros, invece, è stato eliminato al secondo turno. Il riscatto è arrivato pochi giorni dopo con la vittoria del Challenger 125 di Heilbronn. L’esordio all’US Open si traduce con un ko nel quarto turno per mano di Alcaraz, ma alla fine del torneo Matteo è riuscito ad entrare nella top 50 del ranking. Male in Coppa Davis, mentre a Shanghai ha raggiunto per la prima volta i sedicesimi di finale di un Masters 1000 su cemento.
Infine, non si può non citare Lorenzo Sonego, per quanto il suo 2023 sia stato meno ricco di soddisfazione. Dopo aver perso al primo turno nei primi tornei della stagione, è uscito al secondo negli Australian Open. A Montpellier, invece, è stato eliminato ai quarti di finale da Sinner e già a febbraio era scivolato oltre il 70° posto della classifica ATP. Dopo aver raggiunto i quarti all'ATP Tour 500 di Dubai, venendo sconfitto da Alexander Zverev, Sonego è riuscito però a rientrare nella top 50, giungendo al quarto turno di Miami e battendo avversari del calibro di Dominic Thiem, Daniel Evans e Frances Tiafoe.