Si è tenuta nei giorni scorsi nella nota località termale, sotto la direzione di Marcello Zeppi, la sessantasettesima edizione del MISFF, una delle più longeve manifestazioni cinematografiche italiane.
Nel corso della rassegna sono state proiettate opere provenienti da ogni parte del mondo, a testimonianza della vitalità della “settima arte”, a dispetto dei piagnistei e delle lamentele che da anni si sentono in giro da parte di alcuni addetti ai lavori. Al di là della crisi economica e della diminuzione dei finanziamenti a pioggia, nessuno potrà mai uccidere la creatività e il fermento artistico che sono peculiari di quella che è la più grande “fabbrica di emozioni”, grazie anche grazie alle nuove tecnologie. Fa piacere constatare come ci sia un grande ricambio generazionale sia tra gli autori che tra i produttori. Come dimostra lo spazio “The Author’s day”, curato egregiamente all’interno del Festival da Alessandro Grande. In pratica è stata data l’opportunità, a registi e sceneggiatori, di illustrare a degli imprenditori del settore dei progetti in sviluppo. Un sano e vivace scambio di idee e, in concreto, la possibilità per alcune proposte di essere effettivamente realizzate. Ospite d’onore dell’evento, Neri Parenti, regista di molte commedie di grande successo al botteghino, che, partendo dalla sua formidabile carriera, ha fatto delle interessanti riflessioni sul momento attuale del nostro cinema. Tra i produttori presenti, l’affascinante Isabel Russinova, Rodolfo Martinelli Carraresi, Alessandro Riccardi, Adam Selo, Angelo Bassi e Federica Vincenti, della quale è in uscita il film “Sette minuti”, diretto da Michele Placido. Ultima annotazione: tra i cortometraggi in gara personalmente ho molto apprezzato “Along the river” di Daniele Nicolosi e Giampaolo Galli, del quale è protagonista il sempre grande Franco Nero.