Oggi voglio occuparmi di un apprezzato musicista, autore di tante colonne sonore per il grande schermo, Marco Werba. Nato a Madrid nel 1963, ha compiuto gli studi umanistici e musicali in Italia e all’estero e corsi di direzione d’orchestra sotto la guida di Jean Jacques Werner presso l’Academie de Musique de Guerande Francia. Si è diplomato in Composizione corale e direzione di Coro presso il Conservatorio di Frosinone. Nel 1989 ha vinto il premio dell’Ente dello Spettacolo per la migliore colonna sonora opera prima per le musiche del film “Zoo” di Cristina Comencini. Ha inoltre fatto parte della Giuria di premiazione della Mostra Internazionale del Cinema d’autore di Sanremo e del Festival dello Stretto di Messina. Nel 2002 ha creato, insieme alla Scuola superiore di musica “Musicarte”, il primo Concorso Internazionale di musiche per film (Premio Mario Nascimbene) ed ha fatto parte della Giuria insieme a Nicola Piovani, Carlo Rustichelli, Renzo Rossellini ed Ermanno Comuzio. E’ stato corrispondente estero della rivista belga “Soundtrack”, dedicata alle colonne sonore e il creatore dello stage Internazionale “Musiche per immagini”. Ha collaborato con i cori dell’Accademia Filarmonica Romana e della Cappella Giulia in Vaticano, partecipando ad eventi commemorativi alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e del Premio Nobel Mikhail Gorbaciov. La sua composizione “Canto al Vangelo” è stata eseguita alla presenza di Papa Giovanni Paolo II. Werba è anche autore di svariate composizioni sinfoniche e da camera come la “Cantata per i Sopravvissuti”, il “Misterium”, il “Concerto per chitarra e orchestra d’archi”, “La Sinfonia del deserto”, l’ “Adagio per le vittime di Auschwitz”, la “Messa Solenne in La maggiore”, il “Tango sinfonico”. Tra gli altri suoi lavori per il cinema sono da menzionare “Amore e Libertà, Masaniello”, di Angelo Antonucci con Franco Nero e Anna Galiena, “Anita” di Aurelio Grimaldi, con Maurizio Aiello e Milena Toscano, “The infliction” di Matthan Harris ,“Calibro 10, Decalogo criminale” con Franco Nero e “Giallo” di Dario Argento con Adrien Brody, Emmanuelle Seigner ed Elsa Pataky. Nel 2011 Marco Werba ha vinto il Globo d’Oro per la colonna sonora di “Native” di John Real. Ha scritto in tempi più recenti le musiche dei film ''Pop Black Posta' di Marco Pollini, 'L'estate senza ritorno' del regista albanese Besnik Bisha e del bellissimo e misterioso “Seguimi” di Claudio Sestieri, da molti considerato un vero capolavoro, impreziosito dalla sapiente sceneggiatura scritta a quattro mani dal regista insieme alla apprezzata autrice Patrizia Pistagnesi. Attualmente è nelle librerie il volume “La musica nel cinema thriller”, una interessante pubblicazione scritta da Marco, che mi sento di consigliare agli appassionati delle cosiddette “pellicole di genere”. Un’opera unica nel suo genere, che si avvale della autorevole prefazione di Roberto Lasagna (edizioni Falsopiano).