Sandro Torella e il Pil da mandare a…
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Finalmente uno spettacolo istruttivo, ma al contempo leggero e coinvolgente, quello recentemente presentato, per il secondo anno di fila, al Teatro Duse di Roma dall'irriverente titolo“Fanculo il pil”.
Il divertente show, diretto ed interpretato da Sandro Torella, è incentrato sull'ironico monologo di un giovane docente di economia intento a spiegare ai suoi allievi tutto ciò che da sempre avrebbero voluto sapere sulla crisi finanziaria che, ormai da un bel pezzo, affligge l'Italia. Così, tra una definizione e l'altra del reale significato di termini come PIL, debito pubblico, tasso d'interesse e via discorrendo, va delineandosi una vera e propria invettiva contro le banche e tutti coloro che, avidi di guadagno, desiderano accumulare sempre di più. Obiettivo del professore è quello di ribellarsi ad un sistema corrotto svelando, in modo decisamente anticonvenzionale, tutte le vere dinamiche che si celano dietro il fantasioso racconto che i potenti ci propinano ogni giorno. Ed è proprio per scongiurare un sicuro annichilimento in questo perverso ingranaggio che ruota attorno al denaro, che il simpatico docente fornisce ai suoi interlocutori un inedito punto di vista dal quale osservare la società odierna con i suoi problemi e le sue difficoltà.
Senza dubbio apprezzata l'idea di proporre una tematica estremamente attuale ad un pubblico che non è spettatore passivo della rappresentazione, bensì parte integrante di essa grazie agli svariati espedienti mediante i quali viene continuamente coinvolto nella vicenda. Tutto ciò rende interattivo uno spettacolo tendenzialmente comico: è lo stesso attore ad invitare tutti alla collaborazione, dando a ciascuno la facoltà di intervenire. Vengono così a crearsi molteplici situazioni dagli esiti imprevedibili e mai scontati, senza però distogliere l'attenzione da quello che è il nocciolo centrale del discorso. Ossia: la spiegazione goliardica ma quanto mai autentica di tutto ciò che viene racchiuso all'interno di un denominatore comune chiamato economia. In definitiva, un esperimento pienamente riuscito, in grado di regalarci, oltre che un sicuro spunto di riflessione sul valore del denaro, anche un modo alternativo per trascorrere un paio d'ore spensierate.