A Ostia e Casal Palocco vige Codice Penale diverso, l’Italia dei Diritti denuncia
Presso il Commissariato di Polizia e la Stazione dei Carabinieri il modello prestampato per l’esercizio del diritto di querela riporta il termine perentorio di 90 giorni anziché quello di tre mesi come previsto dalla norma codificata
Roma – Una nuova iniziativa a tutela dei cittadini coinvolge in questi giorni l’Italia dei Diritti.
Chiuse le indagini su Cosentino e la Camorra, il commento di Barbato
Il responsabile per le Mafie e la Criminalità Organizzata dell’Italia dei Diritti: “In Campania funziona sostanzialmente così, è il vertice del PdL a ottenere consenso e a elargire favori in cambio di voti”
Roma – La procura distrettuale di Napoli ha chiuso le indagini sui presunti collegamenti tra politica e Camorra che vedono coinvolto il deputato del PdL, Nicola Cosentino.
Nove anni e quattro mesi in appello a Spaccarotella, De Pierro avanza dubbi
Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Ho delle perplessità sul fatto che l’agente abbia sparato pensando di uccidere Sandri all’interno dell’abitacolo”
Roma - La Corte di Assise d’Appello di Firenze ha inflitto nove anni e quattro mesi di reclusione a Luigi Spaccarotella, l’agente di polizia che l’11 novembre 2009 uccise Gabriele Sandri nell’area di servizio di Badia al Pino lungo l’autostrada A1, stabilendo una pena più severa rispetto ai sei anni previsti dal giudizio di primo grado.
Nel Lazio 8 mesi di attesa per ecografia, l’Italia dei Diritti si mobilita
Carmine Celardo, viceresponsabile regionale del movimento nazionale : “Al fine di tagliare i buchi dovuti a malcostume, attività truffaldine e corruzione, si è staccato uno dei bilanci negativi peggiori per la sanità. Con lo scopo di tappare le falle chiudono interi ospedali e ambulatori”
Roma – Un cittadino romano che necessita di effettuare una ecografia al gomito in una struttura pubblica deve aspettare 8 mesi.
Italia dei Diritti appoggia Ignazio Cutrò e Valeria Grasso incatenati al Viminale
L’organizzazione extraparlamentare interviene sul posto per esprimere la propria solidarietà nelle persone del responsabile per la Giustizia, Giuliano Girlando, e del responsabile per le Mafie e la Criminalità Organizzata, Francesco Barbato
Roma – Ignazio Cutrò e Valeria Grasso, due coraggiosi imprenditori siciliani che hanno denunciato il racket della mafia ai loro danni, si sono incatenati stamattina, intorno alle ore 10 circa, davanti al Viminale per protestare contro la condizione di abbandono in cui li ha lasciati lo Stato italiano, dopo che, grazie alla loro collaborazione, alcuni esponenti dei clan Madonia e Di Trapani sono stati assicurati alla giustizia.
Italia dei Diritti, a Ostia donna cingalese non denuncia furto per leggerezza carabiniere
Antonello De Pierro, presidente del movimento: “Episodi simili non giovano al prestigio dell’Arma, la cui immagine va salvaguardata in virtù del compito istituzionale svolto”
Roma – Le vicissitudini di un cittadino straniero in Italia sembrano non avere mai fine.