Attualità e Cronaca

Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Puntiamo a salvaguardare l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e a tutelare l’immagine stessa del corpo dei vigili urbani”

Roma – Proseguono le manifestazioni di protesta dell’Italia dei Diritti e del suo presidente Antonello De Pierro, per richiamare l’attenzione di istituzioni e opinione pubblica sulla delicata questione della rotazione intermunicipale dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici tecnici comunali di Roma.

Il record di De Santis: 150 incontri mentre era intercettato. Tariffe da 500 a 700 euro. Ma le due russe ingaggiate per una serata a Venezia ne costarono 5.000

Fabio De Santis con l'imprenditore Piscicelli



PERUGIA - Un giro di escort d'alto bordo, circa 350, con tanto di nomi e cognomi e con tariffe che oscillavano tra i 500 ed i 700 euro, è finito nel grande calderone dell'inchiesta sul G8 della Maddalena, sui Grandi eventi e sulla Scuola marescalli di Firenze.

«Questa è una storia a puntate quando e come finisce lo decidiamo noi». A muso duro, sotto le luci al neon del tribunale di Roma, Vincenzo Piso, coordinatore del Pdl laziale e del pasticciaccio romano, ha appena scandito quella che, nella sua sceneggiatura, doveva essere la battuta finale.

Il presidente dell’Italia dei Diritti continua le azioni di protesta contro il silenzio della giunta capitolina sulla proposta di rotazione intermunicipale degli appartenenti alla Polizia Municipale

Roma – Dopo la manifestazione dei giorni scorsi di fronte alle sedi romane dei quotidiani La Repubblica e Il Messaggero, il presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro è tornato a incatenarsi davanti alla Regione Lazio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla proposta di rotazione intermunicipale dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici tecnici.

A ogni tornata diverse liste escluse. Il caso Mussolini nel 2005 e l'annullamento del voto in Molise del 2000




MILANO - Quanto contano le irregolarità delle firme nella presentazione delle liste? Tanto, almeno stando alla questione di legge, dove la forma è sostanza.

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