Spettacoli Teatrali
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«La responsabilità penale è personale» recita l'articolo 27 della nostra Costituzione, precisando che «Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato». Fino a qualche tempo fa quest'ultima asserzione rischiava di risultare, forse, solo un gioco di parole o un tentativo evanescente poco attuabile. Poi qualcosa si è messo in moto nell'ambito del recupero inteso come riabilitazione alla normalità della vita e certi buoni propositi hanno iniziato ad assumere un valore tutt'altro che utopico. Tanto da andare ad interessare anche campi inaspettati come quello artistico. Basti pensare a pellicole come “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, vincitore dell'Orso d'Oro all'ultimo Festival di Berlino, interamente girato nel carcere di Rebibbia di Roma ed interpretato da detenuti. O come “Reality” di Matteo Garrone, unico film italiano in gara al Festival di Cannes che ha come protagonista Aniello Arena, un recluso nella casa circondariale di Volterra a cui è stato accordato il permesso di girare le scene. Ma questo tanto interessante quanto inconsueto fenomeno non ha preso piede solo nel mondo del cinema, approdando recentemente anche in teatro con lo spettacolo di Francesco De Cicco, Fiore Ranauro e Michele Celano dal curioso titolo “I Ri-Costituenti”.
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Giovedì 26 aprile si è tenuta al Teatro Greco di Roma la prima nazionale del divertente spettacolo diretto e sceneggiato da Enzo D'Avolio, inserito nel Progetto Speciale Teatro 2011/12 e realizzato in collaborazione con Roma Capitale, dal titolo “Il Monaco nel letto”.
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Fino al prossimo primo aprile sarà possibile apprezzare al Teatro Tirso De Molina di Roma, il nuovo, divertentissimo spettacolo di Antonello Costa dal titolo “Tutto Costa ancora di più”: scherzosa presa in giro dell'ormai risaputo periodo di crisi economica che sta, attualmente, attraversando il nostro paese.
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Quante volte, su articoli di giornali e riviste, talk show televisivi o rubriche radiofoniche si è parlato di giovani? Quante volte sono stati pittorescamente dipinti come un caotico ammasso di apatici perditempo senza obiettivi, con molta voglia di divertirsi ma non altrettanta di studiare o lavorare? Parecchie, ed, il più delle volte, facendo leva su un ricco repertorio di scontati luoghi comuni e banali cliché. Pochissime, invece, le lucide ed oneste analisi degli svariati ostacoli in cui incorrono le ultime generazioni durante un periodo storico particolarmente delicato come quello odierno. Ed è proprio ad una riflessione sulle attuali condizioni dei giovani d'oggi, impegnati ad affrontare la vita tra studio e lavoro, che vuole spingerci la commedia brillante diretta e sceneggiata da Luca Pizzurro dal titolo “Fuori sede”, dal 17 aprile in scena al Teatro Due di Roma.
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Ci trasporta a spasso nel tempo l'appassionante spettacolo, attualmente in scena al Teatro Greco di Roma, diretto e sceneggiato da Francesco Piotti dal titolo "I principi che eravamo”, liberamente ispirato al celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupery“Il piccolo principe”.