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Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Le sue scuse non ci bastano. Metteremo in atto proteste eclatanti che non si arresteranno finché Matteo Salvini non rassegnerà le sue dimissioni assolute e si ritirerà dall’agone politico”
Roma – “Le scuse di Salvini non bastano. Il comportamento assunto nei confronti dei napoletani di certo non mi meraviglia per un leghista, ma indubbiamente non è consono a nessun rappresentante istituzionale, tanto meno ad un parlamentare, per di più ora europeo e quindi delegato a rappresentare l’Italia in Europa”. Queste le dichiarazioni polemiche di Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti, riguardo allo scandaloso video della festa della Lega di Pontida, dove l’europarlamentare Matteo Salvini cantava inni razzisti chiamando i napoletani "colerosi, terremotati”. Dopo aver rassegnato le dimissioni dal Parlamento Italiano, l’esponente della Lega Nord ha chiesto scusa al popolo napoletano, ma il “Comitato contro il parlamentare razzista”, inaugurato proprio per l’occasione, ha annunciato di voler procedere legalmente citandolo per diffamazione. “A Napoli, continua De Pierro, dove si è già attivato il nostro responsabile regionale campano Antonio D’Auria, la protesta dei nostri sostenitori sta montando a vista d‘occhio. Innanzitutto il tentativo di Salvini di far passare le sue dimissioni come un atto legato a questo episodio è stata una cosa peggiore dell’atto stesso. Le dimissioni sono state un atto dovuto soltanto per la nota incompatibilità che c’è tra una carica al parlamento italiano e quella nel parlamento europeo. Resto ancora più allibito – ha continuato il leader dell’IdD - di fronte al completo immobilismo di Bossi che si è limitato semplicemente a definire Salvini un pessimo cantante. Ancora più inconsistente e pietoso, è stato poi il tentativo di far passare un coro altamente razzista come un’ironia da stadio. Strano che un parlamentare non sappia che anche in ambito calcistico sarebbe stato sanzionato. Anzi, li sarebbe stato sanzionato e qui no. La nostra solidarietà - conclude De Pierro - va ad abbracciare tutti i partenopei ma anche gli stessi terremotati di Abruzzo che indirettamente sono stati colpiti dalle gravi offese pronunciate dal “disonorevole” Salvini. Per quanto riguarda l’Italia dei Diritti, metteremo in atto, prima a Napoli e se necessario anche a Roma e in altri posti d’Italia, proteste eclatanti che non si arresteranno finché Matteo Salvini, che non consideriamo assolutamente degno di rappresentare il popolo in parlamento, né tanto meno l’Italia in Europa, non rassegnerà le sue dimissioni assolute e si ritirerà dall’agone politico. Di fronte a forze politiche che non hanno saputo opporsi ad una vergogna di questo tipo, noi che ci stiamo affermando come l’unica vera forza di opposizione, pur se extra parlamentare, ci sentiamo in questo momento di rappresentare tutti i napoletani, gli abruzzesi e chiunque altro si senta colpito dall’ineffabile delirio di un leghista, il quale ancora una volta ha bene incarnato le proiezioni ideologiche di estremismo razzista proprie del suo partito”.
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Nell'incidente ha perso la vita uno degli operai del cantiere che stava lavorando alla scenografia dello spettacolo. Il concerto della popstar era in programma per domenica, ma è stato annullato
Roma - (Ign) - E' di almeno un morto e sei feriti, di cui due gravi, il bilancio del crollo nello Stade-Velodrome di Marsiglia del palco, allestito per il concerto di Madonna che era in programma per domenica.
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Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Se il silenzio persisterà manifesteremo di fronte al Campidoglio”
Roma - In seguito al sit in di protesta, peraltro forte di un’approvazione manifesta da parte dell’opinione pubblica, avvenuto lo scorso 3 giugno davanti alla sede Rai di viale Mazzini, Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, scende di nuovo in campo per rendere noto il proprio dissenso riguardo al persistente silenzio della giunta Alemanno sulla richiesta, inoltrata circa un anno fa e ribadita in più occasioni e più modalità in questo lungo arco di tempo, di applicare un regime di rotazione intermunicipale dei vigili urbani e dei dipendenti tecnici comunali al fine di garantire trasparenza e legalità nell’espletamento delle funzioni attinenti al pubblico impiego, così come ricordato dall’art. 97 della Costituzione italiana.
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Apre con "Domanì", la canzone scritta da Jovanotti e dai Negramaro in occasione del terremoto in Abruzzo e interpretata da numerosi artisti italiani, Dario Franceschini, l'iniziativa in corso al Vecchio Acquario romano, oggi Casa dell'Architettura, per presentare le sue linee programmatiche per il congresso.
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In poche ore centinaia di commenti su forum e Facebook. Appello a Napolitano e voglia di scendere in piazza
«Ora vedrete la nostra giustizia. Vigliacchi, senza pistola non contate niente».