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Corpo sciolto e corpo-rativismo
La stitichezza si accompagna spesso all?avarizia, all?introversione, alla malinconia, alla reticenza. Invece, la scioltezza di corpo si associa pi— facilmente alla generosit…, all?estroversione, all?allegria, alla loquacit…. Non a caso, molti anni fa il geniale Roberto Benigni scrisse e dedic• un surreale inno al corpo sciolto intitolato, appunto, ?L?inno del corpo sciolto?.
Chi Š sciolto di corpo Š sciolto anche di mente e di spirito, ma Š sciolto anche con il linguaggio. Chi evacua facilmente e frequentemente l?intestino Š una persona ironica e spiritosa, che usa con facilit… anche le parole ed Š in grado di cogliere i concetti pi— sottili e pi— raffinati.
A proposito di corpo sciolto vorrei parlarvi del corpo-rativismo.
Qualcuno, facendo riferimento alla mia posizione nella vertenza insorta a scuola, mi ha rimproverato di condurre una ?battaglia corporativa?. Ebbene, se per costui i diritti sindacali e le regole della democrazia collegiale e partecipativa sono diventate una questione di natura corporativa, Š assai probabile che costui abbia un urgente bisogno d?un potente lassativo, non tanto per sciogliere e svuotare l?intestino, quanto per liberare la mente dai troppi pregiudizi e luoghi comuni che provocano la stitichezza e l?impaccio del suo pensiero.
E? alquanto probabile che costui confonda il ?corporativismo? con lo ?spirito di corpo?, e con ci• intendo dire che il proprio spirito Š stitico ed impacciato, ossia Š incapace di ?andare di corpo?, allo stesso modo in cui il suo corpo Š stitico ed impacciato, nel senso che Š incapace di spirito, cioŠ di essere spiritoso, sciolto, ironico ed arguto.
Invece, mi pare che il vero corporativismo corrisponda ad un atteggiamento sistematico volto a conservare e perpetuare i privilegi esclusivi della propria categoria economico-professionale.
Mi chiedo: Š ?corporativismo? anche l?ostinata lotta di chi vuole salvaguardare la propria salute fisica o tutelare l?integrit… del proprio ambiente e del proprio territorio?
Secondo tale logica la dura vertenza condotta dagli abitanti della Val di Susa contro l?alta velocit… sarebbe una ?battaglia corporativa?? E altrettanto corporativi sarebbero gli scioperi e le lotte sostenute dagli operai per difendere e mantenere i propri posti di lavoro?
Certamente!
Mi sembrano tutte battaglie giuste e dignitose, direi sacrosante, necessarie e vitali.
Probabilmente si crede che il ?corporativismo? degli insegnanti costituisca una tendenza piccolo-borghese, ossia classista ed opportunista, in quanto finalizzata alla preservazione dei privilegi economico-sociali di una sola categoria professionale, cioŠ il corpo docente.
Al contrario, il ?corporativismo? degli operai avrebbe maggior dignit… e maggior valore in quanto potrebbe trasformarsi (ma in virt— di quale meccanismo o processo?) nella lotta di classe. Pertanto, il corporativismo operaio equivarrebbe all?operaismo rivoluzionario, ossia alla lotta di classe contro il capitalismo borghese, realizzabile soltanto dalle masse operaie.
Di conseguenza, la lotta di classe sarebbe il risultato di un processo storico-sociale prodotto soltanto dalle tendenze economico-sindacali e politiche di origine operaia? Non mi pare!
Riassumendo in breve il pensiero stitico del ?buon compagnuccio?, uesto sarebbe il suo schema di ragionamento di natura operaista e non corporativista:
- corporativismo operaio = lotta di classe rivoluzionaria;
- corporativismo degli insegnanti = tendenza egoistica e classista in difesa dei propri privilegi economico-professionali = opportunismo piccolo-borghese.
complimenti, quindi, al ?bravo compagnuccio?, il quale dimostra di non possedere idee molto chiare e molto sciolte, ovvero ha poche idee ma confuse. Gli suggerirei di prendere un purgante per sciogliere il suo pensiero dai tanti impacci mentali che ne bloccano le capacit… di analisi e di ragionamento. Ovviamente non alludo ai metodi purgativi fascisti e staliniani, in particolare alle soluzioni adottate da quel regime politico che, per 20 anni, ha distribuito ?purghe? in tutta Italia, non certo per sciogliere o liberare le menti degli italiani. Anzi!
Concludo affermando che una coscienza di classe si forma anche attraverso battaglie che sorgono come ?corporative?, laddove una mente inizialmente corporativistica riesce ad acquisire e ad esprimere una crescente capacit… di critica della societ… nel suo insieme.
Il salto di qualit… politico-intellettuale avviene nel momento in cui da uno stato di mera ?autocoscienza individuale? ci si evolve verso un superiore livello di ?autocoscienza universale?.
Mi accorgo d?essere diventato troppo complicato, per cui il ?povero compagnuccio? potrebbe sentirsi ancora pi— ingolfato nel suo cervello oltremodo stitico ed impacciato.
Lucio Garofalo
Nuove teorie nel campo dell'istruzione
in questi ultimi anni, stiamo assistendo alla diffusione di teorie
nel campo dell'istruzione presentate come verit… scientifiche, che se attuate vanno a modificare radicalmente il nostro concetto di istruzione e l'istruzione stessa?.
Mi riferisco alle ?certezze? e ?verit…? fornite nei corsi di formazione a docenti e genitori sulla dislessia e altri disturbi di apprendimento.
In una delle tante teorie estrapolate da una dispensa distribuita agli insegnanti in uno di questi recenti corsi, si legge : " Periodo dai 4 anni fino all'ingresso nella scuola primaria. Il bambino potenzialmente dislessico o con disturbo dell'apprendimento presenta:
- difficolt… di linguaggio
- ritardo fonologico (pronuncia e riconoscimento dei suoni delle parole)
- incapacit… nell'eseguire esercizi metafonologici (fusione di suoni)
- disordine nell'organizzazione del foglio e nello spazio
- disturbo della memoria
- impaccio motorio
- labilit… attentiva
- incapacit… a ripetere sequenze ritmiche "
Solo questi parametri, ai quali a detta degli esperti gli insegnanti della scuola primaria dovrebbero attenersi per individuare gli alunni dislessici, bastano per lasciarci perplessi.
Perch‚ un bambino di quattro anni che sta mettendo piede per la prima volta nella scuola che presenta le caratteristiche di cui sopra dovrebbe essere considerato anormale e affetto da un disturbo, addirittura di origine neurologica?
L'attenzione dell'insegnante sta venendo indirizzata ad osservare e individuare le carenze ed i comportamenti degli alunni, piuttosto che fornire strumenti e soluzioni per rendere pi— facile e agevole l'apprendimento e la trasmissione del sapere.
Difficolt… e carenze espressive facenti parte del processo di apprendimento, vengono stigmatizzate e considerate disabilit….
Perch‚ mettere tutta questa attenzione nel sottolineare le difficolt… del bambino?
Esistono tesi completamente opposte che molti educatori hanno sperimentato che funzionano, come quella secondo la quale se viene data attenzione alle cose negative le rafforzi.
Come ho avuto modo di constatare personalmente con i miei alunni,
se si sottolinea solamente quanto fanno di sbagliato, non si ottengono cambiamenti o risultati , mentre al contrario se si evidenziano e valorizza quanto di corretto e di giusto Š stato fatto e li si guida nel correggere gli errori, si ottengono cambiamenti e progressi.
Sono stati approntati tutta una serie di test da sottoporre ai bambini, sono stati fissati i tempi di apprendimento e le prestazioni che gli alunni devono essere in grado di dare; quelli che cadono fuori dai parametri stabiliti sono da considerare disabili, da segnalare a psicologi o
neuropsichiatri.
Che cos'Š questo se non un cambiamento strisciante dell'istruzione di matrice psichiatrica che sta venendo attuato nel nostro paese?
Viene data grande importanza al modo in cui l'alunno pronuncia e scrive le parole. Come se la pronuncia e/o scrittura corretta fossero gli elementi determinanti nell'istruzione. E che dire di alunni che scrivono e leggono correttamente parole e frasi che per loro non hanno alcun significato e che hanno imparato a memoria?
Che cosa Š veramente importante nell'istruire?
Sta venendo messa eccessiva enfasi su fattori marginali , trascurando invece l'elemento fondamentale che Š la comprensione.
La comprensione di parole, la comprensione di concetti , la comprensione di azioni, che gli permetteranno di saper fare e di applicare nella vita.
Le parole sono suoni e simboli convenzionali per dare un nome alle cose o per esprimere azioni o idee, abbiamo stabilito di chiamare la sedia "sedia" avremmo potuto chiamarla ?foglio?, cos'Š veramente importante ? Sapere di quanti fonemi (suoni) o grafemi (i simboli grafici) Š formata la parola o sapere qual? Š l'oggetto che essa sta ad indicare?
Perch‚ tanta enfasi sull?utilizzo di protocolli da ingenieria linguistica per scoprire i ?disturbi di apprendimento? nei bambini.
Studi recenti nel campo della didattica hanno dimostrato, tra l'altro, che errori di scrittura e di pronuncia svaniscono quando l'alunno chiarisce e comprende il significato di parole che aveva malcomprese o di cui non ne conosceva il significato.
Perch‚ indottrinare gli insegnanti con tutta questa sofisticata e appariscente terminologia che sembra pi— voler dare un?immagine di competenza e scientificit… che una reale comprensione del soggetto dell?apprendimento.
Tutto ci• non fa altro che creare confusione e smantellare quanto di buono c?Š nella nostra istruzione e soprattutto mettendo in pericolo il futuro delle nostre generazione.
Prof.ssa Margherita Pellegrino
Intellettuali e tiranni
Questo Š il Paese dei Santi, dei Poeti, dei Navigatori, ma anche degli esperti, dei tuttologi, dei consiglieri, dei consulenti, dei professori... Qualche tempo fa si diceva che in Italia c'erano pi— ammiragli che navi da comandare, ma, oggi, la categoria pi— inflazionata Š proprio quella dei professori, sapienti, sentenziosi, ieri rivoluzionari oggi conservatori, invasivi, onnipresenti bocche della verit… incontestabile, esperti spadaccini verbali, abili ricamatori di concetti astrusi, burocratici creatori delle complicazioni degli affari semplici, alluvionali parolai che nessuno, finora, ha mai visto alla prova dei fatti reali, quando arrivano le crisi vere, le difficolt… si ingigantiscono, ed i problemi richiedono soluzioni immediate e decisive, e non elaborazioni teoriche fine a se stesse che portano l'osservatore dei fenomeni e l'attore dei fatti in mondi fantasiosi e inesistenti, fuori dalla rotta del buon senso. in compenso abbiamo pochi studenti, nel Belpaese, studenti intesi come nuove (e anche vecchie) generazioni desiderose di apprendere, di sperimentare, di imparare dai propri errori, di progredire, di evolvere, e di darsi come scopo la costruzione nella realt… reale del migliore dei mondi possibili per quello che sia il nostro stadio intermedio di evoluzione dall'uomo delle caverne all'uomo tecnologico odierno e fino ad un essere ancora impredicibile, ma diverso e ancora pi— moderno, che verr…, forse, dopo di noi. Dotti e sapienti discettano sui media riguardo allo stato politico-economico del pianeta, vivendo liberi e benestanti in questo primo mondo frutto della fine della guerra fredda e globalizzato dall'ideologia anglo-americana, la stessa che pose fine alle dittature che regnavano in Europa delle quale forse i dotti di oggi sarebbero stati i sacerdoti intellettuali officianti di ieri, con il debole per i regimi autocratici che abbiano il colore politico che a loro piace, sempre finchŠ sono vittime di quei regimi gli altri e non loro che, ritenendosi colti rispetto alla plebe ignorante perchŠ hanno letto qualche libro in pi— - o in meno - e si sono autopromossi e premiati tra di loro, si sentono in diritto di essere salvati, protetti, incensati dal potere che incensano, a patto di di avere sempre in tasca, oltre alla verit… assoluta, un valido lasciapassare in bianco buono per tutti i regimi. Erano gli stessi che negli anni '60-'70 -io li ricordo bene, allora, anche se ero un ragazzino- stavano nelle piazze vestiti di eskimi stracciati, con il pugno chiuso e i capelli e le barbe lunghe, scapigliati dell'ultima ora della moda politica conformista, tra l'altro di un pessimo look, e ripetevano all'infinito le stesse idee uguali per tutti, formando i loro ristretti circoli viziosi del popolo, apparendo poveri anche se erano figli della buona borghesia ricca, e pubblicizzando come desiderabili e perfetti quei regimi dittatoriali sovietici e cinesi ai cui rigori, come al solito, erano sempre sottoposte altre persone sconosciute, e non mai loro. Sono gli stessi che oggi attaccano facilmente le nostre sia pure imperfette istituzioni o la chiesa perchŠ il rischio che corrono dall'espressione della libera parola Š zero, ma non avrebbero mai il coraggio di pernacchiare allo stesso modo i regimi islamici, anch'essi antiquati ed ecclesiali, perchŠ l… si rischierebbe la vita, mentre nei terribili stati democratici nostrani si pu• anche vincere il Premio Nobel. Comunque, anche in quei lontani e vicini anni '70 e '80, ancora una volta ci salv• proprio la NATO e la rega politico - strategica americana. In alternativa, probabilmente l'intera Europa sarebbe poco a poco finita sotto l'orbita dell'U.R.S.S., con tutte le conseguenze del caso. E adesso? a chi ispirarsi intellettualmente per nuove contestazioni anticapitalistiche, ma vivendo agiatamente alla periferia del Capitale, se Russia e Cina stanno abbracciando a piene mani la libera economia di mercato, anche se alla loro maniera autocratica, - e dove trovare un nuovo buon esempo terzomondista da riproporre come culto ancestrale del Buon Mito dell'Arretratezza? Magari l'ormai logora tiranna di Fidel, che ha fatto il suo tempo ormai volgente al termine, oppure, che cosa di meglio del piccolo e terribile mondo antico degli integralisti islamici? L'importante Š essere contro l'America, ma vivendo tuttavia nella parte del mondo assicurata e difesa dagli Stati Uniti, i quali saranno certo perfettibili, faranno sicuramente i loro interessi, saranno egoisti, probabilmente come tutti gli organismi dotati del vecchio codice genetico fatto cos da Mamma Natura, ma per questo pensano anche, indirettamente al nostro vantaggio diretto, e a difendere la libert… del mondo, loro s, la cui libert… Š stata attaccata davanti al pianeta quasi globalizzato con gli attentati vili dell'11 settembre. Loro appaiono come un'unica nazione che parla con voce chiara, e dice al mondo quello che intende fare, e alle cui parole date per convincimento e per indicazione, seguono, ove la diplomazia sia insufficiente, fatti veri, azioni pratiche, capacit… e volont… di agire e reagire. Dove serve la diplomazia si fa diplomazia, dove Š inevitabile usare la forza, si usa la forza. Quali altri stati del mondo hanno chiaramente definito quali, come sono ora e come saranno domani i loro rapporti con le dittature ancora proliferanti in varie zone della terra, qualunque bandiera abbiano, e che restano una minaccia per la Libert… e la Democrazia sull'intero pianeta? Come intendono rapportarsi i nostri dotti sagaci e sapienti intellettuali con le dittature del mondo? Le considereranno folcroristiche manifestazioni endemiche di satrapi cui si strizza l'occhio, da visitare nei viaggi pagati dai contribuenti e guardate superficialmente, con noncuranza e superiorit… come si fa agli stands di una fiera dell'orrido, laddove la libert… in gabbia Š sempre e comunque quella di altri? Si fa una doverosa visita di cortesia ospiti del dittatore e gli si stringe la mano dopo un lauto pranzo pagato con il sangue degli schiavi medioevali del terzo millennio? O gli si dice solo una parolina sui diritti umani, con tutti i garbi possibili per non urtare la sua suscettibilit… di tiranno, quindi si riparte con vaghe promesse in modo che tutto rimanga esattamente come prima?
Francesco Martin, cittadino europeo
Guerra globale permanente
La dottrina strategico-politica di Bush potrebbe riassumersi, almeno per quel che riguarda la sua versione ufficiale, nel seguente schema di ragionamento: esportare ed imporre, con la violenza delle armi, la cosiddetta ?democrazia? - ossia il modello U.S.A. di democrazia - in tutto il pianeta, soprattutto laddove Š pi— conveniente, come nell?area del Golfo Persico, tra i Paesi pi— ricchi di petrolio e di altre preziose materie prime che scarseggiano sempre pi— e dunque costano sempre pi—.
Non dobbiamo dimenticare che il Golfo Persico, esattamente la Mesopotamia - l?attuale Iraq - fu, in tempi remoti, la culla delle prime, pi— evolute civilt… umane come i Sumeri, i Babilonesi, poi assoggettati dagli Assiri, ecc.
La rozza dottrina della White House di Washington, espressa da alcune avanguardie ideologiche neoconservatrici, pretende di imporre la ?civilt… moderna? (retta su un assetto imperiale dell?economia capitalistica in fase di espansione su scala planetaria, un assetto guidato dai vertici dell?establishment militare-industriale nordamericano) a popoli che conoscono la civilt… pi— autentica dall?epoca pi— antica della storia del genere umano.
Secondo la teoria dell?amministrazione yankee, in Medio Oriente non pu• esserci ?pace? o ?stabilit…?, senza un cambio di regime in Iraq, in Iran, in Siria, che sono tre micro-potenze regionali, i cui governanti, sgraditi all?Occidente perch‚ avversi alla ?democrazia occidentale?, impedirebbero un?equa soluzione del conflitto arabo-israeliano, precisamente della questione palestinese, che rappresenta il nodo centrale di tutte le vertenze e le controversie mediorientali - ci• Š l?unico elemento di verit… contenuto nella tesi nordamericana! Da tali premesse teorico-politiche, formulate dall?amministrazione Bush, si deduce che nel prossimo futuro, la presunta ?democrazia? made in U.S.A. dovrebbe essere imposta, ovviamente con la forza bellica, ossia con un violento rovesciamento dei regimi in carica, in Iran e in Siria?e poi? L?esportazione della ?democrazia? sar… dunque imposta dappertutto, esattamente laddove converr… agli interessi imperiali ed espansionistici dell?economia del dollaro, inaugurando un lungo ciclo di guerre di rapina, o meglio un ciclo di ?globocolonizzazione? del pianeta da parte dello strapotere che fa capo al regime yankee, protettore dell?economia di Wall Street, delle multinazionali, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e via discorrendo.
Ma vediamo in breve come funziona il sistema, tanto decantato, della ?democrazia? degli Stati Uniti d?America.
Mi pare che nella ?societ… democratica? pi— antica e potente del mondo, il potere politico sia concentrato esclusivamente nelle mani di un?oligarchia elitaria di professionisti e carrieristi dello Stato, mentre i ?cittadini-sudditi? possono esercitare solo un ?diritto-dovere? di voto.
In effetti, nella realt… statunitense appena il 40 % della popolazione mette davvero in pratica quel ?diritto-dovere?; invece il restante 60 % diserta regolarmente, puntualmente, le urne elettorali. Sfido chiunque a confutare tali dati.
Invito chiunque a smentire il fatto che alle ultime elezioni presidenziali nordamericane, Bush junior Š stato eletto solo con il 20 % dei consensi.
Pertanto la ?democrazia? made in U.S.A. esclude dalla partecipazione politica concreta - ma anche dalla partecipazione di tipo semplicemente politico-formale ed elettorale - oltre il 60 % della popolazione statunitense. Infatti milioni di negri, di ispanici, di cinesi e di altre ?minoranze etniche? - che insieme formano la stragrande maggioranza del popolo nordamericano -, si astengono in maniera cronica e sistematica, dall?esercizio e dalla pratica del voto, perch‚ non si sentono politicamente rappresentati, per cui sono estromessi dal sistema politico, sono di fatto emarginati dalla ?vita democratica? del Paese, nella misura in cui i diritti e le libert… democratiche sono in pratica negati alla cospicua maggioranza dei ?cittadini? statunitensi.
Invece di imporla, o proporla, agli altri popoli della Terra, mi pare che i governanti di Washington dovrebbero preoccuparsi di estendere, in modo concreto, la civilt… democratica pi— autentica, lo stato di diritto, le libert… costituzionali, sancite solo formalmente, a tutti i ?cittadini? ai quali quei diritti e quelle libert… di carattere democratico, sono attualmente negati - e sfido chiunque a contestare tali affermazioni.
Purtroppo i ?maestri? e i ?campioni? - come Bush & soci - di questa ipocrita e perversa ?democrazia?, pretendono di imporla all?intero pianeta con il ricorso sistematico alla guerra, al fine di espandere e rafforzare l?organizzazione di un ?involucro protettivo?dell?Impero economico-monetario globale che fa capo al dollaro statunitense. Dall?11 settembre 2001, giorno dell?orribile attentato compiuto contro le Twin Towers di New York, nel cuore dell?Impero globale, si Š sempre pi— evidenziato un dato certo ed inoppugnabile, una verit… che, per quanto possa apparire cinica ed amara, Š assolutamente inconfutabile.
Come gli avvenimenti immediatamente successivi hanno dimostrato ed in seguito anche gli eventi a noi pi— prossimi hanno confermato, quell?efferato crimine perpetrato contro l?umanit…, quell?abominevole eccidio di massa ? tanto per chiarire la mia opinione -, ha fornito l?occasione pi— propizia per produrre nuove, immense ?fortune? economiche e politiche sulla scena planetaria. Molto probabilmente, come si venne a sapere da attente indagini sui movimenti finanziari condotti nei giorni immediatamente precedenti al massacro contro il popolo statunitense (non contro il capitalismo nordamericano e mondiale, come si Š voluto supporre ), il risvolto economico relativo alla formazione di ingenti profitti finanziari accumulatisi nelle settimane e nei mesi successivi all?attentato, suffraga un?ipotesi solo in apparenza folle o parossistica, secondo cui l?azione stragista non sia stata motivata da alcun intento di natura politico-ideologica, n‚ da sentimenti etico-religiosi di ispirazione islamico-integralista, ma esclusivamente da ignobili finalit… di segno affaristico.
Immagino che tali affermazioni possano suscitare reazioni di sdegno e scandalo tra i lettori, nella misura in cui rivelano una raccapricciante realt…, quella di un sistema economico rapace e criminale, articolato ed esteso su scala globale, un mostruoso apparato capitalistico-finanziario costruito su metodi scientifici di sfruttamento, di rapina e di estorsione, attuati a livello planetario.
Questo ?nuovo ordine mondiale? permette a speculatori totalmente privi di scrupoli, di approfittare anche e soprattutto dei pi— atroci delitti e delle peggiori nefandezze ? come l?attentato commesso a New York nel settembre 2001 -, per accumulare colossali ?fortune? economiche, per rimpinguare i proventi capitalistici di pochi, potentissimi detentori delle ricchezze mondiali, depositari del dominio sull?economia imperiale planetaria, e perci• padroni del destino di tutti i popoli della Terra, un pianeta abitato da oltre sei miliardi di esseri umani, i due terzi dei quali vivono molto al di sotto della soglia della povert…, in particolare quasi due miliardi di individui si trovano al limite estremo della povert…, sopravvivendo a stento con meno di un euro al giorno.
Tale assetto del potere economico-politico strutturato su scala globale, favorisce quindi una crescente concentrazione delle ricchezze, nonch‚ del controllo e delle decisioni politiche internazionali, nelle mani di minoranze sempre pi— ristrette, sempre pi— avide e corrotte, sempre pi— criminali e prepotenti, capaci di estorcere con la violenza, pi— o meno legale ? vedi il caso Iraq -, le risorse materiali ed umane appartenenti ai popoli della Terra, ossia a miliardi di persone, e capaci di sottrarre, con l?inganno e l?astuzia, i risparmi di milioni e milioni di piccoli investitori e di semplici lavoratori in tutto il mondo, condannandoli alla fame ed alla miseria. In altri termini, questo ? nuovo ordine globale? Š costruito in modo tale da accrescere nel tempo le gi… gravissime sperequazioni e disuguaglianze sociali e materiali oggi esistenti, approfondendo il divario a forbice tra ricche minoranze sempre pi— ricche e potenti, da un lato, e dall?altro masse sempre pi— estese di poveri, destinate ad impoverirsi e disumanizzarsi sempre di pi—.
Con l?avvento della cosiddetta ?globalizzazione economica?, ossia con l?ascesa e l?espansione a livello mondiale del mercato capitalistico, si Š storicamente determinato un metodo di distribuzione delle ricchezze planetarie sempre pi— iniquo, irrazionale ed intollerabile per la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini della Terra, con conseguenze e costi inimmaginabili per l?equilibrio e la distensione mondiali, vista anche la tendenza demografica di natura esplosiva e destabilizzante che si registra nella realt… abnorme di continenti come l?Africa e l?Asia.
Sulla base del ragionamento fin qui sostenuto, si pu• senza dubbio asserire che con l?atto terroristico e criminale dell?11 settembre 2001, non abbiano nulla a che spartire, n‚ la causa arabo-palestinese, n‚ le rivendicazioni dei diseredati della Terra, n‚ il fondamentalismo religioso di matrice islamica, n‚ l?antiamericanismo ideologico, n‚ altre ragioni che sono senz?altro pi— nobili, bens soltanto il folle e spietato cinismo degli affari, l?arroganza e la perversione di un sistema economico privo di moralit… e di ideali, l?avidit… e la voracit… di un capitalismo mondiale scevro di umanit… e sprovvisto di un minimo di razionalit… etica, mosso esclusivamente da una logica ferrea e feroce costituita dalle ragioni del profitto e del business finanziario.
Si pensi, ad esempio, alla guerra in Iraq e alle sue cause, siano esse ipotetiche, reali o dichiarate. In quella tragica vicenda, la principale ?colpa? di Saddam Hussein non Š stata tanto quella di essere un dittatore feroce e sanguinario, come veniva sbandierato dalla propaganda bellicista anglo-americana e come in effetti egli Š stato, bens quella di aver convertito in euro, all?incirca tre anni fa, ingenti riserve statali di petrodollari, un ?reato? assolutamente grave ed imperdonabile per i padroni ( pochi ) e per i servi (tantissimi ) dell?Impero monetario del dollaro statunitense, il cui primato, quando viene meno la spinta motrice dell?economia e della politica, viene sorretto e rilanciato da una devastante forza militare!
Inoltre, non sono da sottovalutare le ragioni connesse al controllo e al possesso delle risorse petrolifere e di altre preziose materie prime di cui l?Iraq Š uno dei principali paesi produttori, nonch‚ l?enorme importanza che l?Iraq riveste per la sua centralit… territoriale in un?area strategicamente essenziale come quella del Golfo Persico, tra il Medio Oriente e l?Asia centro-orientale. Per molti anni il regime tirannico di Saddam ha costituito un fedele bastione dell?occidente a presidio di un?area che nel lontano 1979 fu destabilizzata dalla rivoluzione khomeinista, esercitando un ruolo funzionale agli obiettivi economico-politici nordamericani.
Infatti, non si pu• fingere di non sapere che Saddam Š stato il principale alleato degli interessi imperiali statunitensi ed un ottimo socio in affari della Casa Bianca, visto che Š pi— facile stringere patti scellerati e stipulare intese economico-politiche di un certo tipo, ossia poco pulite e poco lecite, con i regimi dittatoriali anzich‚ con governi pi— democratici.
Purtroppo per Saddam Hussein, quell?amicizia e quel sodalizio sono definitivamente crollati allorquando il famigerato dittatore ha firmato un accordo per la fornitura di greggio iracheno ? che, non dimentichiamolo, Š il meno caro del mondo, se si pensa che un litro di benzina in Iraq costa appena 10 lire! ? a favore della Francia, della Russia e della Cina, e dall?intesa sono rimasti esclusi proprio gli U.S.A., i quali si sono prontamente vendicati, da ?padroni del mondo? come essi si proclamano e come pretendono di essere considerati.
In effetti, proprio dal momento in cui il primato economico-militare nordamericano si Š imposto rapidamente su scala planetaria, grazie soprattutto al crollo del muro di Berlino e del Patto di Varsavia, incentrato sul predominio sovietico, ovvero dal 1989 in poi, la crescente preponderanza dell?economia sulla politica e sulle altre dimensioni della vita sociale degli uomini, ha convinto gli stessi fautori e teorici della ?globalizzazione? ad impossessarsi degli strumenti di analisi e di indagine scientifica che erano propri del pensiero marxista, allo scopo di comprendere e controllare meglio i processi e le dinamiche, sempre pi— vaste e complesse, di un?economia di mercato che si espande e si afferma con velocit… vertiginosa a livello globale.
Oggi, nessuna persona dotata di buon senso e di onest… intellettuale, pu• dunque negare l?ignominiosa evidenza di un mondo sempre pi— dominato da pochi operatori finanziari in grado di determinare, o quantomeno di condizionare, in maniera abietta e scellerata, le scelte politiche fondamentali per il destino dell?intera umanit….
Lucio Garofalo
La pillola del suicidio
La fluoxetina, il principio attivo della pillola universalmente nota col nome di Prozac, tanto contestata perch‚ sembra provocare il suicidio, Š stata autorizzata in Europa a tutti i bambini dagli otto anni in su. L'EMEA (l'Agenzia Europea per la Sicurezza e l'Efficacia dei Farmaci), dopo questa decisione, ha raccomandato ulteriori verifiche da parte della Ely Lilly, l'azienda produttrice. Ma intanto il farmaco all?estero ha gi… provocato 1885 suicidi.
Il "Freedom of Information Act" ha portato alla luce molte verit… poco note sullo psicofarmaco. L'azienda farmaceutica nel corso di prove cliniche ha constatato che un paziente su cento, dopo aver assunto il farmaco, sviluppa tendenze suicide, prima assenti. Molti scienziati sono stati sollecitati a sostituire parole come "tentato suicidio" con "overdose", e "tendenza al suicidio" con "depressione".
La storia di questo psicofarmaco ha messo pi— volte in evidenza il pericolo in esso celato. Commercializzato per la prima volta nel gennaio del 1988, ad oggi sono stati registrati ben 26.623 casi di reazioni avverse e si conoscono 900 effetti collaterali.
L'antidepressivo frutta $1,73 miliardi di dollari l'anno e si pu• ben comprendere quali interessi economici vi stiano dietro. Saturato un mercato si Š sempre tentato di estendere il predominio su un altro. Cos Š stato quando si Š passati dal mercato americano degli adulti a quello dei bambini, molto pi— fragile. Ora che 400 mila minorenni negli Stati Uniti lo consumano, si Š tentato di introdurlo anche in Europa.
Davis Fiore
L'illusione chiamata psichiatria
La maggior parte dei disturbi psichiatrici sono decisi in maniera del tutto arbitraria dall'Associazione Psichiatrica Americana, per poi essere catalogati nel DSM-IV, il manuale di riferimento nel campo della salute mentale.
Non esistono esami, non esistono diagnosi sicure, ci si basa quasi sempre sui sintomi. Un disturbo lo si dovrebbe poter riconoscere in maniera oggettiva. Il fatto che il diabete sia una malattia non lo mette in discussione nessuno, stessa cosa per la malaria, ma il disturbo aritmetico... Š forse scienza questa?
Si pu• dire che essere vivaci o disattenti sia una malattia? No, ma lo Š diventata, dopo aver inventato un nome per tutto questo: l'ADHD. Tutt'al pi— si tratta di un comportamento. E se davvero esiste una base biologica, perch‚ nessuno se ne serve per diagnosticarlo? Ci si limita a studiare i sintomi, questo Š il principale lavoro dello psichiatra, col rischio di etichettare milioni di bambini. Negli USA sei milioni di adolescenti, tra i cinque e i quindici anni, prendono il Ritalin, un'anfetamina.
Che una persona diabetica sia ammalata lo si pu• dimostrare. Se una persona ha un dolore allo stomaco va dal medico, fa un esame e sa di avere l'ulcera. Nessuno pu• mettere in discussione quel medico.
Ma in che modo, invece, viene diagnosticato l'ADHD? Beh, rispondendo a nove banalissime domande. L'oggettivit… Š stata abbandonata in favore dell'arbitrariet… e dalla libera opinione. E' giusto decidere in questo modo, in pochi secondi, se un bambino dovr… prendere per anni uno psicofarmaco con notevoli effetti collaterali?
Meglio essere preparati. Ci• che sta succedendo in America potrebbe succedere anche in Italia, anzi sta gi… accadendo. E se vostro figlio un giorno arrivasse a casa da scuola parlandovi di un test per l'ADHD, non cascateci. Prima che qualcuno possa dire che vostro figlio Š ammalato, assicuratevi che vengano effettuati adeguati esami medici.
Davis Fiore