Per chi suona...Campanella
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La prestigiosa rassegna, giunta alla quarta edizione nel 2020, con la direzione artistica di Antonio Flamini e la presidenza di Marco Di Stefano, a causa delle restrizioni da Covid 19, lo scorso ottobre non ha potuto organizzare la consueta serata di gala a Palazzo Chigi di Ariccia per le premiazioni . Visto il perdurare del periodo di “prudenza”, si è deciso di procedere alla consegna delle targhe a Roma, in una location alla Balduina, con tutte le precauzioni del caso, convocando i premiati a scaglioni ed evitando così qualunque tipo di assembramento. Madrina dell’insolito evento, la splendida Nancy Brilli, mentre tra i premiati a vario titolo sono intervenuti tra gli altri Isabel Russinova con Rodolfo Martinelli Carraresi, Andrea Roncato, Elisabetta Cavallotti, Elisabetta Pellini, Maria Grazia Nazzari, Adelmo Togliani, Sofia Bruscoli ed Eliana Miglio. Oltre naturalmente a Emanuele Pecoraro, regista del corto “La goccia maledetta”, tratto da un soggetto di Roberto Ricci, valorizzato dalla sapiente fotografia di Sacha Rossi, interpretato da Nadia Bengala, Lorenzo Lepori e Francesca Anastasi. Un inquietante noir sulla drammatica tematica della non accettazione dell’abbandono coniugale, argomento quanto mai attuale come dimostrano numerosi “fattacci”, balzati di recente ad alimentare la cronaca nera. Da sottolineare che “La goccia maledetta”, la cui colonna sonora è stata curata da Paolo Reale, è un’opera pluripremiata, considerato che ha già fatto incetta di riconoscimenti al Festival di Siviglia, al Terra di Siena Film Festival e nientemeno all’Hollywood Blood Horror Festival!
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Lunedì 12 ottobre alle ore 18, Claudio Sestieri presenta alla Libreria ELI di Roma il suo nuovo romanzo “L’aria di nuotare” ispirato a un film prodotto da Mario Gallo (Morte a Venezia, Il deserto dei tartari) che si sarebbe dovuto girare a Budapest alla fine degli anni ’90. Da un film non realizzato nasce dunque questa storia: Una donna a suo agio solo nell’acqua, un giovane custode notturno di un acquario,la lunga notte che cambierà il destino di entrambi. Moderati da Patrizia Pistagnesi, oltre all’autore e all’editore Walter Raffaelli, interverranno Alberto Abruzzese e in collegamento dal Kenyon College-Ohio Simone Dubrovic, saggista autore della prefazione, mentre Pier Giorgio Bellocchio leggerà alcuni brani del racconto.
E’ la storia di una donna che non sta bene se non nell’acqua. Molto tempo prima, il nuoto ha condizionato la sua vita affettiva e l’ha aiutata a rinascere dopo un grave incidente. La normalità per lei, adesso, è nuotare. Ama essere sola perché allora il passato riemerge finalmente libero, si mischia con naturalezza al presente e i pensieri tornano a scorrere fluidi. Come l’acqua, appunto. Ed è, al tempo stesso, la storia di un ragazzo che, notte dopo notte, insegue una combinazione irripetibile, capace di cambiare la sua esistenza. Nelle sale deserte di un acquario, lui, giovane custode notturno, tende un filo, minuziosamente, misteriosamente, formando forse i nodi di un percorso il cui fine ignoriamo ancora del tutto. Sogna. Sogna di una donna che ha spesso osservato alla piscina, cercando di nascondersi nella sua scia, lasciando che il solo contato tra loro fosse quello dell’acqua scossa dai movimenti dei corpi. Sogna di lei, o la sogna. Proprio la notte del suo trentesimo compleanno, quando lei finalmente riesce a essere davvero sola in piscina, senza gli ostacoli che sono sempre stati intorno a loro, tra di loro. Lui, dunque, fa questo sogno. Lei lo realizza. Si incontrano, allora, si guardano, si parlano. si desiderano. Attraverso di lui, la donna scopre un tempo nuovo, diverso, capace di rimettere in discussione i suoi fantasmi, capace per la prima volta di modificarla. Quel che la donna sa è che uno sconosciuto ha spesso “abitato” i suoi sogni e che il giovane custode che ha spezzato la solitudine del suo spazio notturno potrebbe essere proprio quello sconosciuto. Quel che la donna ancora non sa è che…
Claudio Sestieri è nato e lavora a Roma. Regista di cortometraggi, documentari, inchieste, docu-fiction, programmi tv, film per la tv e la sala. In particolare ha diretto quattro lungometraggi per il cinema: Dolce assenza (1986), in concorso a Locarno; Barocco (1991), Panorama italiano a Venezia; Chiamami Salomè (2008) in concorso al Il Cairo e Seguimi (2018) un mistery sul tema del doppio. E due lungometraggi per la tv (Rai Fiction): Infiltrato (1996) e La strada segreta (1999). Ha scritto col giornalista G. Fasanella e il senatore G. Pellegrino due libri inchiesta sulla storia segreta d’Italia: Segreto di Stato, la verità da Gladio al caso Moro (Einaudi, 2000) e Segreto di stato, verità e riconciliazione sugli anni di piombo (Sperling&Kupfer, 2008). Alla fine del 2010 ha pubblicato con Editori Riuniti il suo primo romanzo, Le seduzioni del destino, un giallo cinefilo sulle tracce di un mistero legato a Fritz Lang.
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Quattordici donne, per lo più giornaliste, ma non solo. Vivono in diverse città d'Italia e d’Europa e hanno deciso di unire le loro forze creative per lanciare un progetto che tenga compagnia a chi è a casa in questo momento ma che vuole anche essere un modo per pensare alla ripartenza dopo questa triste storia.
Sono mamme, mogli, fidanzate, single, professioniste, che si racconteranno e parleranno dei più svariati argomenti attraverso le varie rubriche che cureranno personalmente. Storie di solidarietà, di sport, ricette culinarie, consigli per il fitness, il benessere e il tempo libero, riflessioni sparse, reportage, interviste e video testimonianze dei tempi che stiamo vivendo. Donne in carriera che si mettono insieme in un momento di isolamento forzato, di paura e di timore per donare sorrisi, condividere storie e offrire idee su come trascorrere al meglio questa delicata fase storica delle vite di ognuno di noi. Un modo per sentirsi unite nonostante la distanza fisica.
Il loro blog di chiama distantimaunite.blogspot.com.
Distanti perchè fisicamente lontane. Unite dalla passione per la comunicazione e dall'affetto che le lega.
Donne in carriera, mamme, artiste che oggi sentono forte l'esigenza di unire le forze per alimentare la speranza di un mondo migliore. Donne che hanno deciso di mettersi in gioco, che non si sono mai arrese davanti alle difficoltà, che hanno fatto scelte di vita importanti pur senza rinunciare mai a sognare e a credere in se stesse.
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Nei giorni scorsi si sono svolte con grande successo a Fiuggi le finali nazionali dei concorsi di bellezza e talento Miss, Junior, Lady e Mister Spettacolo 2020, alla quinta edizione, organizzate dal produttore Stefano Madonna.
Tra gli ospiti presenti, gli attori Andrea De Rosa (Notte prima degli esami) e Tommaso Arnaldi (la serie tv I liceali), la stilista Giorgia Surcel e l’avvocato Emanuele Fierimonte. Gli eventi sono stati condotti da Margherita Sposato.
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Ero molto piccolo quando uscì nelle sale il capolavoro del grande Antonio Pietrangeli, con protagonista Stefania Sandrelli. La pellicola allora era vietata ai minori di anni sedici e non potei vederla, con mio enorme dispiacere. Finalmente, qualche sera fa, ho potuto visionarla alla Casa del Cinema in edizione restaurata. Mi sono commosso. Innanzitutto per il valore intrinseco dell’opera, decisamente ancora attuale. E poi per il senso dell’immortalità del cinema, come rimarca l’appagamento della mia curiosità, dopo quella frustrazione durata tutto questo tempo.
“Io la conoscevo bene” narra le vicissitudini di una ingenua ragazza di provincia che viene stritolata dai meccanismi spietati della grande città nella quale lei cerca di emergere. Stefania Sandrelli per l’occasione fornisce una bella prova di attrice, supportata da partner maschili di magistrale caratura, tra i quali spiccano i nomi di Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Franco Nero, Enrico Maria Salerno, Jean Claude Brialy e molti altri. Una sceneggiatura pressochè perfetta scritta dallo stesso Pietrangeli con Ettore Scola e Ruggero Maccari, una regia attenta a ogni minima sfumatura, una fotografia in bianco e nero quanto mai suggestiva. Tutti questi ingredienti fanno di “Io la conoscevo bene” uno dei pilastri del cinema italiano degli anni sessanta, in grado di competere tranquillamente con pellicole di culto come “Il sorpasso”, “Divorzio all’italiana” o “La Ciociara”.
La recentissima proiezione alla Casa del Cinema ha confermato la validità di “Io la conoscevo bene”, accolto da un diluvio di applausi da parte del pubblico presente, tra i quali spiccava Franco Nero, mentre la Sandrelli all’ultimo momento non è potuta intervenire per una lieve indisposizione.
Mi complimento con Ettore Spagnuolo, Presidente dell’Associazione Visioni&Illusioni, che ha organizzato il progetto, per la meritevole iniziativa di recupero. Da segnalare la presenza in platea del maestro Giuliano Montaldo, del giornalista Alberto M. Castagna che ha curato l’evento, della produttrice Carlotta Bolognini e dell’attrice Olga Bisera. Senza contare l’apporto determinante alla riuscita della serata da parte di Francesca Piggianelli di Romarteventi.
Pierfrancesco Campanella